E’ caos sul fronte del trasporto pubblico tra Stato e Regione Lombardia. Da un lato, il governo – tramite un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza – ha cancellato la possibilità che i posti sui treni dell’Alta Velocità siano interamente occupati, di fatto reintroducendo – dopo uno stop durato solo qualche ora – il distanziamento di almeno un metro a bordo dei covogli.
Inoltre, una nota del Ministero delle Infrastrutture ha ulteriormente sottolineato che “per tutto il sistema di trasporto pubblico, è stato chiesto al Cts di rivalutare complessivamente tutte le linee guida già allegate al dpcm del 14 luglio e di fornire un parere sulle nuove linee per il trasporto scolastico”.
In Lombardia, però, la Regione conferma i contenuti dell’ordinanza emanata ieri con cui si autorizzava (con mascherina obbligatoria) il riempimento al 100% dei posti a sedere e il 50% di quelli in piedi a bordo dei mezzi pubblici.
E pur ammettendo di voler “valutare in maniera specifica e puntuale i contenuti di quanto previsto dalla nuova disposizione ministeriale e nell’ottica di un proficuo confronto da avviare in tempi rapidissimi con il Governo e con la Conferenza delle Regioni”, il Pirellone “conferma la propria ordinanza”.
Ordinanza Fontana: mascherine al chiuso fino al 10 settembre. Mezzi pubblici, 100% dei posti a sedere. Luoghi di culto, fino a 350 persone
“Le decisioni assunte ieri dalla Regione – sottolinea ancora la nota di Regione Lombardia – oltre a essere in linea con i risultati dei dati sanitari relativi alla Lombardia delle ultime settimane, puntano a un allineamento con quanto già posto in essere da tempo, in materia di trasporto pubblico locale, da Regioni confinanti con la Lombardia. Il tutto anche in un’ottica di dare la possibilità, a chi gestisce il trasporto pubblico locale, di programmare e ‘sperimentare’ nuove azioni in vista della ripresa dell’attività scolastica di settembre”.