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VIDEO Como, in 40 contro la “dittatura sanitaria” tra aerei da guerra, complotti e “la tv non lo dice”

Presenza piuttosto sparuta – ma ricchissima di insulti ai giornalisti (nonostante l’apprezzabile tentativo di una delle organizzatrici di placare gli animi) – oggi pomeriggio in piazza Verdi a Como, per la manifestazione convocata via Facebook dal gruppo “Persone in movimento” contro quasi tutto: dai Dpcm anti Covid all’incostituzionalità del Governo Conte, dal coprifuoco al lockdown, fino all’immancabile dittatura sanitaria.

Il via alla protesta era previsto alle 14.30 ma poco prima delle 15 le persone in piazza erano tre di numero.

Il gruppo si è poi leggermente rimpinguato col passare dei minuti, arrivando a circa una quarantina di presenze, nello scenario piuttosto surreale davanti al Teatro Sociale.

Tra le ragioni di alcuni partecipanti: “Non mettiamo in discussione il virus, ma critichiamo le soluzioni del governo, i comunicati confusi che non fanno capire ai cittadini; serve più equità sociale mentre sembra che si vogliano favorire i centri commerciali a danno degli ambulanti”.

Matilde Uccheddu, tra le organizzatrici, ha denunciato che “l’unico messaggio, oggi, è ‘abbiate paura’ mentre intere parti dell’economia muoiono; i governanti sanno che con la paura si fanno agire le persone come essi desiderano ma noi siamo ancora in grado di pensare”.

Mara Martellino, a microfono, ha accusato chi “non ha riattivato il vecchio Sant’Anna (che ora, invece, è attivo, ndr); e i soldi intanto sono stati investiti in Mig e aerei da guerra”.

Immancabile l’accenno – privo di qualsiasi supporto medico/scientifico – alle mascherine “che fanno male eppure non ho trovato un articolo su questo, infatti in tv non la mettono.  Ma come fanno le mascherine da 40 centesimi a proteggere da un virus mortale?”. Indossandole, secondo la scienza.

Alcuni – tra una raffica e l’altra di insulti ai cronisti – hanno negato tout court l’utilità della mascherina, affermando che “la metto solo perché altrimenti mi multano”.

“Io vivo secondo il mio raziocinio, non secondo il suo terrore”, un’altra delle perle di giornata. Impossibile elencare i riferimenti vari a “quello che le tv non dicono”.

Purtroppo si è arrivati a sentire persino che “oggi gli ospedali sono pieni come sempre per l’influenza, ma chissà come mai ci sono molti video censurati di ospedali semivuoti?”. Forse peggio soltanto uno dei tanti accenni alle “mascherine che non servono a niente”. Questo si è dolorosamente arrivati ad ascoltare in piazza Verdi, nell’anno 2020, con 100 morti soltanto a Como e provincia negli ultimi 15 giorni.

Altri hanno invece tentato un nesso tra centri di accoglienza e chiusure degli ospedali, mentre qualche voce ha abbozzato addirittura un legame tra gli accordi commerciali presi dal ministro Di Maio in Cina per la Via della Seta e la successiva diffusione del virus.

Molto abbondante lo spiegamento della forze di polizia attorno, anche se naturalmente – fatta eccezione per gli attacchi ai giornalisti – non c’è stato alcun momento di tensione. Al confine con l’inaccettabile, poi, la tesi secondo cui “ci siamo mai chiesti se 40mila morti non corrispondono a 40mila pensioni risparmiate?”.

Una barista ha invece denunciato una vicenda personale: lo stop ad alcune visite e cure, nell’emergenza Covid, per il padre che ha avuto un ictus. E sulla situazione economica ha detto che “siamo nella…”.

Un altro partecipante, preso il microfono, ha denunciato con forza che “questo governo non l’abbiamo votato!”. Come ogni governo in Italia, peraltro, trattandosi di democrazia parlamentare.

Un ottico di Ponte Chiasso, ipotizzando un’altra serie pressoché infinita (e non prevista) di lockdown, ha detto che “ci porteranno alla morte; basta con queste chiusure scellerate. In Svezia non hanno chiuso eppure hanno gli stessi numeri”. Falsa informazione, quest’ultima, come ribadito per l’ennesima volta anche ieri: qui i dati.

E su “ci vogliono rubare il lavoro, la paura abbassa il sistema immunitario, all’aria aperta non ci si può contagiare” e “l’attacco al ceto medio europeo, con questa strana cosa delle chiusure forse programmate da tempo; c’è qualcosa sotto” (attacco non si sa bene scatenato da chi e con quale obiettivo finale nella più classica tradizione del complottismo), la manifestazione è andata a chiudersi.

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8 Commenti

  1. Allucinante che esistano persone così irresponsabili, arroganti e deliberatamente ignoranti.
    Confortante il fatto che siano 40 comaschi su 80.000.

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