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Trasporti e turismo sul Lago di Como, i B&B: “Sì ai privati, ipotesi App”. I taxi: “Noi collaborativi, ma la coperta è corta”

Turisti ammaliati dal Lago di Como ma decisamente spaesati una volta arrivati a destinazione. Valigie in mano, sempre più spesso i visitatori si ritrovano nell’incredibile situazione di non riuscire a raggiungere le strutture ricettive prenotate oppure di rimanere bloccati a causa del trasporto pubblico, raro o affollato. Senza dimenticare le polemiche specifiche che ciclicamente si manifestano per l’estrema difficoltà nel trovare a Como un taxi che si spinga fuori dalla città. Una realtà che più volte ha trovato spazio sulle pagine di ComoZero e che si ripete, immutata, con l’arrivo della bella stagione.

In prima linea per cercare delle soluzioni, c’è da sempre Anna Scarrone, avvocato e titolare di un B&B a Blevio. Qualche mese fa, insieme ai titolari di altre strutture ricettive del paese, ha avuto l’idea di organizzare un gruppo di volontari disponibili a dare passaggi ai turisti impossibilitati a trovare un taxi disponibile. La rete si è ribattezzata S.A.L.I, acronimo di Simpatici Automuniti di Libera Iniziativa. A Scarrone, dunque, chiediamo cosa è cambiato in questi mesi.

“Noi siamo sempre operativi, anche perché, come testimoniato dagli ultimi weekend di bel tempo, la situazione è sempre la stessa: code, attese e difficoltà nello spostarsi – racconta – un primo elemento a mio avviso dirimente è dato dal fatto che la Navigazione, avendo una gestione che rimanda al Governo centrale, fa fatica a rispondere rapidamente ai bisogni dei singoli territori. Ecco perché sarebbe auspicabile una regionalizzazione del servizio. Risponderebbe forse con più prontezza e concretezza alle esigenze del lago”.

Il vero obiettivo è riuscire a fare sistema. “Anche io, in rappresentanza dei B&B di questo ramo del lago, siedo al tavolo con i Comuni di Torno, Blevio, Faggeto e Pognana per trovare una soluzione – prosegue Scarrone – tavolo al quale inviteremo anche l’Agenzia del Trasporto pubblico locale. Bisogna capire se sarà realizzabile un servizio di trasporto privato”. Anche perché il cortocircuito che spesso si è generato con i turisti lasciati a terra o bloccati in una località “fa soffrire noi e loro – rimarca Scarrone – se invece riusciremo a creare questa sinergia tra tutti, valorizzeremo ancora di più il nostro territorio che è bello sia dal punto di vista paesaggistico che artistico. C’è infatti un grande fermento di artigiani e artisti che hanno, ad esempio, aperto di recente tre atelier. Nostro obiettivo è cercare di far partire il servizio di trasporto entro l’estate, da far funzionare magari su prenotazione e tramite una App”. Come detto, altro nodo cruciale è legato ai tassisti, spesso imputati di non voler accettare corse in arrivo da fuori città.

“Purtroppo la situazione è invariata. Ribadisco innanzitutto che il nostro regolamento è obsoleto, non adeguato alla legge nazionale – spiega Alberto Tabacco, presidente dei tassisti di Cna Fita – da parte nostra siamo sempre in attesa che il Comune ci chiami e che tutti i soggetti interessati si siedano intorno a un tavolo. Tempo fa l’assessore competente ci aveva inviato una lettera con oggetto proprio la necessità di analizzare insieme la situazione e le criticità. Noi abbiamo prontamente risposto e ora siamo sempre in attesa di vederci. Fatto sta che non siamo noi a poter imporre determinati correttivi o altro, ma spetta al Comune. La coperta resta corta e se si ipotizza, ad esempio, di creare turni aggiuntivi, bisogna anche analizzare e dire come lo si intende fare. Tutti, a partire dai nostri autisti con le nostre 45 licenze, insieme al Comune e agli altri soggetti interessati dobbiamo responsabilizzarci e trovare soluzioni”.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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5 Commenti

  1. Un giorno, da persona che vive a Como avevo bisogno urgente di un taxi. Un’ora intera al telefono. Vado in piazza perretta e ci sono tre taxi fermi e nessun tassista.

  2. Ma cosa succederà quando i tassisti volontari (SALI: Simpatici Automuniti di libera iniziativa) incontreranno i vigili volontari (VERI: Vigili estemporanei da Rapinese Ingaggiati)? Si manderanno a quel paese gratis? A parte questi curiosi particolari, è strano questo dibattito. Da un lato tutti gli operatori turistici lamentano la ormai cronica carenza di trasporto pubblico e addirittura hanno organizzato un gruppo di accompagnatori volontari. Dall’altro il sindacato dei tassisti si lamenta che la coperta è corta e affermano che ci sono solo 45licenze in città (sulla carta!). Ma che dibattito è? Se la coperta è corta, si allunghi la coperta e si aumentino il numero delle licenze di taxi. Cosa aspetta Rapinese Sindaco! Aumenti le licenze da subito…. È il sindacato dei tassisti che ha detto che la coperta è corta! Mica Lucini…..

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