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Via Tibaldi, Centro abbandonato e 457mila euro perduti. Ira Magatti-Braga: “Giunta insipiente con l’ossessione di cancellare Lucini”

Una vicenda che si trascina da anni e che, beffa, ha fatto perdere finanziamenti alla città.

Parliamo dell’ex istituto scorlastico poi Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di via Tibaldi a Tavernola. Struttura abbandonata e senza destino che peraltro si erge a un passo dalla scuola materna.

Nel 2014 il Ministero dell’Interno ha stanziato 457mila euro per la riqualificazione che, come detto, ora non ci sono più Con ordine.

La vicenda è stata riportata sotto i riflettori oggi da Bruno Magatti, leader della lista Civitas, e dalla deputata dem, Chiara Braga.

Ecco come riassumono la vicenda:

La Giunta Bruni, sei mesi prima della fine del mandato, decise di trasferire in quella struttura, nuova e al primo utilizzo, il C.A.R.A. (Centro di Accoglienza per Rifugiati e richiedenti Asilo) per interventi di manutenzione alla ristrutturazione di Via Tibaldi.

Restituire quell’immobile ai cittadini bisognosi della città è stato un preciso obiettivo della Giunta Lucini, e in particolare dell’assessorato di Bruno Magatti. Per tramite del prefetto di allora, dr. Tortora, fu chiesto che il Ministero degli Interni, che prevede la presenza di un proprio CARA nella nostra città di confine, provvedesse ai costi necessari per riattivare via Tibaldi, i cui grandi locali non si prestano affatto alla temporanea accoglienza di piccoli nuclei familiari, Il percorso intrapreso percorso giunse a buon fine. Il Ministero mise a disposizione le risorse per via Tibaldi e l’accordo fu siglato, nel novembre 2014, accompagnato dalla formale “consegna dell’immobile”.

i fondi del Ministero degli Interni destinati agli interventi della struttura di via Tibaldi arrivarono nel 2016. Nella primavera 2017, con la Giunta Lucini, fu predisposta e pubblicata la gara d’appalto dei lavori. Con l’amministrazione guidata da Ladrisicina, subentrata in quello stesso anno, nulla è più successo fino alla fine dello scorso anno.

Lo scorso ottobre poi l’amministrazione ha comunicato alla prefettura di essere pronta con i lavori ma la risposta è stata chiara, i fondi non ci sono più.

Spiegano ancora da Civitas: “Ora la struttura di via Sacco e Vanzetti, destinata a far fronte alle emergenze abitative dei cittadini comaschi, continua ad essere utilizzata per ospitare un centro governativo per richiedenti asilo. La struttura di via Tibaldi permane nelle condizioni di non utilizzabilità”.

E accusano ancora: “L’amministrazione a guida Landriscina non dispone della struttura per far fronte alle emergenze di cittadini comaschi e, senza possibilità di alcuna giustificazione, lasciato che i fondi ministeriali messi a disposizione da almeno quattro anni, venissero ritirati”.

“Ciò che abbiamo documentato sono fatti – dice Magatti – per insipienza e superficialità questa giunta è stata capace di bruciare un’opportunità concreta a favore dei nostri concittadini più vulnerabili avuta come lascito da chi l’aveva preceduta. Questa maggioranza è nota ad ogni latitudine per la sua conclamata pochezza, ma in questa vicenda si è addirittura superata.

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E ancora: “Invece di operare per il bene della città è riuscita nell’irripetibile impresa di lasciare che la Prefettura continui, inopportunamente, ad usare per i richiedenti asilo un bene comunale assolutamente necessario per soccorre i nostri concittadini in difficoltà e, al tempo stesso, di farsi ritirare, perché non ‘utilizzate nei tempi richiesti, le risorse ministeriali ottenute per ristrutturare un secondo immobile, che resta così inutilizzabile. E pensare che era già tutto pronto. Era sufficiente non mettersi di traverso. Un vero capolavoro!”

E quindi Braga: “I ritardi della Giunta Landriscina hanno fatto perdere un’occasione importante alla nostra città; le risorse stanziate dal Ministero degli Interni sono state di fatto destinate ad altro per mancanza di risposte tempestive da parte dell’Amministrazione cittadina. Purtroppo questo si traduce in un problema irrisolto anche per i cittadini comaschi che oggi si trovano in una condizione di disagio abitativo. La Lega e la destra alla guida della nostra città hanno prodotto purtroppo questi risultati: l’ossessione di cancellare quello avviato dall’Amministrazione precedente e il pregiudizio ideologico hanno prodotto danni di cui purtroppo fanno le spese i comaschi”.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Non capisco dove sia il disagio abitativo?
    I residenti di Tavernola hanno vissuto l’esperienza dei centri di accoglienza con il Complesso Salesiani ( oggi un cesso a ciel sereno) e ancora prima il vecchio oratorio ( Totalmente all’abbandono).Volevate aprirne un’altro? Riqualificazione….(stendiamo un velo pietoso) Grazie al cielo è finita così…
    Facile chiedere soldi all’Europa per aprire centri di accoglienza e poi scaricare tutte le problematiche a chi vive sul posto…..

  2. Motto di Landriscina &c. “Meglio non fare nulla piuttosto che prendersi una responsabilità”. Inutili!

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