RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Vietato l’accesso ai prati vista lago, cani al guinzaglio e bici a mano: Villa Olmo, nuove regole del Comune di Como

La giunta di Como ha approvato un nuovo regolamento di accesso al Parco di Villa Olmo e all’Orto botanico: addio tintarella o relax stesi sui prati del parterre, l’accesso alle zone verdi di fronte al lago sarà vietato. Due infatti le indicazioni principali sottolineate nel documento: per “garantire il mantenimento del percorso in calcestre del parterre” il Comune ha ritenuto di “inibire l’uso di biciclette, eccezion fatta se condotte a mano”. E poi “allo scopo di preservare la sicurezza e la salvaguardia dei luoghi da possibili danneggiamenti” la giunta Rapinese ha deciso di “inibire l’accesso e l’uso ai tappeti erbosi del parterre fronte lago”.

Per il resto, vediamo il regolamento per Villa Olmo nel dettaglio. Per quanto riguarda gli orari, l’accesso sarò consentito dal 1°ottobre al 4 aprile – tutti i giorni – dalle 7.00 alle 20.00 mentre dal 5 aprile al 30 settembre – tutti i giorni – dalle 7.00 alle 23.00

CARTELLI E SEGNALETICA
Agli ingressi del parco di villa Olmo (due su via Simone Cantoni, tre su via Per Cernobbio, uno su via Bellinzona, uno da Villa del Grumello) vengono posti cartelli indicanti i principali divieti e criteri per l’uso e, in formato QR-CODE, il collegamento con la presente Disciplina. All’interno del parco sono posti cartelli di dimensioni minori con indicazioni specifiche.

ACCESSIBILITA’ E CIRCOLAZIONE INTERNA AL PARCO
Il parco di Villa Olmo è area pedonale, pertanto sono vietati l’accesso, il transito e il parcheggio dei veicoli ad esclusione di quelli appositamente autorizzati. Eventuali casi particolari potranno essere valutati di volta in volta. L’uso delle biciclette è consentito solo se condotte a mano lungo l’itinerario segnalato di attraversamento del parterre.

DISCIPLINA PER L’USO DEL PARCO DI VILLA OLMO INCLUSO L’ORTO BOTANICO
I cani o altri animali domestici potranno accedere solo lungo i viali, se tenuti al guinzaglio e sotto la vigilanza del proprietario. I proprietari dovranno raccogliere eventuali escrementi depositati dagli animali.

UTILIZZO DEI TAPPETI ERBOSI
È inibito l’accesso e l’uso dei tappeti erbosi del parterre fronte lago. Sono accessibili, senza arrecare danni, fermo restando le altre prescrizioni della presente Disciplina, i restanti tappeti erbosi del parco e dell’orto botanico dove non espressamente vietato.

COMPORTAMENTO
E’ fatto obbligo agli utilizzatori del Parco e dell’Orto botanico di tenere un comportamento decoroso e rispettoso verso persone, cose e ambiente. Ciascun visitatore è responsabile della propria condotta. L’utilizzo degli spazi da parte di minori è posto sotto la sorveglianza e l’esclusiva responsabilità di chi li ha in custodia, sollevando l’Amministrazione comunale da responsabilità in merito.

