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Varese risponde a Rapinese dopo la boutade sui milionari comaschi e gli indigenti della città giardino

Per giustificare l’aumento delle tariffe per le mense delle scuole comunali di Como, il sindaco Alessandro Rapinese aveva citato in una battuta con La Provincia l’esempio del Comune di Varese. Queste le parole testuali del primo cittadino: “I nostri milionari pagano meno degli indigenti di Varese”. Oggi però la città giardino ha voluto puntualizzare diversi aspetti, primo tra tutti il costo massimo inferiore del singolo pasto a Varese rispetto a quello che sarà a Como con i nuovi rincari.

“Da otto anni il Comune di Varese non aumenta di un centesimo le tariffe dei servizi parascolastici e quelle della mensa – dice in una nota l’assessora ai Servizi educativi, Rossella Dimaggio – Anzi, negli ultimi tre anni ha introdotto varie agevolazioni tra cui la più importante è quella dei Nidi Gratis che ogni anno garantisce la gratuità per centinaia di famiglie, compresa quella del buono pasto. Sono già 230 le iscrizioni ai nidi per l’anno 2024/2025 in aumento rispetto all’anno scorso”.

L’amministrazione varesina precisa anche “che le tariffe per il servizio di refezione sono due: 5 euro per le famiglie con Isee fino a 30 mila euro e 5,50 per Isee sopra i 30mila (a Como – vedi tabella sotto – si paga meno fino a 10mila euro Isse, mentre si pagherà di più sopra i 10mila euro di reddito Isee ovvero 6 euro a pasto; poi si passerà a 6.20 dopo i 25mila, per arrivare al massimo di 6,5 euro sopra i 35mila Isee, ndr). Le quote comprendono sia il pasto che l’assistenza durante il momento della mensa. Anche in questo caso senza aumenti sulle tariffe da oltre 8 anni. La mensa resta invece gratuita per tutte quelle famiglie in difficoltà economiche in carico ai servizi sociali”.

La nota prosegue: “Un’altra agevolazione del Comune di Varese poi è rappresentata dalla sperimentazione che partirà l’anno prossimo che riguarda il prolungamento orario del pre e dopo scuola in alcuni istituti varesini. In queste strutture verrà offerto un orario più lungo per andare incontro alle esigenze delle famiglie, senza costi aggiuntivi sulle tariffe. A oggi, anche questa sperimentazione di prolungamento, ha già ottenuto molte domande da parte delle famiglie varesine. Il potenziamento dei servizi parascolastici a Varese ha portato poi ad un aumento di quasi il 25% sul numero degli iscritti ai dopo scuola comunali”.

E ancora, sempre dalla Città giardino, concludono: “Un altro servizio introdotto nell’anno scolastico appena concluso, senza costi aggiuntivi per le famiglie, e che verrà riproposto anche nel prossimo, è l’attività sportiva durate i dopo scuola. In questo caso nel 2024/2025 saranno quasi 200 le ore in cui i bambini dei vari doposcuola saranno impegnati nella pratica sportiva multidisciplinare. Si tratta di una attività in più che il Comune ha voluto introdurre insieme ai tanti progetti già presenti nei dopo scuola comunali. Prosegue poi il servizio di trasporto speciale che collega le località più distanti dalle scuole della città. Così come sarà attivo anche il servizio dedicato all’accompagnamento a scuola dei bimbi disabili. Sono poi oltre duemila le ore settimanali impiegate nell’Assistenza Educativa Scolastica”.

Sindaco Rapinese, grazie del video ad personam. Le faccio una proposta: intervista faccia a faccia

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16 Commenti

  1. La visione distorta della giunta Rapinese vede la cittadinanza comasca composta solo da gente benestante, a cui un aumento così significativo del servizio ristorazione scolastica non inciderà. Probabilmente non frequentando il mondo delle scuole e di famiglie con bambini nella fascia infanzia e primaria parla, e soprattutto fa scelte, senza sapere di cosa si tratti.

  2. Mi domando ,ma Rapinese ??ma che sindaco è!!mi meraviglia che i comaschi l’abbiano votato !!! Di nome e di fatto Ra pi ne se

  3. Ora risponda a quello che dice il sindaco su rapinews24. Mi sembrano precisazioni dovute e forse ci vorrebbe anche un suo chiarimento

  4. con due figli che utilizzano il servizio mensa comunale devo purtroppo prendere atto di questo aumento che non corrisponde a un miglioramento del servizio – anzi – si è osservato un costante peggioramento della qualità dei cibi. inoltre spiace osservare l’approccio (sicuramente dettato da chiari indirizzi dall’alto…) dell’ufficio refezione rispetto al cittadino, è stata infatti scelta una metodologia di pagamennto dei pasti che è tutto tranne che vicina e “amichevole” rispetto alle famiglie. c’è una sorta di conto a scalare che deve essere ricaricato per avere sempre un credito positivo, così che gli addetti possano, con tempistiche imprevedibili e tutte da capire, provvedere a scalare i pasti consumati. questo obbliga a tenere costantemente sotto controllo questo conto, in quanto anche con ammanchi minimi, nell’ordine dei centesimi, si viene duramente redarguiti con sollecito di provvedere immediatamente al versamento. minacciando in caso contrario di non fornire il pasto…. Tutto lecito per carità, ma è chiara la visione del rapporto Amministrazion/cittadino, dove nulla viene fatto per agevolare e semplificare la gestione di questi aspetti, ma anzi il cittadino, visto come comunque “colpevole”, deve solo subire e pagare, senza lamentarsi ovviamente.

    1. Il Comune di Como negli ultimi ha tempi ha sempre più preso le distanze dell’utenza creando una sorta di ‘rapporto asettico’ riducendo sempre più quello diretto.

  5. Nel medioevo, all’epoca dei comuni, con queste continue sparate del sindaco qualcuno ci avrebbe già dichiarato guerra.

    1. Che metta a posto i buchi nelle strade che farà un servizio utile per una volta. Ma Como non prende le decine di milioni che il Cantone Ticino versa ogni anno o è fuori dal perimetro stabilito di 20 km ?

  6. La consueta arroganza, populismo e demagogia di un sindaco che riesce sempre a scontrarsi con tutti, che vive sulle barricate combattendo contro bambini, famiglie, anziani. Un sindaco vendicativo, distruttivo, amico dei bottegai, ristoratori e scuole private, nemico di tutti gli altri cittadini. Semplicemente inadeguato.

    1. Vorrei sapere ma nelle casse del comune con tutto il turismo di questi ultimi anni, non entrano soldi,? che secondo me dovrebbero anche servire per rifare strade i marciapiedi non ne parliamo, e adesso pure le mense aumentano , asili che chiudono. Ma c’è l’ha con i comaschi , e con quelli che vivono qui questo sindaco? Cosa gli abbiamo fatto, bisogna ricordagli che l’hanno votato.

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