Giusto la settimana scorsa davamo conto della conto della convocazione urgente questo pomeriggio per la Commissione II di Palazzo Cernezzi (“Assetto del territorio, ambiente ed ecologia, trasporti, lavori pubblici, mobilità”) dove è stato presentato l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2022/24 di un intervento per “manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo di viale Geno”, parliamo naturalmente del compendio in concessione d’uso alla società Como Nuoto (qui i dettagli). L’intervento, cui viene data “priorità massima”, è di 550mila euro di cui 250 da fondi regionali e 300mila dal Comune di Como. Il documento quindi è passato in Consiglio comunale e ora è diventato una delibera della giunta Rapinese.
Ecco dunque gli interventi nel dettaglio, estrapolati e riportati integralmente dal Documento di fattibilità tecnico economica che trovate integrale in fondo (ricordando che la copertura straordinaria della vasca, installata dalla società con il sostegno economico degli iscritti, è un’altra vicenda).
PRIMO LOTTO DI LAVORI
Il primo lotto, primo per importanza e per necessità di prevenire eventuali interruzioni di servizio durante il periodo estivo, riguarda l’elemento funzionale allo svolgimento delle attività sportive estive cioè la piscina. Nello specifico quello che interessa coinvolge sia il piano vasca che la vasca stessa. Nella primavera 2022, a seguito di ingenti perdite riscontrate l’anno precedente durante la fase di chiusura dell’impianto, sono stati eseguiti degli interventi ispettivi di analisi delle tubazioni interrate di mandata e di ripresa della vasca natatoria tramite l’impiego di video ispezioni e sondaggi meccanici puntuali al fine di localizzare le perdite. Queste operazioni, coordinate con l’ispezione di tutti i pozzetti presenti sul piano vasca, hanno permesso di rimettere in attività la vasca con interventi puntuali eseguiti dall’Associazione ma, contestualmente, di evidenziare il deterioramento e l’obsolescenza di tutta l’impiantistica interrata, delle bocchette di mandata e dello sfioro della vasca.
Per poter effettuare il ripristino dell’impianto di mandata dell’acqua di vasca, che consta di due collettori perimetrali da cui, con dei raccordi, si servono le bocchette di mandata, si dovrà rimuovere tutta la pavimentazione attuale, il sottofondo di allettamento delle piastrelle e scavare una trincea perimetrale avente una profondità stimabile in circa un metro che permetterà di evidenziare e sostituire i collettori di mandata, i collettori dello sfioro e gli stacchi che si immettono in vasca. Gli stacchi della mandata che servono le bocchette, sono ben visibili dai 10 doppi pozzetti perimetrali al contrario di quelli dello sfioro che sono interrati. L’idea progettuale, al fine di sostituire le bocchette di mandata in ferro, completamente ossidate e annegate nel muro della vasca, è quella di carotare assialmente alle bocchette attuali dall’interno della vasca per rimuoverle e per sostituirle. Con l’inserimento, nel foro che attraversa completamente la parete della vasca, della nuova bocchetta di mandata che poi verrà sigillata con materiali appositi. La connessione tra il collettore di mandata e la relativa bocchetta verrà effettuata così dai pozzetti esistenti adiacenti alla vasca che verranno mantenuti e solamente ripristinati, permettendo una più agevole futura manutenzione
Per quanto riguarda il ripristino delle tubazioni di sfioro si dovrà operare dall’esterno del paramento murario e non dall’interno della vasca per preservare la piastrellatura della piscina. L’idea progettuale è quella di rimuovere la tubazione ossidata, annegata nel paramento murario della vasca, sostituendola con una in materiale plastico e poi risigillare il muro con specifiche. Anche per queste ultime si dovrà ripristinare il collegamento con il nuovo collettore di sfioro interrato.
In questa situazione sarebbe ragionevole introdurre nuovi pozzetti di ispezione in corrispondenza delle connessioni tra collettore e stacco della tubazione di sfioro dalla vasca per future manutenzioni. In tutto bisognerà ripristinare 10 bocchette di mandata e 10 sfiori con i relativi collettori e tutte le opere edili correlate brevemente descritte nei paragrafi precedenti. Durante queste lavorazioni sarà, altresì, necessario predisporre delle nuove valvole utili a a parzializzare l’impiantistica in caso di manutenzioni e ad equilibrare correttamente la distribuzione dell’acqua sull’intero volume della vasca. A seguito di tale operazione si dovrà correttamente ritombare la trincea e quindi preparare l’area per la posa di nuove piastrelle di piano vasca che dovranno rispettare le caratteristiche antisdrucciolo imposte dalla norma. A conclusione di tali operazioni sarà necessario rifugare tutte le piastrelle della vasca ed, eventualmente, sostituire o ripristinare quelle rotte. La superficie di intervento è circa (è circa 600 mq corrispondenti a circa 7200ml di fughe) .
