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Como, 24 settembre: serpentoni alle biglietterie, lungolago preso d’assalto. Il turismo (quasi) tutto l’anno

Non fosse per qualche giacchetta e maglioncino (e comunque a mezzogiorno faceva ancora un bel caldo) potremmo tranquillamente pensare di essere in agosto. D’altronde code del genere sono partite, nei fine settimana, già da fine marzo scorso. Insomma, oggi domenica 24 settembre, a Como il turismo è identico a quanto visto e raccontato nei mesi scorsi. Coda di almeno una settantina di metri alla nuova biglietteria della Navigazione e classico serpentone che piega in viale Geno per prendere posto sulla Funicolare. Turisti e gitanti sul lungolago, ai giardini e in centro città. Ormai evidentemente il fenomeno è se non del tutto quantomeno ben destagionalizzato. D’altronde gli operatori del settore, in questo caso i Property Manager, recentemente intervistati su queste pagine (nell’ambito di un ragionamento più ampio) lo avevano detto, settembre ha registrato una nuova impennata di presenze: qui i dettagli.

GALLERY: IL LUNGOLAGO QUESTA MATTINA

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13 Commenti

  1. Come recita il sito della navigazione: La Gestione Navigazione Laghi è un Ente Governativo istituito con Legge n.614/57 attraverso la quale il legislatore ha affidato ad un funzionario dell’Amministrazione dello Stato nominato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti l’esercizio delle linee di navigazione.

    Ma i soldi andranno per il ponte sullo stretto ….

  2. Perfettamente d’accordo.
    Finché il turista non si stancherà di queste inefficienze, e non diserterà Como, non ci si accorgerà di nulla.
    Poi partiranno le lamentele che non ci sono più i turisti.
    E non cambierà nulla lo stesso.
    C’è una totale inconcludenza nella gestione delle infrastrutture e dei trasporti.
    E la domanda è: se non ora, quando?

  3. Non è una lamentela sterile, è ridicolo che ancora, dopo che abbiamo capito che i turisti vogliono venire in città in quantità, non si riesca nemmeno a risolvere un problema semplice quanto dare info e vendere dei biglietti. Nel 2023, non siamo ad inizio 900…

  4. Insomma … bisognerebbe decidere : il turismo lo si vuole o no ? Se lo si vuole,si accettano pro e contro,file,traffico e problemi compresi.Certo è che per essere così conciata,Como piace sempre,beati gli operatori del settore che quest’anno non si possono certo lamentare.
    Si potrebbe fare meglio per i servizi,ma questa è altra storia.

    1. Il problema è che i “pro” sono tutti per i commercianti (bar, pizzerie, gelaterie, b&b, alberghi, ecc.) ed i “contro” sono tutti per i residenti…

  5. Il turista porta e spende denaro, bisogna portarli rispetto.
    Navigazione laghi e gestita malissimo, almeno il ramo di Como. Le casse dovrebbero aprire tutte insieme al mattino, e non solo una. Mancano panelli con le informazioni base, il turista si ferma troppo tempo alla cassa perché non sa come funziona la biglietteria, prezzi. A Como puoi comperare solo il biglietto di andata, per il ritorno bisogna recarsi un altra volta in biglietteria nel paese visitato. Lo stesso, non si può prenotare il ritorno con il servizio rapido. Non hanno un software biglietteria, sono stati investiti milioni ma non funziona. Sono rimasti nel 1950. Anche i bus scarseggiano, dicono non ci sono autisti. Ci sono, ci sono. Ma dovete pagarli.
    Metterei Como (è lago) in cima alla classifica dei peggior posti da visitare.
    Manca l’infrastruttura e il trasporto, cioè le due cose basilari. In comune se ne fregano.

  6. Insomma sempre a lamentarsi!!
    Basta!!
    Certo, bisogna migliorare soprattutto i trasporti, ma bisogna finirla di continuare a sparare a zero su tutto ciò che concerne il turismo a Como.

  7. La Lombardia ha 10.000.000 di abitanti a cui aggiungere i turisti e in 60 minuti da Milano, Bergamo, Varese si arriva in treno in un piccolo paradiso….
    Sarà sempre peggio se non si cambia RADICALMENTE SISTEMA.
    Far pagare come a Venezia sarebbe assolutamente necessario e di BUONSENSO.

    1. Scusa, ma non ho capito bene quale sia il “piccolo paradiso”.
      Quello dove fai la coda per fare qualunque cosa?
      Quello dove una bottiglietta d’acqua costa un sproposito?
      Quello col lungolago devastato e attraversato da file di auto?
      Mi sa che ti sbagli grossolanamente…

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