Mentre procedono i complicati calcoli per l’assegnazione dei seggi dei collegi plurinominali, quadratura entro sera, come dicevamo stamani vi sono già delle certezze. Una di queste è la rielezione del leghista Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno uscente. Ne parlavamo qui.
Tornerà a Roma e in maggioranza, onorevole.
Ovviamente sono contento per un risultato tanto importante del centrodestra, per di più quello di Como è uno dei collegi più forti e blindati in Italia. Mi avvio alla quarta Legislatura con grande soddisfazione. Per questo voglio ringraziare i militanti e sostenitori che mi hanno accompagnato in questo mese tra mercati, paesi e gazebo con grande spirito di servizio, portando il centrodestra a questo risultato straordinario. Adesso non servono promesse ma un impegno vero, serio, credibile. E’ il momento della responsabilità, per il Paese che sta vivendo un momento complicatissimo, a partire dalla crisi energetica.
Risultato straordinario ma il suo partito ha preso una scoppola mica da ridere.
Umberto Bossi mi ha insegnato che i voti si contano ma si pesano anche. Abbiamo il 9% a livello nazionale, il collegio di Como è al 14 e mezzo, Cantù quasi al 17, Como città al 10, in tante realtà siamo sopra il 20. Non è una scoppola e non è una catastrofe. In ogni caso faccio i complimenti a Fratelli d’Italia, anzi a Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia che hanno raccolto i frutti dopo la scelta di stare all’opposizione.
I voti si pesano, dunque.
La Lega sarà determinante, per esempio, per avviare l’Autonomia, che significa responsabilità, efficienza e servizi a costi bassi. I voti della Lega saranno pesanti per un programma di Governo ambizioso. Io dicevo di non esaltarci quando eravamo al 34% (Europee di maggio 19, Ndr) e quando poi i sondaggi ci davano al 40 (luglio 19, poco prima del Papeete, Ndr). Non ci si esalta per i trionfi e non ci si deprime per risultati contenuti. Ricordiamoci che noi siamo andati anche al 3%. Il voto nel centrodestra è fluido. I voti di Berlusconi sono andati a Salvini e poi passati a Meloni. Mi creda saremo grandi protagonisti dei prossimi cinque anni. E poi una cosa fondamentale.
La dica.
Guai a chi mette in discussione la posizione di Matteo Salvini. Lo dico con molta chiarezza. Siamo uno dei pochi partiti che dialoga, che ha una base e le sezioni. Faremo le nostre analisi ma Salvini non è in discussione.
Avrete pur commesso errori. Almeno uno.
Chi non fa non sbaglia.
Ha capito cosa intendo.
Credo la Lega paghi la scelta coraggiosa e responsabile che un movimento patriottico come il nostro non poteva non fare cioè entrare nel Governo Draghi. E’ più facile rimanere alla finestra come ha fatto Fratelli d’Italia. Il Paese ci ha chiamato, il ceto produttivo ed economico ha fatto lo stesso e noi abbiamo detto ‘Presente!’. Abbiamo dato sangue e voti per quell’atto di responsabilità e generosità nei confronti dell’Italia in un momento drammatico come la pandemia. Una scelta che abbiamo pagato per il bene del Paese.
Sarà ancora sottosegretario nel prossimo Governo Meloni?
Sarò il parlamentare del territorio, sono molto orgoglioso di essere stato eletto in un collegio uninominale ampio come quello di Como. Sarò parlamentare del territorio come sempre, il resto non lo so. Ho maturato esperienza in questi anni, sono stato due volte sottosegretario all’Interno (prima con Conte, poi con Draghi, Ndr), la prima volta con Salvini ministro è stato straordinario, la seconda complicata e difficilissima. Quello che farà adesso Nicola Molteni non è un problema. Salvini e Meloni hanno una grande responsabilità e con Berlusconi faranno il migliore Governo possibile e non il Governo dei migliori. Spero in un esecutivo politico perché è lì che si trovano visioni e prospettive. La solidità del rapporto tra i tre leader porterà una politica all’altezza delle aspettative dei cittadini in un momento tanto difficilissimo. Ottobre rischia di essere un mese drammatico per il sistema economico e sociale.
7 Commenti
Assolutamente rispettabile l’interpretazione del risultato elettorale dell’Onorevole Molteni. Tuttavia, c’è da chiedersi perché un elettore/elettrice di destra, nazionalista, statalista, antieuropeo e xenofobo dovrebbe votare la Lega, partito con tradizioni liberali, federaliste e antistataliste, quando può rivolgersi a un partito che da sempre propugna questa ideologia e questo sistema di valori? Perché scegliere le imitazioni quando senza costi aggiuntivi si può scegliere l’originale? Perché un partito che voleva l’autonomia del Nord si allea e usa gli stessi slogan di un partito dichiaratamente nazionalista? Mah…. Forse ha ragione Maroni, la Lega dovrebbe cambiare Segretario.
alla finestra ci state voi ora,a guardare tutti i vostri voti andati ad altri somaroni.
La verità è che Salvini è in totale confusione, l’esperimento del partito nazionale sta fallendo miseramente avendo imbarcato al sud mestieranti e poco di buono, la gente del nord non si sente più tutelata da un partito che ha perso la bussola e non ha più una precisa identità, la scusa che ha perso voti sostenendo il governo Draghi è l’ennesima riprova della confusione che regna nella testa del segretario, Forza Italia ad dal sostegno a Draghi ne è uscita rafforzata ed ha guadagnato anche qualcosa rispetto ai sondaggi.
La Lega dopo una legnata cosí pesante potrebbe darsi all’uncinetto.
Credo che Salvini sbagli attribuendo la sconfitta della Lega al sostegno a Draghi, in realtà ciò che nessuno gli ha perdonato è lo sgarbo per le elezioni presidenziali ma lui è noto per dire una cosa e farne un’altra. Ha raccolto quello che ha seminato, poca credibilità e tante promesse.
Trionfo Meloni? Il 37% dei votanti li vorrebbe tutti a casa a dire la verità…
e quindi?