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VIDEO Lago di Como al Tg1. Ma la superstar è lui: “I turisti? Si fanno i selfie, nemmeno guardano le ville…”

Lago di Como in vetrina sul Tg1 di questa sera dopo la tappa lariana di Taylor Swift con il fidanzato Travis Kelce, ospiti del Grand Hotel Tremezzo e di Villa Sola Cabiati.

E dunque telecamere a spasso fra Tremezzina, ristoranti a lago (la Tirlindana di Sala Comacina nello specifico) e tappa in città con zoom sulla storica gelateria Ceccato acquistata e rilanciata da Villa d’Este e sul nuovo hotel 5 stelle che sta sorgendo in piazza Cavour.

A rubare la scena alle solite immagini da cartolina e a strappare qualche sorriso, però, è stata sicuramente l’intervista al conducente di un motoscafo, con ogni probabilità un taxi boat, che si è lasciato sfuggire qualche giudizio guascone, ma in fondo anche un po’ amaro, sul boom turistico del Lago di Como: “Se porto in giro anche le star di Hollywood? Per me sono tutte star quando mi pagano, anche lei stessa (rivolto alla giornalista del Tg1 Laura Troja, ndr) sarebbe una star”. E poi, passaggio finale decisamente più in linea con i tempi anche se con tono leggero: “Alcuni turisti nemmeno guardano il lago, non colgono l’essenza delle ville, sono lì a farsi i selfie…”.

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22 Commenti

  1. Buongiorno a tutti
    Lo più importante è trovare una soluzione per il bene della città, che sia in benessere della natura e per il cittadino e così si può andare avanti per il meglio.

  2. In Italia è tutto un bla bla,adesso va di moda il ticket turistico,e il 30 kmh,il tutto veramente ridicolo !! Il lavoro si prende quando c’è,perchè non è detto che sia sempre così,anche il Lago di Como ha avuto le sue belle crisi. Io vedrei di espandere il periodo turistico su 10 mesi all’anno,e non sù 7 come fanno ora,per poi avere 5 mesi del nulla assoluto e triste.Visto il clima mite che ultimamente stà facendo d’inverno. Però necessità la voglia di lavorare,cosa che ultimamente non va di moda.

    1. Ma assolutamente no siamo presi in ostaggio noi residenti. Chi ci guadagna ??? Che turismo è non proprio l élite.. quindi no turismo selvaggio. Vengono per dire che sono a Como ma infatti non guardano niente gelateria pizza e via

    2. Forse il problema è ke la maggior parte di struttura viaggia al 50% perché non si trova il personale… Quindi lavorare 7mesi senza ovviamente ferie e dayoff.. Non è per tutti e da tutti. Tutti puntano al super lusso quindi poco ma buono. La statale Regina sta implodendo troppo troppo traffico e i residenti non ce la fanno più!!

      1. Se le strutture pagassero il personale in modo giusto e con le regole del CCNL, sicuramente troverebbero. Lei lavorerebbe 78 ore a settimana pagata 4,90 euro lordi all’ora?

    3. Sai cosa va di moda? Dire castronerie come fai tu… Ogni commento profuma del proprio credo politico. Il tuo ha un profumo ben preciso e, per la mia esperienza, è proprio il credo con meno voglia di lavorare e che meglio conosce i cavilli sindacali. Secondo te un albergatore o un ristoratore, se convenisse, non starebbero aperti 10 mesi l’anno? Ma secondo, un cuoco può lavorare per 10 mesi 70h la settimana pagato per 40?! Torna fare quel che fai e stai zitto, fatti un favore.

  3. Beh,ormai siamo diventati il paese dei balocchi,ci comprano tutto,hotel,bar, industrie, infrastrutture, perché siamo uno dei paesi più belli del mondo. Ma non lo capiamo,siamo accecati dal dio denaro. Vada la barca dove andò il battello.

