Pia Pullici, donna dalle mille risorse, una vita dedicata agli altri e mente vulcanica che ha fatto dell’assistenza ai disabili una ragione di vita, ha ricevuto ieri, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. La comunicazione da parte del Prefetto di Como l’ha ovviamente inorgoglita. Risponde al telefono e sorpresa che la notizia sia già conosciuta, ti travolge con la sua simpatia e una parlantina con la quale in pochi minuti ti racconta una vita entusiasmante e ricca di esperienze.

Diplomata all’Isef di Roma, durante le prime Paraolimpiadi (Roma 1960) dove andò, ha scoperto il mondo della disabilità, con cui è stato amore a prima vista. Da allora ha impegnato tutte le sue energie per aiutare le persone con disabilità. Tra i tantissimi passaggi formativi anche le sue esperienze negli Stati Uniti. “Io insegnante di educazione fisica e fisioterapista decisi di andare un anno negli States, a Philadelphia per perfezionare la mia tecnica – racconta – e apprendere le ultime novità in ambito riabilitativo. Li il dottore presso il quale ero impegnata mi inviò diverse volte in dei centri in cui, allora era il tempo della guerra del Vietnam, si trattavano i reduci. Fu molto interessante e formativo”.

Tra i mille passaggi di una vita entusiasmante “e veramente appagante grazie al confronto con i disabili che ti aprono veramente la mente”, aggiunge Pia Pullici, ha fondato associazioni di volontariato sia Nazionali (Uildm, Aism, Anffas, Cvs) che locali (Osha-Asp, Anabasi, il Seme, Ass.Tra, A.Ma.Te, Noi Sempre Donne, Thais, Coop. Sim-patia, L’Arca del Seprio). Attualmente è la presidente dell’associazione Thais di rieducazione a cavallo e in acqua.

“In questo periodo seguiamo come Thais una cinquantina di persone. Per chi ha disabilità poter scoprire il cavallo o l’acqua in piscina rappresenta un qualcosa di eccezionale. Ho assistito ragazzi gravemente malati che sono rinati in sella a un cavallo o in acqua”, spiega Pia Pullici che però da anni ha un vero cruccio, contro il quale ovviamente sta combattendo per riuscire a vincere l’ennesima sfida. “In Lombardia l’ippoterapia e il nuoto non sono riconosciute come attività riabilitative. Questo è assurdo. E da ciò deriva che chi vuole utilizzare questi metodi deve pagare e non poco (si parla, per fare un esempio, di 40 euro a seduta di ippoterapia in un centro contro i 4 euro che si davano come contributo a Thais). Da tempo mi impegno affinché cambi questa indicazione. Ho avuto confronti con politici come Angelo Orsenigo che se ne stanno occupando”