E’ VIETATO
– disturbare la quiete e la tranquillità delle persone nonché produrre rumori molesti di qualunque tipo e con qualunque mezzo;
– consentire agli animali domestici di entrare nelle aree verdi, nonché di depositarvi le deiezioni (solide e liquide);
– salire sugli alberi, appendervi o affiggervi qualsiasi cosa, scuoterli, colpirli, inciderli o danneggiarli in qualsiasi modo;
– raccogliere fiori, frutti, funghi e danneggiare, estirpare e calpestare aiuole fiorite e qualsiasi essenza vegetale;
– chiedere l’elemosina sotto qualsiasi forma;
– mettere a dimora piante di qualsiasi specie;
– catturare, uccidere, molestare qualsiasi tipo di animale, entrare con armi e strumenti da caccia o pesca, sottrarre o danneggiare nidi e uova, esercitare la falconeria;
– utilizzare impropriamente e danneggiare panchine, arredi, il patrimonio architettonico monumentale/artistico, arrampicarsi su muri, su cancellate e recinzioni, pali di illuminazione, parapetti e ponti;
– la balneazione;
– introdursi nei luoghi interdetti all’accesso;
– l’occupazione anche temporanea di suolo o aree verdi con attrezzature sportive, chioschi, tende da campeggio, sedie, sdraio, tavoli;
– fare picnic;
– fumare, accendere fuochi e gettare a diretto contatto con il terreno fiammiferi, mozziconi o altri oggetti che possano provocare incendi, nonché usare barbecue o simili;
– detenere e/o utilizzare petardi, fuochi d’artificio o prodotti simili;
– introdurre bottiglie in vetro;
– gettare e abbandonare rifiuti di ogni tipo e genere al di fuori degli appositi contenitori;
– affiggere manifesti ed effettuare ogni tipo di pubblicità;
– entrare o permanere nel Parco e nell’Orto botanico dopo l’orario di chiusura;
– il gioco del pallone e simili, l’utilizzo di droni e altre apparecchiature comandate a distanza;
– organizzare feste, eventi di qualsiasi tipo, l’esercizio di forme di commercio e di pubblico intrattenimento, ad esclusione di casi specifici autorizzati dalla Giunta comunale;
– lavare oggetti o animali o lavarsi nelle fontane, nella roggia e negli specchi d’acqua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

23 Commenti

  1. Sia mai che i ciclisti debbano rispettare qualsiasi minima regola del vivere civile, abituati come sono al menefreghismo totale del codice della strada.

  2. Como città turistica!
    Iniziate a insegnare l’inglese ai vostri vigili, fioccheranno decine di migliaia di multe quest’estate.

  3. Trovo piu’ tristi i commenti di alcuni qui’ sotto del regolamento comunale, perche’ mi fa percepire (ancora di piu’) di vivere in una citta’ di chiusi di mente.
    Non c’e’ cosa piu’ bella in tutta Como centro del parco di Villa Olmo, compresi i suoi giardini a lago che infatti sono luogo di ritrovo per cittadini e turisti, nonche’ usati per innumerevoli attvitia’ ricreative, ludiche, culturali di associazioni o organizzate sui social per godersi quella meraviglia e quella pace, soprattutto alle prime ore del mattino o al tramonto.
    Il prato erboso non ne ha mai sofferto e tutti abbiamo sempre goduto dell’ombra degli olmi, del riso dei bambini e dei ragazzi che giocano, della vista e della quiete per leggersi un libro a ore meno affollate.
    E concordo anche sull’insensatezza di limitare il passaggio delle bici a spinta.
    Posso comprendere i motivi legali dietro al regolamento comunale, ma forse un piccolo investimento sul luogo per colmare eventuali lacune di legge sarebbe stato meglio che chiuderlo.
    Villa Olmo e’ ancora piu’ bella proprio grazie alla gente che la frequenta…. non rendiamola una teca sterile a cielo aperto!!

    1. Concordo in toto, qualcuno ricorda “Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte” di Seurat?
      Così dovrebbe essere vissuto il parco di villa Olmo.

  4. Che ci debbano essere delle regole da rispettare affinché il bene pubblico non sia “vandalizzato”, d’accordo; ma trovo assolutamente privo di senso e lontano dalla civiltà che i cittadini di Como e i turisti non possano godere degli spazi verdi di fronte al lago, per leggersi un libro o semplicemente per riposare sdraiati sull’erba. Basterebbe essere in grado di gestire questi spazi perché siano davvero e pienamente fruibili. Del resto “inibire l’accesso e l’uso ai tappeti erbosi del parterre fronte lago allo scopo di preservare la sicurezza e la salvaguardia dei luoghi da possibili danneggiamenti” è di per sé discutibile: per preservare la sicurezza (?) e la salvaguardia dei luoghi possiamo allora chiudere tutto, così siamo sicuri che nulla venga danneggiato.

  5. Eh, infatti, quanto inaccettabile degrado nella foto a corredo di questo articolo.
    Andiamo avanti così, che va bene. Contenti i comaschi…

  6. Fare regolamenti (o inasprirli) è la risposta dei frustrati: due categorie ampiamente rappresentate in consiglio comunale, in giunta e tra gli elettori miei concittadini.
    Registro l’ennesimo accanimento insensato contro chi si muove in bici, per altro sull’unico percorso pianeggiante di tutta la città.
    Mi assumo la responsabilità di infrangere le regole ma continuerò a passare in bici a velocità moderata lungo la fascia rinforzata di ghiaia.
    Aspettare una pista ciclabile tra via Cantoni e via per Cernobbio mi mette davanti ad un bivio: o divento vecchio oppure muoio giovane (investito).

