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VIDEO – Covid, Alta Valle Intelvi. La rabbia del sindaco Grandi: “Il Ticino riapre ma tiene chiuse le dogane. Turismo? Salterà il 90% degli eventi”

Ospite a ComoZero VideoTalk, il sindaco di Alta Valle Intelvi Marcello Grandi parla di alcune questioni che riguardano il territorio: seconde case, frontiere chiuse e un punto di vista sul futuro del turismo in valle.

“Abbiamo avuto 20 casi, di cui un deceduto che era una persona anziana – così il primo cittadino sulla situazione Covid in paese – per quanto riguarda le Rsa, purtroppo sappiamo che non solo qui ma in tutta Italia la maggior parte dei casi di Coronavirus esce da queste strutture. Comunque, c’è un ottimo rapporto e confronto con le dirigenze delle due case di riposo che si trovano nel Comune”.

In merito al problema di afflusso di proprietari di seconde case sul territorio, segnalato proprio nei giorni scorsi a Prefetto e Questore di Como insieme alle stazioni dei Carabinieri dei Comuni di Centro e Alta Valle Intelvi, sindaco Grandi afferma: “è vero che i nostri cittadini hanno avuto timori in merito all’arrivo di persone nelle seconde case, fortunatamente non in massa come si temeva. Sicuramente alcuni si sono trasferiti dalla città sul nostro territorio, ma non hanno portato contagi e si stanno comportando bene rispettando le norme, quindi voglio rassicurare i concittadini. Presteremo comunque particolare attenzione, proprio questa mattina attraverso le Forze dell’ordine e la nostra Polizia Locale abbiamo fatto un sopralluogo in un’abitazione, con tutti i controlli necessari”.

Altra questione è quella relativa alla chiusura delle dogane tra Italia e Svizzera, che ha provocato lunghe code negli ultimi giorni per i frontalieri che devono recarsi a lavorare in Ticino. “Se gli svizzeri hanno riaperto le attività, sbagliano a tenere chiuse le frontiere – afferma il primo cittadino Grandi – si creano lunghissime code ed è un disagio enorme per i nostri frontalieri. Ci siamo mossi qualche giorno fa con Regione Lombardia e i consiglieri provinciali di Como, sono stati attivati contatti con Roma perché è da lì che tengono i rapporti con Berna. Noi abbiamo fatto presente il problema, so che si sta lavorando per ripartire. Si spera da lunedì prossimo ma senza troppe garanzie in merito, è molto più probabile che avvenga tutto la settimana successiva”.

Per quanto riguarda il discorso turistico per il territorio della Valle d’Intelvi, sindaco Grandi conclude: “ovviamente il 90% delle manifestazioni salterà, in particolare per i mesi estivi. Tuttavia presumo che ci sarà un arrivo massiccio di proprietari di seconde case, perché la gente che viene qui ha la sensazione di stare in un posto tranquillo dove tutto è gestito con più facilità. Su questo sono abbastanza fiducioso, ma per i servizi e le attrattive della valle molte cose verranno a mancare”.

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Un commento

  1. Ho visto il video, notevole imbarazzo nella risposta riguardante le RSA, tanto è vero che un consigliere di maggioranza è anche Dirigente delle stesse RSA, ricordo al Sindaco che sul territorio ci sono anche 2 Comunità e che la tutela della salute di chi si trova sul territorio comunale è un dovere. Sarebbe auspicabile sapere il numero di decessi presso le RSA negli ultimi 2 mesi (giusto per capire), se vengono eseguiti tamponi a ospiti e operatori delle stesse RSA. Rispetto ad altri Sindaci la linea di questo è opposta, per un discorso di conflittualità di interessi.

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