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VIDEO Como, il Lago e il turismo selvaggio: l’ennesimo e pericolosissimo bus. Anche basta, non siamo Disneyland

A Como le regole, ormai nemmeno troppo nuove, sono molto chiare e anche molto giuste. I pullman turistici devono far scendere e poi salire i clienti in tangenziale negli appositi stalli realizzati dall’amministrazione, sosta breve ma non brevissima: 15 minuti, tempo ampiamente sufficiente per ogni operazione.

Inoltre, nella stessa area, il Comune di recente ha installato un bagno automatico per agevolare i gitanti di giornata, insomma non mancano decisamente i servizi e le infrastrutture.

Eppure niente da fare. Le compagnie turistiche, o quantomeno i loro autisti (entrambi?), spesso e spessissimo ignorano le indicazioni. Regole talmente chiare che ormai è impossibile sostenere di non conoscerle. Così si arriva ad assurdi come quelli che documentiamo da tempo. Tipo questo:

Como, sul lungolago un muro di ben tre pullman turistici si fa beffe delle regole

O questo:

A Como divieti sempre piu ‘pazzi’ dei bus turistici: “A motore acceso davanti al lago”

Nuovo episodio poi stamattina, certo non il primo, davanti allo stadio Sinigaglia dove il torpedone occupa sfacciatissimo la corsia, con tanto di auto costrette in qualche modo a superarlo violando, giocoforza, la direzione opposta, quella che arriva da via Sinigaglia. Subito dopo il giallo e ingombrante pullman effettua manovre pericolosissime nella ‘rotondina’ di Largo Borgonovo. Roba da far accapponare la pelle. Qui il video che vi consigliamo di guardare interamente:

La segnalazione è di un lettore, che ci scrive: “La mia domanda è: è meglio non mettere divieti e non controllare o mettere i divieti e non controllare?”. Ora, indipendentemente dalla pur legittima questione posta con un filo di polemica, il tema è soprattutto questo: come è possibile che decine, più verosimilmente centinaia, di agenzie specializzate nel trasporto dei turisti ritengano la città un parcheggio in cui fare liberamente quello che pare a loro?

Bisogna essere seri e oggettivi, non è possibile immaginare che la Polizia Locale cittadina presidi ogni parcheggio o isola pedonale o corsia o ogni anfratto dove si consuma un abuso. I vigili di Como lavorano molto bene, noi ne siamo testimoni tutti i giorni. Chiunque sostenga il contrario di solito ha ricevuto una multa (nel 99.9% dei casi meritatissima) o ha poco da fare e commenta qui e lì in Rete per scacciare la noia.

Non è possibile poi pensare che l’amministrazione si inventi nuovi spazi. L’operazione che ha visto la chiusura di piazza Roma ai pullman turistici e l’apertura, appunto, dell’area in tangenziale è stata giusta ed efficace. Siamo in una convalle, dai. Lo spazio non è infinito. E’ il caso che gli urbanisti da bar se ne facciano una ragione.

Dunque la questione overtourism a Como deve essere affrontata in modo complessivo e molto probabilmente con un dialogo tra livelli amministrativi (e politici) diversi, perché come di recente ha detto il primo cittadino di Varenna, Mauro Manzoni: i sindaci sono eletti per aver cura dei cittadini e non per gestire i turisti che credono di essere a Disneyland. Siamo davvero e seriamente sicuri che il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, la pensi allo stesso modo (le decisioni sulla sosta dei pullman, lo dimostrano con chiarezza).

Che poi overtourism è pure anglo-foneticamente elegante, ma perché non dirla meglio e più chiara? Il turismo ci mangia e ci tratta come una mezza sguattera. Qualcuno certamente si arricchisce ma tantissimi, viceversa, pagano questa storia perdendo nemmeno troppo lentamente un pezzo della loro città. Che poi è sinonimo di identità e famiglia, soprattutto.

Ci sono altre due questioni, che abbiamo affrontato diverse volte e le spicciamo brevemente per quanto assolutamente non meno importanti: le auto straniere che ignorano o non conoscono le indicazioni e usano il centro storico (ma anche la vicinissima Cernobbio) come il proprio garage privato e gli Ncc che pensano Como come un unico parcheggio libero e paradisiaco, e chissenefrega dei divieti. Vero?