    1. Ben detto, tutti accecati dal denaro ,i balocchi siamo noi ci stiamo facendo rubare tutto,bisogna riprendere in mano la città altrimenti fra un po’ i cittadini saranno i nuovi poveri nella propria città

      1. Siete già poveri… Non vi rendete nemmeno conto che il 5% degli ospiti annuali del Lago potrebbe comprare la vostra casa, quelle dei vostri parenti, e tutti i vostri beni senza minimamente intaccare il loro patrimonio. Sapete quanti di questi sono neri, slavi, cinesi, arabi? Per voi sono poveracci migranti per cui chiudere i porti. Per loro siete formiche.

  4. Due possibili soluzioni al overtourism:

    1. Il Gated Tourism
    Si tratta di un sistema di “chiusura”, che delimita le entrate in un determinato luogo o in un determinato periodo.

    Il Gated Tourism può attuarsi:

    • Sia con un sistema di prenotazioni a pagamento;

    • Oppure con la possibilità di visitare un luogo soltanto in certi momenti dell’anno.

    L’adozione di strategie del genere, non solo riuscirebbe a limitare i flussi turistici, ma allo stesso tempo riuscirebbe anche ad attrarre turisti “di qualità”. Questi infatti, sarebbero disposti a pagare per poter accedere a certe aree, o a visitarle solo in determinati periodi.

    Sicuramente un turista del genere, sarebbe davvero interessato a visitare una destinazione in maniera slow e autentica, e preservandone i territori.

    2. La Strategia della Destagionalizzazione

    Una delle caratteristiche principali del settore turistico oggi è la stagionalità, ossia la concentrazione di visitatori solamente in determinati periodi. Ciò però, può rappresentare un problema, soprattutto quando si lega al fenomeno dell’Overtourism, e soprattutto in questo periodo storico.

    Sarebbe quindi interessante ideare iniziative di destagionalizzazione in un contesto di distribuzione dei flussi turistici sia in periodi diversi che in periodi più estesi.

    Come fare? Una possibilità è quella di proporre lo stesso prodotto ad un target diverso, o puntare su nicchie di turismo più specifico. Alcuni esempi sono quello culinario, sportivo o del benessere.

    Si potrebbero anche proporre pacchetti interessanti in altre stagioni dell’anno, legati magari a luoghi, iniziative o eventi generalmente poco conosciuti.

    In questo modo, l’ambiente, le infrastrutture turistiche e le popolazioni locali, riuscirebbero a supportare maggiormente i flussi turistici, garantendo anche un’esperienza più unica e memorabile, volta davvero alla valorizzazione sia del posto che dell’esperienza turistica in sé.

    https://ecobnb.it/blog/2021/04/soluzioni-fenomeno-overtourism/

      1. Buongiorno Effegi,
        come sta oggi? Tutto bene? Se vuole approfondire le ragioni per cui ritiene che queste soluzioni siano inutili, sarei molto interessata a sentire la sua opinione….oppure, è più facile essere semplicemente offensivi? Non è esattamente un argomento vincente, però, vero?

          1. Veramente le due proposte sono state suggerite e scritte da un esperto di turismo. Personalmente non ho la presunzione di essere un’esperta del settore quindi credo che sia meglio informarsi e trovare possibili soluzioni da qualcuno che lo è. Noto, comunque, che ci sia spesso una preferenza per le lamentele, il disfattismo ed il abandonarsi al decisionismo (?…almeno a parole) dei politici-‘non-politici’ molto popolari e l’insulto personale piuttosto che la ricerca di soluzioni ed un dialogo costruttivo. Poi se la definizione di ‘prolisse’ sembra essere qualsiasi cosa che va oltre una frase, vede lei.

    1. Proposte già viste… vedo due criticità.
      1) il territorio è troppo esteso per limitarne l’accesso con un ticket e il ticket stesso sarebbe discriminante: “vogliamo solo ricchi e benestanti”.
      2) appena piove il lago diventa di una tristezza… e non c’è nemmeno la leggenda del mostro come a Lockness.

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