Ha aderito alla protesta nazionale #ioapro, lanciata dai ristoratori per oggi venerdì 15 gennaio con l’intenzione di non rispettare le chiusure imposte dai decreti in chiave anti-Covid soprattutto in vista del nuovo Dpcm .
E’ Alberto Vetrano, dello storico Arte Dolce Lyceum di Como. Questa mattina porte aperte e clienti serviti ai tavoli dai camerieri, nonostante ci troviamo ancora in zona arancione dove sono permessi soltanto asporto e domicilio.
Il titolare spiega: “Ho voluto aderire alla protesta nazionale perché è giusto in un momento di estema difficoltà economica per la nostra categoria”. A domanda diretta sulla palese violazione della regole, risponde: “è un atto di doverosa solidarietà e simbolico, domani sarò chiuso”.
Diversi clienti hanno espresso solidarietà ad Alberto e hanno fatto sapere di essere andati appositamente per una consumazione, nella precisa volontà di sostenere l’iniziativa, come dimostra anche questa testimonianza:
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Intanto, intorno alle 13.30, sono arrivai gli agenti della Polizia locale. E’ stato compilato un verbale ma al momento non ci sono sanzioni.
Il locale comunque è rimasto aperto.
Nel momento in cui scriviamo, alcuni clienti sono ancora ai tavoli (come da foto sotto).
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3 Commenti
Secondo la stessa logica sono entrati a Capitol Hill. Le leggi vanno rispettate. Se cominciamo così diventa pericoloso.
Capisco la necessità degli esercenti di lavorare (e per essi dovrebbero essere garantiti adeguati ristori) e di voler dimostrare la loro voglia di lavorare, ma per i clienti la necessità di bere un caffè e di mangiare un cornetto seduti dovrebbe essere ben inferiore ai sensi di responsabilità e civiltà che dovrebbero fargli capire che sarebbe meglio evitare di farlo… quindi più che l’esercente ci sarebbero da multare i clienti!
Furbo!