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“Triste questa Como senza Carnevale, l’anno prossimo torni la sfilata dei carri in città”

“Com’è triste questa città senza mascherine, senza i carri, senza sfilata”. Bisogna capire se a parlare è più il battagliero capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo, o il più tenero cuore di nonno. Sta di fatto che le due cose si fondono in una rammarico unico a cui si aggancia una proposta (per l’anno prossimo, ormai).

“Sono ormai tanti anni che la città capoluogo non ha un festeggiamento del Carnevale pubblico, popolare, che ravvivi e coinvolga la città (di rito romano, dunque con clou tra il 2 e il 5 marzo prossimi, ndr) – afferma l’esponente forzista – Parlando con figli e nipoti, ma anche con altre persone, concordavamo tutti che è triste che Como non abbia un momento come quelli di altre città, con i carri e la festa che attraversa vie e piazze”.

A oggi, in effetti, il Comune di Como funge soltanto da coordinatore degli eventi organizzati da altri enti pubblici e privati nei giorni dei coriandoli e delle maschere. Ma, in proprio, da lustri ormai non organizza nulla. Peraltro, ai tempi d’oro era in realtà la Pro Loco ad occuparsi dei carri e delle sfilate, non il municipio in prima persona.

“Per quest’anno ormai è tardi, credo – afferma Cenetiempo – Ma per l’anno prossimo siamo ampiamente in tempo. Dodici mesi per capire la via migliore: se coinvolgendo associazioni, piuttosto che facendo un bando, o in altri modi ancora. Ma sarebbe davvero bello, soprattutto per i più piccoli, che Como tornasse ad avere una festa di carri e mascherine per le strade, come nel passato”.

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