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L’eroe comasco che salvò decine di vite nella guerra civile spagnola: una storia finalmente ritrovata

E’ uscito il libro “Tranquillo Bianchi, il console italiano di Malaga”, una storia che deve essere certamente letta.

Il volume

Tranquillo Bianchi, italiano nato in provincia di Como, tedesco d’adozione, console di Malaga per carriera, nel corso della guerra civile spagnola salvò decine e decine di persone, tra civili, religiosi, militari di entrambe le fazioni. Una figura importante quanto inspiegabilmente dimenticata, a cui la casa editrice padovana Tracciati desidera restituire visibilità e dare pubblico riconoscimento.

Tutto ha inizio nella maniera più inaspettata. Nel 1991, il pittore spagnolo Antonio Olea Pérez decide di partecipare a un concorso letterario con un racconto ambientato nel periodo della guerra civile spagnola. Da un episodio familiare – la fucilazione dello zio a Málaga – inizia un’appassionata indagine storica. Scopre che per ben due volte questi fu salvato da un misterioso console italiano: Tranquillo Bianchi. Ma chi era e perché la sua figura, nonostante la grandezza del suo gesto, che poi si scoprirà ripetuto per decine e decine di altre volte, non è nota ai più?

La storia di Tranquillo

Tranquillo Bianchi, italiano di Como, tedesco d’adozione, console di Malaga, per carriera salvò centinaia di vite – civili, religiosi, militari di entrambe le fazioni – sfruttando la sua posizione diplomatica e una rete di contatti che arrivava fino alle alte cariche spagnole. Ma la vicenda è conosciuta e ricordata da pochi, la sua figura non è nota quanto meriterebbe.

Da questa consapevolezza prende vita la ricerca che porta a un’opera ibrida e potente, che Olea Pérez ha curato, attraverso ricerche di archivio e l’incontro con testimoni e studiosi del periodo storico. Edita dapprima in Spagna e oggi in Italia da Tracciati editore, con la collaborazione di UNUCI Spagna (Associazione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), è articolata in tre sezioni. La prima parte è dedicata al racconto dell’autore sulle sue ricerche che da Málaga lo hanno portato in Argentina a incontrare i figli di Bianchi. La seconda riporta le memorie familiari della figlia del console, Tranquilla “Lila” Bianchi. La terza presenta alcuni estratti dai quaderni personali in cui Tranquillo Bianchi appuntava le sue note sui prigionieri da salvare, commentati da Olea Peréz.

Non si può definire romanzo, non può dirsi un saggio, ma li racchiude entrambi: siamo di fronte a una narrazione coinvolgente racchiusa in una ricostruzione storica rigorosa, che riporta alla luce la figura di un uomo coraggioso, protagonista silenzioso e dimenticato di una delle pagine più drammatiche del Novecento europeo. Un’opera che si inserisce nel filone delle memorie familiari e si intreccia con la vicenda storica europea. Oltre le strategie militari, oltre la convenienza data dai privilegi sociali, un’esperienza umana.

Il lancio dell’opera prevede degli incontri in provincia di Como, luogo di nascita del console e a seguire altre presentazioni in altri luoghi d’Italia. Avremo il piacere di ospitare l’autore Antonio Olea Pérez, Giuseppe Coviello, presidente della Sezione Spagna di UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) e alcuni membri della famiglia del console.

Prime presentazioni

• venerdì 4 luglio, ore 17.00, Sala civica Romeo Lanfranconi – Pellio Intelvi (CO). Prima presentazione assoluta del volume.

• sabato 5 luglio, ore 18.00, Villa Gallia, via Borgovico 154, Como.

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