SECONDO LOTTO
L’impianto idraulico dell’acqua calda sanitaria degli spogliatoi a sud verso Como è deteriorato in maniera importante a causa della probabile si sono ossidazione delle tubature, fino a consumazione completa dello spessore delle stesse. Per rifare completamente l’impianto dell’acqua sanitaria, senza demolire e rimuovere pavimenti e sottofondi nell’ottica della velocità operativa e di contenimento costi ma anche per facilità di manutenzione, l’dea progettuale prevede una piccola caldaia a condensazione dotata di accumulatore con impianto di distribuzione tutto completamente a vista.
Si coglierà, altresì, l’occasione per predisporre due termosifoni per spogliatoio ed uno in infermeria per poter riscaldare durante i periodi di inizio e fine stagione (Aprile /maggio ed Ottobre/novembre). In tale periodo, infatti, quand’anche gli sportivi che praticano agonismo si allenino all’aperto è opportuno fornire un minimo di comfort per cambiarsi e fare le docce. Tale intervento risulta essere proficuo anche dal punto di vista economico gestionale in quanto svincolerebbe la produzione di acqua calda sanitaria ed il riscaldamento dal generatore di calore della vasca (condizione attuale).
TERZO LOTTO
L’intervento di Lotto 3 è strettamente connesso con l’intervento di Lotto 2 in quanto coinvolge lo spogliatoio verso sud. Primariamente si deve segnalare che, in funzione delle numerose infiltrazioni dalla soletta di copertura sarà necessario sostituire completamente il manto di impermeabilizzazione superficiale con tutte le relative lattonerie perimetrali. Tale sostituzione dovrà prevedere teli di tipo EI 30 in funzione dell’installazione di un futuro impianto fotovoltaico a servizio delle pompe dell’impiantistica di trattamento acqua.
Lo spogliatoio in questione ha necessità di essere riqualificato anche internamente dal punto di vista edilizio in quanto serramentistica e finiture sono decisamente deteriorati. Sempre nell’ottica di contenere i costi ed i tempi di intervento si intende operare come segue: sarà necessario realizzare nuove tracce nello spessore della pavimentazione esistente, ripristinare scarichi e sostituire sanitari, incollare la nuova piastrellatura sull’esistente.
QUARTO LOTTO
L’intervento di Lotto 4 è, per alcuni aspetti simile a quello previsto nel lotto 2 e 3 in quanto alcune problematiche sono similari. Il Lotto 4 tratta di interventi localizzati sugli spogliatoi paralleli a viale Geno. Tale fabbricato risale agli anni 50 ed è stato parzialmente riqualificato con un intervento effettuato nel 2006. Questo intervento permise di riqualificare l’impianto elettrico e l’impianto di generazione del calore con una nuova caldaia a condensazione e un nuovo accumulatore di acqua calda sanitaria.
Partendo dal tetto sarà necessario sostituire completamente il manto di impermeabilizzazione con tutte le relative lattonerie perimetrali, i torrini, gli scarichi ecc.. In tale sostituzione sarebbe opportuno prevedere teli di tipo EI 30 in funzione di una eventuale installazione di un futuro impianto fotovoltaico. Lo spogliatoio in questione ha necessità di essere riqualificato anche localmente dal punto di vista edilizio ed idraulico, nello specifico:
4.1) Rifacimento delle adduzioni acqua sanitaria calda e fredda per docce e lavabi in quanto si sono evidenziate delle perdite nelle pareti.
4.2) Predisposizione di due termosifoni per spogliatoio ed uno in segreteria per poter riscaldare durante i periodi di inizio e fine stagione (Aprile /maggio ed Ottobre/novembre) per le medesime motivazioni in merito al coMfort descritte al precedente punto.Si è approfondito, salvo modesto adeguamento, che la caldaia e l’impianto di generazione del calore, installato durante l’intervento del 2006, era già dimensionato per tale installazione.
4.3) Durante le fasi di progettazione successive andrà valutata anche l’opportunità di ripristini di docce e di impiantistica elettrica quali phon ed estrazioni.
IL QUADRO ECONOMICO
IL DOCUMENTO DI FATTIBILITA’
651770.graffettaLA DELIBERA DI GIUNTA
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Un commento
Contributo pubblico per un circolo privato?
Se non sei socio (quota annuale di circa 1000 euro se non sbaglio) non puoi entrare !
No grazie