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TURISMO/4 L’ottimismo è il sale di Camesasca (Corazziere): “E ora meno esotismo, più Italia”

A Merone, in una zona decisamente meno turistica rispetto alle località che si affacciano sul lago, si registra una seppur lenta ripresa delle attività di ristorazione e di quelle dedicate all’ospitalità.

Ne è un esempio l’Hotel Ristorante Il Corazziere, di Andrea Camesasca, che è ripartito per offrire un servizio a clienti affezionati e locali nonostante la crisi.

Come avete vissuto questi primi mesi di ripartenza?

“Sicuramente come tutti, abbiamo riaperto coraggiosamente anche perché non siamo in una destinazione turistica. Siamo soddisfatti per quanto riguarda il mercato interno, milanese, leisure e quindi locale ma le aziende non hanno fatto nulla in questo periodo e quindi sono mancate come clientela. Inizia ad arrivare qualche turista francese, tedesco, svizzero ma sicuramente siamo allineati con i dati dei nostri colleghi. Parliamo di un meno 40-50% rispetto all’ anno scorso, come albergo”.

Andrea Camesasca dal suo profilo Facebook

Per quanto riguarda l’attività di ristorazione, invece, qual è la situazione al Corazziere?

“Abbiamo riaperto subito perché le misure erano sostenibili. Avevamo tutte le condizioni per fare bene, soddisfare la nostra clientela che ce l’ha richiesto. Alla gente piace uscire e andare a cena, soprattutto alle persone del posto che sono tornate, quindi può essere un modello nuovo su cui puntare.  Come ristorante siamo tornati quasi alla normalità, i dati sono quelli di 3-4 anni fa e quindi comunque discreti”.

Quali strategie per proseguire sulla giusta strada e attirare sempre più clienti?

“Questo è il momento per lavorare, non bisogna fare azioni a pioggia ma strutturali. E’ giusto promuovere la grande destinazione, fare grandi azioni come la Camera Commercio Como-Lecco e la provincia di Como, per dare l’idea di una destinazione unita. Meglio puntare su un brand unico per il Lago di Como, la parcellizzazione non serve a nessuno”.

Un messaggio per i turisti italiani?

“Cercate una destinazione italiana, abbiamo tanti posti belli e spesso non conosciamo la storia di casa nostra. Questo è il momento buono per impararla, prendete anche solo pochi giorni di vacanza per stare a casa o nelle distanze per comunque bene. Non serve andare in mete esotiche, visitate l’Italia”.

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