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Via Del Dos, Thais scrive a Rapinese e ribadisce: “La piscina di Villa Guardia è inadeguata. Non capite i problemi dei disabili”

Nuovo passaggio  nella lunga e articolata vicenda del centro di via Del Dos a Como gestito da Colisseum cui, come noto, l’amministrazione non concederà proroghe (qui il dettaglio:
Caso via del Dos, capitolo finale. Rapinese: “Nessuna proroga a Colisseum, scelta tecnica e non politica. Ecco perché”).

Lo scorso 13 luglio è stato effettuato un sopralluogo alla piscina di Villa Guardia valutata come possibile alternativa per i disabili. Con l’assessore ai Servizi Sociali, Nicoletta Roperto, presente anche la presidente dell’associazione Thais, Pia Pullici, che aveva subitoaveva detto – Questa piscina non va bene. A parte il fatto che hanno proposto questo impianto solo per i miei 50 disabili gravi, e mi chiedo allora gli altri? La piscina piccola è alta un metro e 30 e non è adatta. I mei disabili gravi poi li metto sui lettini per fare la doccia e qui non si può. Senza parlare degli spogliatoti dove ci sono solo panchine non gli spazi per noi necessari. Inoltre qui ci sono anche posti di lavoro a rischio”.

Oggi il medesimo concetto è stato messo nero su bianco sempre da Pullici dopo che Thais ha ricevuto dal Comune una lettera dove si comunicava la disponibilità proprio della piscina di Villa Guardia.

Si legge:

Spettabile Sindaco e amministratori del Comune di Como, in data 20/07/2022, questa associazione ha ricevuto, a seguito di propria richiesta di utilizzo locali piscina per utenti disabili, comunicazione di disponibilità della piscina sita in Villa Guardia e gestita da In Sport; atto firmato del direttore Politiche Sociali dott.ssa Luciani M.A. Con immenso dispiacere si nota che non si vogliono prendere in considerazione le rilevanti problematiche che tali disabili, spesso gravi o gravissimi, con le loro famiglie debbono superare per poter svolgere settimanalmente una o due sedute fisioterapiche di rieducazione in piscina.

Tempestivamente sono stati effettuati sopralluoghi presso le varie piscine da voi individuate che hanno rilevato la loro insufficienza tecnica nel sostituire quella piscina (Via Del Dos) che è un fiore all’occhiello e un vanto della nostra città ma deve essere vista con gli occhi di un disabile che ne apprezza ogni peculiarità, ma questo voi non riuscite a capirlo.

Ci dispiace notare che la grande rilevanza mediatica che questo caso ha sollevato non attraversa le impermeabili stanze da voi amministrate e questo crea sconforto per il futuro della ns comunità. L’inadeguatezza della piscina di Villa Guardia è stata comunicata in data 13/07/2022 attraverso gli organi mediatici (ComoZero) prima che fosse emessa la vostra proposta del 20/07/2022 allo scopo di essere percepita con facile immediatezza da voi amministratori.

Vogliamo ricordare inoltre che l’Associazione Thais conserva all’interno della piscina sita in via del Dos ingente materiale specifico per la disabilità degli utenti lasciato alla disponibilità d’uso di tutti i disabili che frequentano la piscina compresi i circa quaranta disabili dei CDD del Comune di Como. Certi della vostra comprensione, sulla fondamentale importanza che riveste la ripresa della rieducazione motoria in acqua ai già fragili utenti che hanno vissuto un lunghissimo periodo di forzata inattività a causa del Covid, procurando una importante regressione psico-fisica, restiamo a vostra disposizione per eventuali approfondimenti che riterrete opportuni. A nome di tutti gli utenti, dei genitori, dei terapisti, dei volontari e degli amici dell’Associazione Thais. Cordialmente, il consiglio di amministrazione e la presidente Pia Pullici.

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10 Commenti

  1. Durante il COVID perché l’Associazione non ha provveduto a riparare e eliminare gli handicap già esistenti?Dato che i disabili gioco forza erano costretti a rimanere a casa, avrebbero potuto incaricare una ditta a risolvere i problemi e non attendere!!!!!!

    1. Il dado sarà tratto per Lei e per il Sindaco Rapinese, ma per i disabili? Gli elicotteri non si vedono mentre una montagna di promesse mancate sì. Forse è opportuno ogni tanto risolvere i problemi e non pensare di imporre soluzioni non percorribili, solo perché si ha paura di assumersi anche le più piccole responsabilità.

  2. È evidente che l’attuale amministrazione comunale è priva di “comprensione” riguardo la “fondamentale importanza che riveste la ripresa della rieducazione motoria in acqua” per gli utenti” fragili”; due sono, sinteticamente, i principali motivi:
    1) siamo di fronte a una giunta priva di specifiche e minime competenze in campo amministrativo;
    2) lo spirito politico, se così si può dire, che animerebbe (?) i gruppi sociali che hanno sostenuto e sostengono il Sig. Rapinese non è parso, né in campagna elettorale, né ora, particolarmente sensibile alle questioni civiche, collettive e comuni. I disabili, in altre parole, sembrerebbe essere, alla pari di tante altre importanti e spinose questioni (quelle ambientali in primis), un argomento al di fuori dalla sua e loro agenda.

  3. È curioso come per i parcheggi Ticosa il nostro Sindaco ricordi il suo Programma e la maggioranza degli elettori che l’hanno votato mentre dimentichi quello che in campagna elettorale ha affermato e anche scritto su via del Doss. In campagna elettorale la soluzione era la PROROGA (è stata scritta proprio tutto maiuscolo). E se qualcuno ha votato il Sindaco proprio perché ha letto PROROGA (scritta tutto maiuscolo)? Insomma, il Programma fa comodo quando non si vuole valutare altre soluzioni e fa meno comodo quando ci si accorge che le soluzioni prospettate non sono possibili o meglio per renderle possibili ci si deve assumere delle responsabilità. Il resto si commenta da sé, la grettezza etica e civile di chi ritiene che l’universo della disabilità non sia l’ombelico del mondo, è molto simile a quella di chi non comprende che per un disabile la piscina di Villaguardia, a differenza di quella di via del Doss, è uno dei tanti ombelichi del mondo di chi disabile non è.

  4. L’universo-disabilità non è l’ombelico del mondo, che non è sufficientemente attrezzato per lenire i disagi connessi a questa realtà. E non parliamo soltanto di Como, ovviamente. Le associazioni a sostegno dei disabili dovrebbero prenderne dolorosamente atto, attivandosi per modificare le cose nelle sedi adeguate. Attaccare a testa bassa le amministrazioni locali, dando a volte la sensazione che gli attacchi siano perlopiù politici – dunque strumentali – anche quando i fatti reali sono sotto gli occhi di tutti, non serve a cambiare le cose e neppure ai disabili. Sostenere la disabilità è un grande valore a condizione di non cadere nella psicosi e della propaganda politica con fini differenti da quelli proclamati.

  5. “Ci dispiace notare che la grande rilevanza mediatica che questo caso ha sollevato non attraversa le impermeabili stanze da voi amministrate e questo crea sconforto per il futuro della ns comunità”

    Sordi e ciechi verso il bisogno, la fragilità, i deboli……questa è la società che volete? Questo è il mandato del popolo? Mettere in difficoltà chi, già dalla vita, è stato pesantemente provato.

    Ricordatevi, una pozza non è identica all’altra!!! E le persone con fragilità non sono “pacchi da spostare”……

    Ogni tanto fateci un pensiero!!!

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