“Abbiamo aderito convintamente all’iniziativa poiché riteniamo che la tragedia di Norma Cossetto debba fungere da monito per tutte le generazioni: per portare alla luce la tragedia delle Foibe dopo decenni di oblio e perché quella della violenza sulle donne è una vera e propria piaga rispetto alla quale non dobbiamo mai abbassare la guardia, a tutti i livelli e in ogni ambito, dalla scuola alla politica, passando per la famiglia”, così il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, questa mattina durante la commemorazione ‘Una rosa per Norma Cossetto’ voluta “per ricordare Norma e rivolgere un pensiero a tutte le donne che hanno subito o subiscono violenze e, a questo proposito, distribuiremo alcune copie dell’ultimo numero del mensile CulturaIdentità, che è completamente dedicato al martirio di Norma e al tema della violenza sulle donne”.
Molto sentito anche l’intervento di Luigi Perini, presidente del comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia, Giulia e Dalmazia, che ha letto ai presenti le motivazioni del conferimento della medaglia d’oro al merito civile conferita nel 2005 a Norma Cossetto dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”. “Un fiore che non appassisce” è lo slogan che è stato scelto per la quinta edizione della manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto”. Un evento organizzato per ricordare la nobilissima figura di Norma che nell’ottobre del 1943 pagò con la vita la sua fede per l’Italia”, spiegano dal partito.
E aggiungono: “Attraverso la rievocazione del martirio di Norma, abbiamo commemorato anche tutte le donne che subiscono violenza, in pace e in guerra. Oltre a Como, la manifestazione si è tenuta in 400 città italiane ed estere, con l’importante collaborazione dell’associazione Cultura & Identità e dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia e il patrocinio dell’Associazione Nazionale Ciechi di Guerra, l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, l’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra e il Comitato Tricolore Italiani nel Mondo. Inoltre, ha il patrocinio e il sostegno di varie Regioni e Province e molti Comuni.
I giardini di Piazza del Popolo sono stati intitolati a Norma Cossetto l’otto marzo 2021 dall’amministrazione Landriscina (qui i dettagli).
La storia di Norma Cossetto e lo spirito dell’iniziativa, riportiamo le parole diffuse da FdI:
In quell’ottobre di 80 anni fa, Norma Cossetto venne sequestrata, torturata, violentata e gettata, sembra ancora viva, nella foiba profonda 130 metri di Villa Surani, oggi in territorio della Repubblica di Croazia. A massacrarla furono i partigiani slavi e i loro accoliti italiani. Norma decise di non rinnegare la propria italianità, rispose fieramente di NO ai suoi aguzzini comunisti e pagò con la vita questa scelta coraggiosa.
Non fu l’unica, perché tante donne e uomini fecero la medesima fine. In fondo alle foibe trovarono la morte migliaia di italiani, ma anche croati, serbi, montenegrini e sloveni. Perché quella delle foibe, dobbiamo sottolinearlo, è una grande tragedia europea. Mentre i veri Patrioti ricordano e commemorano, c’è in Italia chi ancora non si arrende all’evidenza dei fatti storici e cerca di sminuire la sofferenza e il dolore di Norma, delle vittime delle foibe e dei 350mila italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case ed essere Esuli in Patria.
Questo “giustificazionismo” spinge i soliti vandali a distruggere nottetempo le targhe e a imbrattare i muri con scritte deliranti. Noi, invece, senza odio né rancore, democraticamente e pacificamente riuniti, vogliamo ricordare e commemorare. Per non far appassire questo fiore, occorre riscoprire la forza della parola: rievocare il sacrificio di Norma Cossetto, citare la Medaglia al Merito Civile che le venne conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi, parlare dei Martiri delle Foibe, del dramma degli Esuli, raccontarne la storia, difenderne la memoria.
Il Ricordo è importante. Si fa con le parole, con l’organizzazione e la partecipazione alle manifestazioni patriottiche, ma anche intitolando luoghi pubblici e diffondendo i tanti libri, i fumetti o i materiali multimediali che raccontano, con la commozione della verità, quello che è successo.
Inoltre, è importantissimo aiutare i giovani a conoscere questa storia troppo spesso negata, sminuita o dimenticata.
Con l’evento “Una rosa per Norma Cossetto” oggi commemoriamo una tra le pagine più tristi della storia d’Italia e vogliamo “ricordare insieme” il grande esempio di italianità e amor patrio che è rappresentato dalla giovane martire istriana.
Sono trascorsi 80 anni da quel lontano 1943.
Cittadini, associazioni ed enti locali, nel 2023 sono uniti per non far appassire quel bellissimo fiore cresciuto in fondo a una foiba.
2 Commenti
La lezione che ci porge la storia è che i nazionalismi, prima quello fascista e poi quello titino, sono un male e creano dolore, sofferenza e morte alle persone innocenti. La storia dovrebbe essere maestra di vita ma gli uomini sono sordi e ciechi e molti politici mascalzoni in mala fede.
L uomo è la peggiore delke bestie. Nulla ha imparato da guerre e dolori che si ripetono costantemente .