Una lotta, del tutto impari, fra gli animali del lago l’indifferenza e l’ottusità.
Nuota lenta tra plastica e polistirolo. Se confusa è difficile dirlo (ma così pare), certo si confonde in mezzo ai rifiuti, tanto che in un primo momento ci era parsa un caschetto o qualcosa di simile. Il concetto di mimetizzazione massimamente rappresentato in mezzo ai segni della “civiltà” umana da una tartaruga. Sotto il video.
L’animale scansa quel che resta di un pacchetto di fazzoletti, offre la precedenza a una bottiglia, supera un’arancia e confonde una scatola di plastica per terraferma. A pochi passi due Folaghe da giorni hanno scelto lo scalino di un motoscafo per costruire, pezzo dopo pezzo, il nido per una prossima covata. Metodici, certosini, i due pennuti intrecciano legnetti, cannucce, confezioni per gelati e altri non meglio identificabili, certamente non naturali, avanzi di una domenica pomeriggio.
GALLERY
Certo una catastrofe ambientale è altra cosa, altra cosa è l’immensa isola di rifiuti che galleggia per gli oceani. Eppure le immagini che pubblichiamo stringono il cuore. Che il primo bacino sia il raccoglitore di tutto il lago è cosa nota, che legna e rami lentamente scivolino verso la città è del tutto normale. Il resto, sia detto senza retorica, è l’oscuro segno di una consapevolezza mediocre, se non nulla, di chi ancora oggi tra gelato e aperitivo confonde lo specchio d’acqua per il bidone di casa.
Un commento
Il nido sul motoscafo lo fa tutti gli anni! O è una foto dell’anno scorso?! Il lago è purtroppo pieno di tartarughe che furono tartarughine innoque abbandonate ma che destabilizzano gli equilibri della fauna lacustre. Purtroppo sono buffe, paiono simpatiche ma… Sarebbe meglio non vederne. I rifiuti invece non sono nemmeno minimamente buffi o simpatici, maledetto chi sporca e chi non pulisce.