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VIDEO Lungolago, Bruni: “Il muro non è mai esistito”. Gaddi: “Questo è il progetto di Caradonna”. Landriscina: “Mi dispiace Lucini non sia qui”

Molti anni dopo, davanti a un lungolago che prende forma, Stefano Bruni avrà ripensato a quel giorno in cui i tecnici lo portarono a vedere il muro.

Già, sedici anni dopo abbiamo posto la domanda all’ex sindaco di Como: “Il muro è esistito o non è esistito?”. Risponde secco: “Il muro non è mai esistito è stata tutta una bufala”. Parliamo ovviamente del costrutto, il muro appunto, che diede il via al calvario arrivato fino a oggi. Lungolago bloccato, lavori fermi, inchieste della magistratura, progetti visti e rivisti, milioni gettati nel camino, alcune vite se non rovinate permanentemente segnate. Un pezzo della storia politica, civile e giornalistica di questa città è stata incardinata su quel muro. E allora vien da chiedersi, impediva davvero la vista del lago? O è stato un abbaglio, una suggestione collettiva? Una foto fatta bene come dice Bruni (vedi video) lasciando intuire l’illusione ottica? Oppure no, era lì, reale, da vedere e toccare e non c’è altro da dire? La risposta non è una, non è banale, plausibilmente nemmeno definitiva e comunque richiede tempo. Così oggi durante il sopralluogo (qui i dettagli) del presidente regionale Attilio Fontana, abbiamo parlato con Bruni.

Poi con l’ex assessore della giunta Bruni, oggi consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Gaddi. Riconoscendo che all’epoca ci fu un coinvolgimento emotivo eccessivo che impedì di gestire la cosa in modo fermo (vedi intervista) poi ha sottolineato: “Questo (quello che vediamo ad oggi sul lungolago, Ndr) è il progetto di Fulvio Caradonna”, l’ex assessore che seguì la partita salvo poi uscirne.

Infine l’ex sindaco Mario Landriscina cui abbiamo chiesto del lungolago, del sindaco attuale, Alessandro Rapinese, della nostalgia per il Palazzo. Da Landriscina poi parole per il predecessore: “Mi dispiace che Mario Lucini non sia qui, ma capisco” (riferimento alla vicenda giudiziaria chiusa ormai positivamente ma durata sette sfinenti anni).

Ecco dunque le interviste e poi una gallery sulla giornata di oggi:

GALLERY, CHI C’ERA OGGI

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24 Commenti

  1. Questa e’ la foto della politica Italiana che vige da 75 anni. Nessuna responsabilità e Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato….scordiamoci il passato e vogliamoci bene…i fessi come sempre pagheranno

  2. Rinnegare il “muro di Como” è vergognoso e fare tutta ‘sta manfrina d’inaugurazione per pochi metri di lungolago completati, dopo tutti gli anni e i soldi dei contribuenti gettati via, è ancora più vergognoso. Sono senza dignità

  3. Il “MURO DI COMO” era nei titoli dei giornali, e non solo comaschi!
    Basta andare a vedere (Internet c’è). La cosa più vergognosa è che era stato approvato dalla cosiddetta “Soprintendenza” (ora “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Como”, ecc.).
    Personalmente ero rimasto sconvolto dal fatto che “IL MURO DI COMO” fosse stato promosso proprio da loro (?).
    Poi, dopo la famosa denuncia e manifestazioni di protesta, ebbero inizio i lavori di demolizione del “Ecomostro con il suo corpo massiccio lungo centoventi metri”.
    Costoro si sono forse dimenticati di tutto ciò? Anche dei quattrini (nostri) spesi per la sua demolizione? Che facce di bronzo per fare una dichiarazione del genere!
    In politica al peggio non c’è mai fine.
    Vergogna, vergogna, e poi ancora vergogna.

  4. La grande parata …..
    16 anni di lavori non ancora finiti.
    La distruzione del lungo lago stile liberty , solo la linghiera di ghisa con i timoni, che ora non esiste piu valeva oro. Al posto del lungolago una spianata per bancarelle, fioriere orribili giustamente scambiate per raccogliotori di rifiuti, una pensilina stile stazione ferroviaria e una biglietteria marrone stile cabina elettrica prefrabicata
    Per non parlare dei disastri prossimi futuri che riguarderanno il giardino a lago. Ma cosa festeggiano il loro totale fallimento e inadeguatezza. Per quanto riguarda ol muro l”importante è negare negare ad ogni costo hanno fatto magnifiche paratie manuali: in caso di esondazione ci vorranno 3 giorni ad alzarle e 3 ad abbassarle finche sono nuove, quando saranno arrugginite e bloccate dallo sporco rimarranno dove sono.
    Ma di cosa stiamo parlando?
    Parliamo dei miglioni di euro buttati nel cesso da questi signori

        1. Non ci vuole uno scienziato per capire che negli ultimi 20 anni tutte le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto danni o, nel migliore dei casi il nulla. Tant’è che Como ha sempre gli stessi problemi da decenni. Rapinese obbiettivamente sta riordinando la città con Aprica, pavimentazioni, la porcata del sistema parcheggi che avevamo, illuminazioni, controllando le residenze turistiche e il comparto turistico che è chiaro che porta più problemi che ricchezza ai comaschi (a differenza di quello che diceva Lucini nel suo programma), acquistato il politeama e poi il progetto ticosa!
          Ammirare la politica degli ultimi 20 anni vuol dire avere sotto qualche interesse egoista e non per La Città.

          1. A cosa serve il Politeama ?
            Nella mente contorta (complimento) di certa gente che pensa di essere il Napoleone di palazzo Cernezzi è meglio buttare soldi in una catapecchia inutile che per il nostro futuro : i bambini e le nuove generazioni.

          2. 1) Quali pavimentazioni? 2) I parcheggi? Sembra che i diretti interessati non abbiano apprezzano la “rivoluzione” rapinesiana. 3) Illuminazioni? 4) Il turismo bisogna saperlo gestire: così può essere, eccome, una risorsa. 5) Il Politeama? Speso più di un milione (ma per gli asili nido i soldi non ci sono…) per farne che cosa? (e il Sant’Elia intanto va a ramengo). 6) Progetto Ticosa… vabbè. In compenso: la piscina di Muggiò? Per due anni di “duro lavoro” mi pare pochino, visto che, a dire dell’attuale Primo Cittadino, si poteva fare tutto subito o al massimo in 3/6 mesi. Forse potrebbe far bene meno tifo e più obiettività.

    1. io non me lo ricordo proprio il famoso muro come viene “narrato”.
      C’erano si dei lavori in corso, forse un muretto di contenimento poco piu alto di un normale margine di contenimento delle acque, ma credo non piu’ di 30/40cm fuori terra… insomma nemmeno alto come un parapetto a norma. Questo ricordo. Ma addirittura grigio enorme e soffocante e indimenticabile… credo che si ricordi proprio maluccio…

      1. Davvero non ricorda??? Era alto più di due metri e in cemento. Era tutta la zona di quello che poi era diventato il lungo lago Zambrotta ( così lo chiamavamo). Il lago non è solo piazza Cavour e Lungo Lario Trento per un bel po’ aveva questa mostruosità a precludere la vista lago.

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