Fp Cgil Cisl fp e UiF fpl e la Rs hanno indetto lo stato di agitazione del personale del comune di Como a seguito delle assemblee sindacali svolte oggi.
“L’amministrazione – si legge nella nota – nonostante le rassicurazioni dell’ultima riunione sindacale, non ottempera al pagamento delle progressioni economiche (contrattati un anno fa) entro novembre e non ha ancora proceduto ad aprire la contrattazione nell’anno 2024 che deve essere chiusa necessariamente entro il 31 dicembre. Un ritardo grave anche frutto delle continue riorganizzazioni dell’ente che hanno visto il susseguirsi di diversi dirigenti alle politiche del personale, almeno 4 negli ultimi due anni, e di due segretari comunali. Tali riorganizzazioni hanno determinato anche un aggravio del personale sempre in balia degli eventi e senza stabilità di vertice”.
“Inoltre, si evidenzia la grande carenza di personale, con uffici con carichi di lavoro importanti e sempre meno personale – proseguono i sindacati – Urgente anche la questione nidi e servizi di ristorazione e cdd: carenza cronica di personale e personale in malattia che non viene sostituito come invece succedeva negli anni precedenti; le condizioni sono talmente peggiorate che molti lavoratori lamentano di non aver mai lavorato così male in tanti anni di servizio al comune di Como. Inoltre, la prospettiva dell’esternalizzazione dei servizi è tale che si sono determinate anche dimissioni di personale”.
Infine, i sindacati chiedono “con fermezza che l’Amministrazione rispetti gli impegni assunti e dimostri una reale volontà di stabilizzare l’organizzazione dell’ente e valorizzare il personale interno. L’inerzia e la mancanza di pianificazione che caratterizzano la gestione attuale non sono più accettabili. Rappresenteremo al prefetto di Como tutte le preoccupazioni evidenziate dal personale comunale”.