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Villa Guardia, chiude per sempre la Carnini: il latte lascia la provincia di Como dopo quasi 100 anni

La provincia di Como, dopo quasi 100 anni, dice addio al latte dei comaschi: chiude definitivamente l’ultimo ‘pezzo’ della Carnini di Villa Guardia, tassello importante della storia industriale del territorio anche se già dal 2012 la produzione di latte era stata spostata ad Albano Sant’Alessandro e a Villa Guardia era rimasto solo un polo logistico e impiegatizio.

A dare la notizia, la Rsu Parmalat ex Carnini di Villa Guardia e, per le segreterie territoriali FAI Cisl dei Laghi e FLAI Cgil Como, Irene Roncoroni e Cristina Barbaglia. Di seguito la nota.

Negli anni 1930 ha inizio la storia del sito: la famiglia Carnini, di origine valtellinese, si trasferisce a Villa Guardia e inizia la raccolta del latte e la distribuzione dello stesso a privati e latterie.

Negli anni 1950, viene installato l’impianto per l’imbottigliamento in vetro, seguito poi dal confezionamento in sacchetti di plastica e negli anni 1970 da quello per il confezionamento delle “bottiglie di carta” che fu tra i primi in Italia. La produzione si estende in Lombardia anche nelle aree di Varese, Sondrio e Milano. Negli anni 1980 arrivano nei banchi frigo il gelato, lo yogurt e il latte U.H.T.

Nel decennio successivo Carnini inizia la commercializzazione dei formaggi tipici della Valtellina, delle uova fresche e delle insalatine pronte e fa un passo oltre la Lombardia, toccando le province di Genova e Vercelli.

Negli anni 2000, l’acquisizione da parte di Parmalat del marchio Carnini e la conseguente vendita da parte della famiglia Carnini del sito di Villa Guardia.

Nel 2012 Lactalis Parmalat chiude la parte produttiva, il sito di Villa Guardia occupava circa 185 dipendenti tra operai ed impiegati, mantenendo esclusivamente la parte logistica di distribuzione e magazzino.

Parmalat oggi è di proprietà della multinazionale francese Lactalis.

La situazione di mercato ha portato Parmalat, di cui fa parte anche lo stabilimento ex Carnini di Villa Guardia, ad aprire un’ennesima procedura di licenziamenti collettivi, dichiarata a livello di gruppo il 20 febbraio per 134 dipendenti sul totale di 1.453 addetti.

Gli esuberi sono stati dichiarati in diversi stabilimenti del gruppo Parmalat: tra cui Collecchio, Campoformido, Albano Sant’Alessandro, Piana di Monteverna, Zevio, ma è sul sito di Villa Guardia che vi è, per FAI CISL e FLAI CGIL la preoccupazione maggiore perché, contestualmente alla dichiarazione di 15 esuberi su 20 addetti, è stata dichiarata la chiusura del sito dal 01 luglio 2025.

La procedura è frutto anche della continua flessione di consumi di latte e contestualmente all’aumento del prezzo del latte alla stalla, salito del 60% negli ultimi 4 anni, a cui si aggiunge una continua riduzione di volumi.

La procedura di licenziamenti collettivi, è di fatto una riorganizzazione aziendale, per razionalizzare i costi logistici e di produzione, pertanto la gestione dei magazzini verrebbe concentrata, per il nord Italia, nel magazzino di Martinengo (BG) verso cui confluirebbe anche il lavoro attualmente svolto nel sito di Villa Guardia.

La trattativa con i sindacati, volta a finalizzare un accordo, è in corso, si sono tenuti due incontri di sito a Villa Guardia e uno a livello di coordinamento nazionale Parmalat, oltre a una assemblea con i lavoratori svolta il 24 marzo.

Obiettivo è, oltre a ottenere un buon accordo economico per i lavoratori, cercare di minimizzare l’impatto sui livelli occupazionali, ricercando soluzioni all’interno del Gruppo per quelle figure che non agganciano nei prossimi due anni la pensione.

Como, 25.03.2025

R.S.U Parmalat exCarnini Villa Guardia per le segreterie territoriali

FAI Cisl dei Laghi e FLAI Cgil Como

Irene Roncoroni, Cristina Barbaglia

In serata è arrivata anche la presa di posizione di Parmalat.

Parmalat ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’intenzione di procedere all’avvio di una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge 223/91

La decisione si inserisce in un contesto di mercato caratterizzato da un drastico e costante calo del consumo di latte e da una conseguente continua riduzione dei volumi di vendita dello stesso.

Tale situazione rende necessario un ridimensionamento ed una razionalizzazione dell’organizzazione per riproporzionare i costi logistici e di produzione.

L’Azienda ha prontamente avviato l’interlocuzione con le Organizzazioni Sindacali per la gestione congiunta della procedura, finalizzata alla minimizzazione dell’impatto sui livelli occupazionali complessivi.

L’azienda rende inoltre noto che Carnini continuerà ad essere un brand centrale del suo portafoglio prodotti.

 

 

 

 

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