C’è un’infiorescenza di hotel di lusso pronta a sbocciare sul lago di Como e il Comune di Tremezzina è uno dei punti in cui numerose strutture ricettive di alto livello sono pronte a mettere radici, a confermarlo è il sindaco Mauro Guerra.
I progetti sono a stadi di maturazione differente ma tutto punta verso un robusto interessamento di investitori e operatori nel tratto di sponda che corre tra Lenno, Mezzegra, Ossuccio e Tremezzo.
Si parte dal progetto più definito. “C’è un piano depositato per il recupero di una struttura di lusso ad Azzano – spiega Guerra – si parla di un numero di camere che è compreso tra le 80 e 90. Il progetto è finalizzato da tempo e comporterà la riqualificazione di un’area degradata”.
Parlando di Tremezzina, non è possibile tralasciare l’ex Hotel Miralago. La struttura, costruita tra gli anni ‘50 e ‘60, è stata comprata da Pascal Cagni, ex general manager di Apple Europa, per poco più di un milione di euro con l’ intenzione di convertirlo in una struttura a cinque stelle.
“Sul Miralago abbiamo meno informazioni. Sappiamo che è stato acquistato e l’intenzione è dare vita a una struttura di qualità. Ma al momento non c’è un progetto definitivo”.
Un’ulteriore struttura dovrebbe poi trovare posto, dice Guerra, nell’area di Campo, frazione di Ossuccio. Il tutto si aggiungerà poi al già esistente e celebre Grand Hotel Tremezzo inaugurato nel 1910 e attivo da allora.
Per Guerra, da tempo fautore di un equilibrio di sostenibilità per il territorio della Tremezzina a fronte di una robusta espansione del comparto turistico, non si può però parlare di invasione.
“Stiamo parlando di strutture che puntano molto sulla qualità del servizio piuttosto che sulla quantità di persone da attirare sulle nostre sponde – spiega il sindaco, di recente insediatosi come Presidente di Anci Lombardia – tralasciando per un momento l’occupazione diretta che si andrà a creare e che pure rientra nelle ricadute positive del fenomeno, specie nell’ambito di una progressiva destagionalizzazione, queste strutture di lusso non sono astronavi calate dal cielo senza accordi con l’amministrazione. Comporteranno infatti effetti positivi sul tessuto urbano e infrastrutturale di Tremezzina, mettendo a disposizione del Comune risorse importanti per la realizzazione di opere pubbliche”.