L’infrazione da guinness è italianissima: in moto tra i pedoni sulla passeggiata più bella di Como

[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti].

 

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27 Commenti

  1. Iniziamo a multare gli hotel, x sono loro che danno le direttive, comprese auto in centro, in piena ztl, dove bambini anziani, camminano , e si ritrovano a 5 cm macchine straniere che passano tranquilli.
    E se gli si fa votare che la strada è ztl . Loro rispondono io hotel, detto che posso passare, p.zza volta, mah …

  2. Una cosa appare evidente ovvero che controlli e sanzioni non sono credibili anzi si potrebbe dire risibili visto la strafottenza con cui si ignorano i diviti non salo dai Bus turistici. Meglio sarebbe alzare fortemente l’asticella di sanzioni e controlli.

    1. Caro Paolo. Il giorno in cui i turisti non andranno più, allora si accorgeranno del danno all’economia locale, ma sarà troppo tardi. Faranno la fine di Campione d’Italia. Un deserto con seduti ai tavolini dei bar, solo 4 pensionati che aspettano mezzogiorno per andare a casa a mangiare. Non meritano le bellezze che hanno.

    2. Facciamoli entrare direttamente in Duomo con l’auto!!! Come cavolo ragioni??? Prova ad andare nei loro paesi a fare quello che fanno loro da noi

  3. Francamente dare della CLOACA alla città di Como mi sembra oltre che esagerato anche di cattivo gusto (al di là di qualsiasi credo politico…..).
    Per quanto riguarda l’ impiego dei nostri ” valorosi ” Vigili, dato per scontato che, fra una multa per divieto di sosta e l’ altra, sempre ad automobili, non posso no essere ovunque, penso che basterebbe fossero presenti nei luoghi ove più spesso avvengono le note infrazioni dei bus turistici (non certo in zona Caserme o Porta Torre…..).

    1. Più comodo e pratico multare gli automobilisti , quelli per paura pagano sempre , e i conti tornano. Con gli stranieri , non si sa mai come va a finire , poi non conoscendo le lingue si fanno ancora più danni .

  4. Segnalo anche una nuova moda, da Milano centrale i tilo , vengono presi letteralmente d’assalto non solo da manipoli di turisti che sembrano stiano compiendo un assalto ad una diligenza, ma seminano ovunque enormi bagagli ostruendo ogni corridoio o anfratto persino le porte, causando non pochi problemi anche in merito alla sicurezza (in caso di necessità di evacuare il treno le uscite di emergenza sono tutte bloccate). Ho personalmente assistito ad una discussione tra un macchinista che cercava invano di entrare nella cabina di guida per accendere il treno, e un gruppo di turisti che aveva letteralmente murato l’accesso e non ne voleva sapere di spostare i valigioni. A questo, si aggiungono guide turistiche che con le loro bandierine stipano ogni carrozza di gente , mettendosi belli tranquilli nel mezzo del vagone a sbraitare per spiegare cose a gente palesemente disinteressata, tutto questo a discapito di chi il treno lo usa per andare o tornare dal lavoro, paga ogni mese abbonamenti ecc trovandosi a non riuscire a prendere il treno o dover stare all’impiedi o a sentire sbraitare sta gente oltre che a dover fare slalom o non potersi proprio muovere per colpa di bagagli e valigie abbandonati dove capita a bordo da gente che se ne fotte palesemente delle indicazioni date dal personale ferroviario.

    1. Sottoscrivo tutto. Già era unaa situazione terribile, l’affollamento dei treni per lavoratori e studenti… ora siamo arrivati all’intasamento totale con i turisti, di cui una minoranza per bene… il resto… li vedete come agiscono.

  5. I vigili di Como lavorano benissimo. Così bene che all’ora di punta hanno ben 4 effettivi disponibili, che impiegano per gli attraversamenti pedonali di ben due scuole. Questa attività li impegna al punto che si sentono legittimati ad ignorare qualsiasi infrazione venga commessa davanti ai loro occhi. Gli altri effettivi? Di picchetto in posti importanti e prestigiosi, come gli uffici del provveditorato, sia mai che un impiegato superi il limite di velocità in cortile.

  6. State tranquilli che con le condizioni pietose su cui versa la città, dalle strade ai marciapiedi agli edifici abbandonati passando per i cantieri fantasmi nessuno si sognerebbe di paragonare questa cloaca in Disneyland

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