    1. Effettivamente, condurre a mano una bici per circa 150 metri è sinonimo di insensato accanimento e insensata fonte di inaccettabile frustazione…

      1. Perché non stabilire, allora, che chi entra con un veicolo a motore nella città murata può farlo solo spingendolo, a motore spento? Mi spiegate che senso ha obbligare i ciclisti a spingere a mano il proprio mezzo all’interno del parco di villa Olmo? Non sarebbe stato meglio disegnare una striscia per i ciclisti, se proprio lo si riteneva necessario, affinché non interferissero con i pedoni? Lo dico da non-ciclista.

      2. no è solo una vaccata senza senso che va contro ogni logica, inverte l’attuale regolamentazione e abitudine consolidata che non crea reali problemi a nessuno. Forse voglino impedirlo perchè i ciclisti andrebbero a sbattere contro il cancello rotto? o potrebbero cadere in una pozzanghera gigante sparendovi?

        1. Non inverte nessuna regolamentazione in quanto anche ora c’è il cartello con scritto “bici a mano”.
          Ovviamente inverte l’abitudine “consolidata” perchè nessuno rispetta la regola, ma questo è tipico dell’italiano medio…

          1. Falso: prima delle ultime novità qui discusse, era consentito attraversare il parco in sella alla bici (percorrendo la fascia con grigliati di rinforzo alla ghiaia)
            Il cartello “bici a mano” è un residuo abbandonato di vecchi regolamenti ormai superati.

        2. L’obbligo di spingere le bici a mano nel parco di Villa Olmo (o, meglio, il divieto di percorrerlo in sella, c’è da sempre) io lo frequento dagli anni ’80 e già allora c’era, se poi viviamo in un mondo di maleducati e ignoranti, che non sono in grado, nemmeno, di comprendere il senso di un cartello, è un altro discorso…

          1. Maleducato è lei. Sul cartello all’ingresso del parco c’è (forse c’era, viste le news?) scritto che si poteva transitare in bici. Ovviamente a passo d’uomo e ovviamente rispettando gli altri, come educazione (che io conosco) impone. Si informi prima di insultare.

      3. Sì esatto.
        Si interrompe l’unico percorso pianeggiante di tutta la città con una qualche (discutibile) protezione per chi si muove in bici…
        Certo, se la bici è vista solo come un intralcio al traffico dei mezzi a motore o al massimo come uno svago per chi ha tempo libero… hai ragione ad essere sarcastico.
        Al prossimo ingorgo quotidiano di auto però non rompete l’anima con le lamentele sulla città invivibile o sul sistema al collasso. State pure fermi, a motore acceso, polveri sottili nei polmoni e nervosismo a fior di pelle. Avanti così

        1. Che ti devo dire, hai ragione tu: 150 metri con bici a mano devono essere veramente stressanti per paragonarli ad un “ingorgo quotidiano” o ad “un sistema al collasso”…

  7. E’ vietato “organizzare feste, eventi di qualsiasi tipo, (…) di pubblico intrattenimento, ad esclusione di casi specifici autorizzati dalla Giunta comunale”?
    Specifici casi autorizzati… il riferimento mi pare chiaro.

  8. Bene, era ora che ci fossero regole chiare, spero siano esposte in varie lingue ma soprattutto che ci sia qualcuno sempre presente per farle rispattare, il decoro è un valore.

    1. Rapinese un anno fa, in occasione dell’approvazione del regolamento sugli artisti di strada, disse di volere fare come a Parigi (in quel caso, citando Place des Vosges e l’Opera Bastille). Ecco, sarebbe stato bello replicare quell’idea di copiare Parigi (copiare chi eccelle è sinonimo di grande intelligenza!), nello specifico i Jardin du Luxembourg o quelli des Tuileries, dove a nessuno verrebbe mai in mente di vietare l’uso dei prati.

  9. Non sono NUOVE regole ma le vecchie che durante le precedenti amministrazioni erano in TEORIA in vigore.
    Peccato dover camminare in quello che un tempo era un giardino all’italiana… ora devastato da alberi a fungo!!!!
    VERGOGNOSO E SENZA SENSO aver distrutto il giardino all’italiana del lato fronte lago.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo