Come noto, per andare incontro al periodo di crisi post lockdown, e favorire il distanziamento contro l’epidemia, il Comune di Como ha concesso a bar e ristoranti spazi più ampi per i tavolini all’aperto.
Succede in tutta la città. E succede in via Odescalchi nella piazzetta antistante gli uffici comunali. Da lì arriva il racconto di una lettrice, molto garbata ma altrettanto arrabbiata (segnalazioni a: redazionecomozero@gmail.com). Ovviamente libero spazio a repliche.
Ecco la missiva:
Vi scrivo dopo l’esperienza di ieri mattina ,quando sono stata malamente redarguita per aver colpevolmente lasciato in sosta (due ore) la bicicletta nell’apposita rastrelliera nella piazzetta di via Odescalchi; quando ho parcheggiato la bici non c’erano tavolini apparecchiati e i locali erano chiusi, ma a quanto pare, la piazzetta è tutta loro.
Sarà pur giusto consentire ai locali di occupare suolo pubblico, ma anche il cittadino ciclista (che non inquina e mantiene il distanziamento sociale) dovrebbe aver diritto all’accesso alle rastrelliere per poter lasciare la bicicletta negli appositi spazi, senza il rischio di farsela rubare (mi è già capitato, e non sono certo la sola).Le rastrelliere a Como sono molto poche, non pratiche, sporche e spesso occupate da rottami di biciclette abbandonate.
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Verrebbero da fare altre riflessioni circa l’attenzione alle categorie di bar,ristoranti ed esercenti in genere, contrapposta alla trascuratezza riservata dal Comune alla vivibilità degli spazi per i cittadini residenti , strade, marciapiedi, piazze, spazi verdi ecc..ecc…Ringraziando per l’attenzione porgo cordiali saluti
4 Commenti
Ma stiamo scherzando? Si fa un favore ai commercianti consentendo loro di occupare un’area alla quale non avrebbero diritto e per la quale, credo, non paghino l’occupazione del suolo pubblico (non in misura maggiore rispetto a prima) e questi si permettono di avere tali comportamenti?
l’errore è degli esercenti e della mancanza di controlli. Dalla parte opposta vi è anche un posteggio riservato ai disabili: Ghezzo, se ci sei batti un colpo…
L’errore è chiaramente del Comune, che avendo affittato lo spazio a terzi deve spostare la rastrelliera in diversa allocazione.
La delibera diceva “nel rispetto del codice della strada e del libero passaggio” .
Come volevasi dimostrare ….. agli “esercenti della movida” se dai un dito si prendono il braccio , ovvero tutti gli spazi della città gratuitamente.
E vedremo se questa occupazione sarà davvero temporanea .
Ne dubito fortemente , questi saranno capaci di chiedere l’usucapione.