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Turismo – L’invito di Fridays For Future Como: “Sostenibile, diffuso e non di massa. Bicicletta motore del cambiamento”

Aperte le regioni italiane e pensando alle prossime destinazioni per l’estate, sono tante le associazioni e gli enti che spingono i cittadini a trascorrere le proprie vacanze nel nostro paese – anche con un turismo differente.

Proprio Fridays For Future – Como, tramite la propria pagina Facebook, sottolinea l’importanza di un turismo maggiormente sostenibile per il periodo post Covid-19.

“Quest’anno non potendo viaggiare all’estero, gli italiani potranno riscoprire la bellezza dei nostri territori senza fare più lunghi spostamenti in aereo o viaggiando in luoghi lontani con costi per l’ambiente elevatissimi – così l’associazione ambientalista comasca in un post – Oltre ad essere più locale, il turismo dovrebbe essere anche più diffuso”.

Un richiamo a un turismo più lento, che valorizzi realmente il territorio e tutte le bellezze naturali che si trovano in Lombardia e non solo.

“Pensiamo a un turismo diffuso e non di massa che vada a valorizzare le migliaia di bellezze del nostro territorio, senza che vengano realizzati nuovi scempi urbanistici o nuovi impianti di risalita che deturpano le nostre montagne – continua l’associazione comasca – Non ci sono le grandi località turistiche come Cortina e Courmayeur. L’Italia è ricca di laghi, fiumi, torrenti, paesaggi mozzafiato e borghi storici. Il turismo dovrebbe ripartire da lì, dai luoghi più ameni e meno affollati. Non serviranno nuovi complessi ricettivi per incentivare questo turismo. Servirà solo il recupero di alcuni centri storici senza apportare nuove modifiche al paesaggio”.

Infine, una riflessione sull’utilizzo della bicicletta: mezzo sostenibile per eccellenza e che può essere fortemente incentivato nel periodo post emergenza Coronavirus.

“Pensate anche a come la bicicletta potrebbe diventare il motore del cambiamento per un turismo sostenibile – concludono i Fridays For Future Como – Al posto delle colonne di auto infinite tra Milano e Sondrio, successe anche negli scorsi giorni, pensate a un turismo diffuso sul territorio con piste ciclabili che colleghino i parchi regionali, i laghi, i castelli o le torri storiche. Ripartiamo dal turismo sostenibile”.

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Un commento

  1. Magari ! Avanti così ragazzi !

    Altro che le code becere alla funicolare o sulle strade del lago , ma forse erano causate da qualche ciclista…..

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