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Turismo crollato dell’80% ma Tremezzina non ha paura. Mauro, Giuliano, Annalisa e gli altri: “(Ri)partiamo dalla bellezza”

“(Ri)partiamo dalla bellezza”: questo il tema al centro della conferenza stampa online di questa mattina a cui hanno preso parte i rappresentanti del Comune di Tremezzina, Villa Balbianello, Villa Carlotta e FAI.

“Bisogna ripartire dalla bellezza in sicurezza, puntare sulla qualità e sulle nostre capacità di valorizzare il patrimonio artistico, paesaggistico e architettonico del territorio – così il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra, per introdurre l’incontro – Sono importanti la responsabilità e l’organizzazione. Siamo un territorio che vive di turismo di qualità, ci siamo lasciati con promesse importanti come il prolungamento della stagione e ora abbiamo il dovere di farla ripartire. Dobbiamo ridare vita a questo bellissimo territorio”.

Villa Balbianello e Villa Carlotta, due gioielli della Tremezzina visitati ogni anno da turisti provenienti da tutto il mondo, hanno riaperto al pubblico venerdì 22 maggio con i primi ottimi risultati. Considerato il flusso di visitatori esclusivamente lombardi, infatti, lo scorso fine settimana le due ville hanno quasi raggiunto i mille visitatori ciascuna.

Villa del Balbianello Photo di Giorgio Majno,Fotografo © FAI – Fondo Ambiente Italiano

Villa Balbianello: percorsi a senso unico, nuovi eventi in programma

“FAI ha deciso di riaprire tutti i suoi beni da venerdì 22 maggio, un po’ in sordina perché è una ripartenza particolare – ha spiegato Giuliano Francesco Galli, area manager FAI Lombardia Prealpina – Non volevamo che si creassero code, ma è arrivata tanta gente ed è stata gestita adeguatamente. A livello nazionale siamo soddisfatti, è un piccolo passo verso la normalità anche se ci vorrà del tempo”.

Particolare rilevanza è stata data al tema dei matrimoni. “La maggior parte è stata spostata alla seconda parte del 2020 o al 2021 – continua Galli – Abbiamo registrato poche cancellazioni, forse il 2 o 3%, e abbiamo già il calendario pieno per il prossimo anno”.

Tante le novità introdotte nella villa, dalle tipologie di visita ai percorsi studiati per il pubblico. Un unico biglietto per visitare l’esterno e parte della villa, percorsi e sentieri di soft trekking a senso unico – per non fare incrociare troppe persone. Obiettivo primario, per la villa, è spingere su una forte comunicazione del territorio al turista italiano. Per andare incontro alle sue esigenze, la Villa ha anche deciso di abbassare i prezzi del biglietto d’ingresso.

In cantiere, poi, numerosi eventi per i prossimi mesi. “Abbiamo dovuto pensare a proposte che potessero ripagare l’italiano dal periodo di quarantena che lo ha esasperato – ha affermato Annalisa Filippone, Responsabile gestione operativa Villa del Balbianello – Stiamo organizzando varie manifestazioni. Il 2 giugno avremo una giornata con ingresso a offerta libera, su prenotazione. Il 27 e 28 giugno ci saranno le Giornate FAI all’aperto, incentrate sulle piante secolari, con visite a contributo libero sempre su prenotazione. Poi avremo le serate FAI d’estate, quest’anno saranno visite speciali serali con l’accompagnamento di drink e soluzioni per non creare assembramenti, facendo godere del magnifico spettacolo del tramonto sul Lago di Como”.

“Siamo fiduciosi che la stagione riparta non solo per i matrimoni ma anche per i gruppi – conclude Filippone – tanti stanno richiamando per chiedere la possibilità di prenotare dopo il 15 giugno e li stiamo spostando anche verso l’autunno”.

Villa Carlotta: “ripartire, riappropriarsi, ricominciare”

“Pensiamo che sia importante fare le cose insieme per risolvere problemi che interessano tutto il territorio – ha spiegato Giuseppe Elias, Vicepresidente Ente Villa Carlotta – Per questo abbiamo riaperto il 22 maggio, insieme a Balbianello, e abbiamo avuto una buona risposta di pubblico: quasi 1500 persone che hanno chiamato e prenotato, superando anche qualche paura per venire a trovarci. Quest’anno vogliamo candidarci a essere il giardino di chi non ce l’ha, molte persone non potranno andare in vacanza e per questo è importante poterle accogliere da noi”.

