Solo poche settimane fa davamo conto di uno studio dell’Università di San Gallo che analizzava quanto gli svizzeri spendessero, oltre agli acquisti on line, in negozi fisici al di fuori dei confine elvetici. Adesso arrivano ulteriori dettagli che stabiliscono, innanzitutto per il Ticino, una classifica delle mete più gettonate da parte degli acquirenti d’oltre confine.
Nonostante il costante aumento del cosiddetto turismo degli acquisti online (acquisti effettuati presso rivenditori digitali con sede all’estero), è ancora il commercio nei negozi fisici a rappresentare la quota principale della spesa, totalizzando circa 7,7 miliardi di franchi.
Secondo i dati raccolti dall’Università di San Gallo, l’importo medio di spesa per ogni singolo acquisto nei negozi fisici all’estero è cresciuto negli ultimi tre anni, passando da 216 franchi nel 2022 a 229 franchi quest’anno. Inoltre, la frequenza con cui i consumatori svizzeri acquistano nei negozi esteri è aumentata: la media è di 5,1 volte all’anno, superiore alle 4,8 volte registrate tre anni fa.
Le persone intervistate dai ricercatori hanno anche dichiarato di acquistare il 34,2% del loro fabbisogno totale nei negozi fisici oltreconfine. Tra i motivi di scelta più rilevanti per la decisione di recarsi nei negozi fisici all’estero, spiccano gli orari e le giornate di apertura dei punti vendita.
Lo studio dell’Università di San Gallo ha analizzato il fenomeno ha fornito dati specifici sul Canton Ticino, la cui vicinanza con l’Italia amplifica il fenomeno.
Le destinazioni italiane più popolari per gli acquisti da parte dei ticinesi sono:
- Como: 26,4%
- Milano: 10,1%
- Varese: 8,6%
Riguardo all’impatto economico diretto sul commercio ticinese, si hanno meno dati aggiornati. Enzo Lucibello, presidente della DISTI, ha dichiarato al Cdt : “Dai dati in nostro possesso abbiamo stimato un impatto di circa 500 milioni di franchi”. Lucibello ha precisato che questa cifra risale a qualche anno fa e che, con tutta probabilità, oggi è addirittura superiore, così come è presumibilmente aumentata anche la frequenza con cui i ticinesi si spostano oltreconfine per fare acquisti.
Lo studio rivela la ripartizione dei capitali spesi oltre i confini nazionali per categorie merceologiche:
- Generi Alimentari: Oltre 4 miliardi di franchi.
- Arredamento: 1,8 miliardi di franchi.
- Abbigliamento: 1,4 miliardi di franchi.
- Prodotti di Drogheria: 1,2 miliardi di franchi.
- Articoli Sportivi: 730 milioni di franchi.