Serranda alzata, luci accese, un tavolo simbolicamente apparecchiato. E’ al forma di protesta che stanno preparando a Como diversi ristoranti della città per domani sera, 28 aprile alle 21, sulla scia dell’appello lanciato in particolare da Cinzia Battista del Ristorante In Teatro, in piazza Verdi, angolo del buon cibo incastonato nel Teatro Sociale.
“La proposta di questa forma di protesta nasce a livello nazionale – spiega Cinzia – Tantissimi ristoratori del Centro Sud hanno aderito. E’ una protesta simbolica: accenderemo le luci, apparecchieremo un tavolo e tireremo su la serranda. Sarebbe prevista anche la consegna delle chiavi al sindaco, ma non vogliamo andare oltre e fare polemica. Stiamo coinvolgendo altri ristoratori, il riscontro a Como città è stato positivo. Siamo d’accordo nel garantire la sicurezza nostra e dei clienti, ma un segnale va dato”.
Unica incognita la pioggia: “Se sarà rimandata, la faremo in un’altra occasione. Oppure prepareremo all’interno”.
Durissima, intanto, la situazione dei primi due mesi di lockdown: “C’è stato un netto calo, siamo chiusi dall’8 marzo. Siamo completamente fermi, ma abbiamo bisogno di sostegno. Le misure varate dal governo? I 600 euro sono arrivati ma non a tutti, qualcosa arriverà ma sicuramente non con i tempi annunciati da Roma”.
Sulla chiusura protratta fino al primo giugno per i ristoranti, Battista afferma che “i presupposti per aprire potevano anche già esserci, ma se lo Stato ha deciso così noi ci adeguiamo: sarà un lungo mese, la scadenza è lontana. Faremo il take away ma solo per dare un servizio al cliente, perché se guardiamo i costi e le spese, non riusciremo a coprirli e nemmeno a sopravvivere. Bollette, affitti, scadenze, ci sono tutti”.