Anche per Villa Carlotta sono stati pensati viali a senso unico per far mantenere le distanze tra le persone con più facilità, tre tipologie di percorsi e l’apertura momentanea del museo solo al pian terreno – con la possibilità di utilizzare il piano ammezzato per organizzare piccole mostre.

Inoltre, la villa ha lanciato il progetto “Adotta una pianta, salva la bellezza”: chiunque può adottare una pianta del giardino dando il proprio contributo al fondo che verrà destinato alle scuole, in particolare alle famiglie che hanno difficoltà a finanziare le gite scolastiche dei propri figli.

“Ripartire, riappropriarsi, ricominciare”: queste le tre parole d’ordine per Maria Angela Previtera, Direttore Ente Villa Carlotta. “Abbiamo rifatto tutta l’area accoglienza in zona lago, molto utile per evitare code insieme al sistema dei tornelli per gli ingressi contingentati – ha continuato Previtera – Bisogna ripensare per accogliere i visitatori al meglio, ora puntando sul pubblico italiano. Abbiamo pensato a un fitto programma di eventi, ad esempio la prosecuzione del racconto della storia della famiglia Clerici e un progetto pilota interregionale insieme a Fondazione Cariplo, che coinvolge il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Inoltre, prevediamo visite guidate per piccoli gruppi di 5 persone e stiamo valutando di riproporre le mostre che avevamo in cantiere per il periodo autunnale”.

Turismo Tremezzina, Cetti: “Contrazione del mercato dell’80%”

Infine, si è toccato il tema del turismo anche attraverso l’intervento di Alberto Cetti, Presidente Associazione Turistica Tremezzina e albergatore di Lenno.

“L’apertura delle ville è uno stimolo fondamentale per noi operatori turistici, per pensare positivo e riaprire le nostre attività – ha spiegato Cetti – Al momento, purtroppo, vediamo problemi di assembramento perché i clienti non hanno ancora capito le regole. Per questo chiediamo, in vista del prossimo weekend, di capire la situazione di noi esercenti: possiamo dare regole, ma se le gente non capisce chiediamo aiuto alle Amministrazioni locali e alle Forze dell’ordine”.

“Quest’anno avremo una contrazione del mercato dell’80%, se lavoriamo al 20% del fatturato dell’anno scorso possiamo salvare la stagione e coprire i costi “vivi” di fornitori e personale – ha continuato Cetti – Un grosso problema del territorio è che diversi lavoratori storici sono a casa, il Governo ha fatto passi con cassa integrazione e allungamento della disoccupazione ma per noi sarebbe importante avere un incentivo a riassumere i lavoratori stagionali. Potrebbero darci una mano, ad esempio, con la decontribuzione fino al 31 dicembre. È una situazione difficile, ci stiamo adeguando piano piano alle normative e le prenotazioni sono in attesa di conferma. Puntiamo su un mercato di prossimità, quindi per noi è importante che riaprano le frontiere tra metà e fine giugno”.

Le iniziative culturali in Tremezzina

L’incontro si è chiuso con l’intervento di Guglielmina Botta, assessore alla Cultura del Comune di Tremezzina, che ha spiegato il lavoro che sta facendo l’Amministrazione per ripartire al meglio.

“Ci stiamo mettendo testa, cuore e risorse che purtroppo sono sempre scarse in relazione ai bisogni – così l’assessore Botta – Quest’anno la tassa di soggiorno ce la possiamo sognare o se la riceveremo, sarà solo in parte. Stiamo partecipando a varie iniziative della Camera di Commercio, vogliamo rimettere in moto il Museo del paesaggio di Villa Mainona con l’ufficio turistico. A luglio è stato cancellato l’evento Lacmus, all’Isola Comacina, ma speriamo di poterlo proporre per fine ottobre con altre condizioni. Abbiamo concesso più spazi esterni a bar e ristoranti che li necessitino sulla pubblica piazza o sul lungolago, annullato la Cosap e vorremmo togliere la Tari alle attività turistiche e ricettive. Infine, stiamo valutando se riaprire i centri estivi per aiutare le famiglie ad affrontare questo difficile periodo al meglio”.

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Un commento

  1. Si però turismo di qualità, ultimamente si era un po persa la qualita a discapito della quantità, con ripercussioni sui residenti (musica alta sino a tarda notte, fuochi d’ artificio tutte le sere,altro che pace e tranquillita)Il turismo ben gestito e una vera risorsa economica, l eccessivo turismo di massa crea a lungo andare solo danni anche di immagine. Questo è però il mio personale punto di vista.

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