Troppe tragedie nei laghi. Solo ieri un 23enne è morto dopo un tuffo nelle acque del lago di Como, nella zona di Lierna (Lecco). Si è tuffato è stato colto da malore e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione. Era residente a Pozzo d’Adda, Mmilano.
Mercoledì scorso è morto affogato un 26enne, passaporto rumeno, nelle acque di Onno mentre un cittadino brasiliano ha perso la vita nel lago a Oggiono. Infine a Desenzano, Brescia, nel lago di Garda è stato trovato il corpo di un 22 enne, originario del Senegal e residente a Poggio Rusco, Mantova, si è tuffato con alcuni amici e non è più riemerso.
Quattro morti in pochi giorni. Per questo è bene ricordare, con Ats Insubria, le regole per i bagni in acqua dolce:
La bella stagione e le alte temperature rappresentano un connubio ideale per spingerci a un bagno nella natura del nostro territorio ricco di bacini lacustri e corsi d’acqua.
Le acque sono costantemente monitorate ai fini della sicurezza dei bagnanti, i dati sulla qualità dell’acqua possono essere verificati nell’area dedicata presente sul sito di ATS Insubria.
Bagni e tuffi nei laghi
Anche le acque del lago potrebbero nascondere pericoli non indifferenti e per questo “invitiamo i bagnanti a fare il bagno solo se sanno nuotare bene e sono ben allenati – consigliano dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria – . è indispensabile precisare che sconsigliamo i tuffi, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, o comunque se si è troppo sudati: tuffarsi infatti può provocare choc termici o anche crampi muscolari, meno pericolosi, ma pur sempre fastidiosi. Sconsigliamo, inoltre e per ovvi motivi, di tuffarsi in acque torbide o sconosciute”.
Divieto di balneazione nei fiumi
È fondamentale ricordare che i fiumi più dei laghi, nascondono parecchie insidie per la sicurezza del bagnante, ma, a monte, è indispensabile ricordare che i fiumi sul nostro territorio non sono balneabili.
È inoltre bene rammentare che il fiume rappresenta un ambiente pericoloso a causa di fattori, come la temperatura dell’acqua, che si differenzia fortemente da quella del nostro corpo, per cui si sconsiglia di entrare nei fiumi, anche solo per rinfrescarsi, per evitare eccessivi sbalzi termici e per scongiurare episodi di ipotermia o altri traumi, causati dall’escursione termica, che potrebbero provocare anche l’annegamento.
Ricordando poi che è essenziale controllare sempre i bambini quando sono vicino all’acqua, si rammenta che “gli oggetti gonfiabili, come i materassini non devono essere usati in acque profonde, in quanto non danno alcuna sicurezza”.