Cartelli e protesta, come annunciato nei giorni scorsi questa sera numerosi residenti del quartiere di Civiglio si sono presentati in Comune a Como in occasione dei lavori consiliari. Tema? Ovviamente la frana che quasi un anno fa (era il 15 maggio) si è riversata sulla principale strada, via dei Patrioti, che collega la frazione con il centro città.
Dopo un lunghissimo iter e un primo annuncio di cantiere a novembre i lavori di ripristino sarebbero dovuti partire a marzo ma è ancora tutto incerto a meno di annunci questa sera. (qui i dettagli).
I residenti sono entrati in aula esponendo cartelli ma subito è arrivata la ramanzina del presidente Fulvio Anzaldo che, non senza ringraziarli per essere rimasti nei posti dedicati al pubblico, ha ricordato il Regolamento: “Dovete abbassarli”. Inevitabilmente i cittadini non l’hanno presa bene ed è partito qualche mugugno. “Non vorrei chiedere alla polizia locale di toglierli ma a questo non arriviamo perché so che siete delle persone civili e questo è un consesso importante”. I cartelli poi sono stati abbassati e il presidente ha ringraziato di nuovo.
Il video:
“Vogliono delle risposte”, ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi:
Quindi ha preso la parola il sindaco, Alessandro Rapinese, che ha ricostruito la vicenda. I residenti di Civiglio poi hanno tentato di prendere la parola, subito stoppati da Anzaldo. La tensione è salita e a un residente Anzaldo ha ricordato: “Silenzio per favore. Le lo sa che non ha titolo per parlare?”. Ecco cos’è successo:
Poi la situazione si è ulteriormente surriscaldata con uno scambio duro tra un cittadino e il presidente Anzaldo che richiamava all’ordine (durante i lavori chi assiste non può prendere parola ma ovviamente si tratta di una situazione complessa con i residenti che sono esasperati):
Le tensioni sono poi proseguite (aggiungeremo altri video) ma è da segnalare come tra ironici e polemici applausi di protesta i residenti siano stati fatti uscire su richiesta del presidente.
Qui quanto accaduto fino ad ora in un unico video:
Nel frattempo la protesta, davanti all’ingresso dell’aula consiliare, non si ferma. I residenti appendono cartelli sulle pareti del Comune:
Infine abbiamo raccolto la testimonianza del portavoce dei residenti Antonio Sartorello: “Il sindaco ha fatto il suo solito teatrino”. Ecco cosa ci ha detto:
Messa in sicurezza e riapertura: le parole dei dirigenti
Nel corso del consiglio comunale è intervenuto anche Luca Noseda, direttore dell’area territorio e del settore opere pubbliche, che ha illustrato gli interventi che verranno avviati: “i tecnici stanno lavorando per installare new jersey in calcestruzzo lungo il margine della frana, in modo da proteggere la carreggiata e mantenere il percorso dei veicoli opportunamente distanziato dall’area instabile. Entro la fine di maggio saranno eseguiti ulteriori accertamenti tecnici per valutare la riapertura parziale al traffico, con una corsia a senso unico alternato“.
L’altro dirigente alla partita, Ciro Di Bartolo, direttore del settore ambiente, difesa del suolo, acque Meteoriche, ha spiegato i lunghi tempi di attesa con la necessità di condurre sondaggi geognostici approfonditi. “Le indagini hanno rivelato una fragilità superiore a quanto inizialmente ipotizzato: la semplice posa di reti di protezione sarebbe risultata insufficiente. I progettisti hanno quindi dovuto elaborare soluzioni alternative più complesse, fondamentali per garantire la stabilità del versante. Non è stato tempo perso”, ha sottolineato, ribadendo che l’ente pubblico ha l’obbligo di intervenire, pur nel rispetto delle procedure di sicurezza e delle tempistiche amministrative.
Insomma, nonostante il clima acceso, i tecnici e l’amministrazione confermano che si sta lavorando intensamente per ripristinare, almeno parzialmente, la viabilità il prima possibile, senza compromettere la sicurezza pubblica. Le procedure di urgenza sono già state attivate, ma, come ha ribadito Di Bartolo, “non si possono bypassare i necessari passaggi tecnici e mettere a rischio le persone”.