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Turismo e non solo: la scuola è sul Lago di Como ma ammette di formare giovani per la Svizzera

Una nota diffusa venerdì 3 gennaio dall’Istituto Vanoni di Menaggio mette nero su bianco una realtà sicuramente già nota, ma che letta dalle parole ufficiale della scuola desta comunque una certa impressione. Sintetizzabile così: nei fatti, la scuola in centro lago di Como forma i futuri lavoratori…della Svizzera (che dista una mezz’oretta di strada). La nota, in realtà, è stata diffusa per puntualizzare alcuni aspetti relativi alle non brillantissime classifiche Eduscopio della Fondazione Agnelli rispetto ai diversi indirizzi dell’istituto (ragioneria, corso per geometri, liceo scientifico tradizionale e delle scienze applicate, alberghiero).

“I nostri studenti, specialmente diplomati al Tecnico e Professionale – scrive il dirigente del Vanoni di Menaggio – vengono assunti e iniziano il loro percorso lavorativo per la maggior parte in Svizzera, dopo aver frequentato principalmente gli indirizzi AFM, SIA (ex ragioneria), CAT (ex geometri), Turismo e Alberghiero”. Insomma, una prima dichiarazione che già chiarisce il quadro generale molto indirizzato verso lo sbocco lavorativo nella Confederazione e non in provincia di Como o comunque in Italia. Ma non basta, perché anche chi decide di proseguire gli studi post diploma guarda oltreconfine.

“Coloro i quali invece scelgono di intraprendere gli Studi Universitari – prosegue infatti la nota dell’Istituto – lo fanno, anche in questo caso, in larga parte nella vicina Svizzera, in particolare in Canton Ticino, che accoglie ad oggi almeno i 3/4 dei nostri studenti che pertanto non possono rientrare nel calcolo della classifica Eduscopio, che resta un osservatorio su scala nazionale relativamente ai risultati ottenuti dopo la frequenza del primo anno di università e l’ inserimento nel mondo del lavoro. Il fatto che l’Istituto Vanoni risulti quindi in fondo alla classifica citata nell’articolo esprime una mancata contestualizzazione dello stato attuale delle cose”.

Come si diceva, al di là delle puntualizzazioni su classifiche che alla fine lasciano il tempo che trovano, colpisce che una scuola comunque così importante per il Lago di Como sia così marcatamente e dichiaratamente orientata verso la Svizzera più che verso il Paese che la ospita. Un atto di realismo, senza dubbio. Ma che, evidentemente, rimarca come il territorio locale e in generale il Sistema Italia non riesca a offrire – almeno in prima battuta – abbastanza prospettive né lavorative né economiche né di realizzazione professionale tali da rendere l’Italia e la provincia di Como gli sbocchi naturali per chi esce dalle aule di Menaggio.

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