“Spero tanto sia un errore. Ecco l’aiuto del nostro Comune in un periodo così difficile nei confronti della nostra categoria teatro spettacolo”.
Con queste parole Miriana Ronchetti, attrice teatrale comasca molto nota in città nonché presidente dell’Associazione Artistica orizzonti Inclinati e del Club Amici Salvatore Quasimodo di Como, esprime la rassegnazione e la rabbia di fronte all’ultima risposta di Villa Olmo a una richiesta fatta a marzo per avere il patrocinio per uno spettacolo che avrebbe voluto realizzare a fine maggio.
“Voglio rendervi partecipi dell’ultima risposta ricevuta dalla segreteria di Villa Olmo per conto del comune di Como che a fronte della mia richiesta di patrocinio (avviata un mese fa) per la rassegna Nivul e Sogn 11° edizione, pandemia Covid-19 permettendo, per il 23 maggio a Villa Olmo – scrive Miriana – Ieri 15 aprile dopo due mesi di comunicazioni più che precise, la segreteria mi invia il modulo di prenotazione al costo tariffario di € 2.500 per utilizzo di un minimo pezzetto di retro parco”.
Nella email ricevuta dalla segreteria di Villa Olmo, viene infatti allegato il modulo di richiesta per il patrocinio e si comunica “che per l’utilizzo del Parco è prevista la tariffa di € 2.500”.
Richiesta che ha lasciato di stucco Miriana, la quale a sua volta risponde alla mail: “Sono semplicemente disgustata dalla posizione in cui il Comune mi pone con la mia associazione – scrive – la folle richiesta da parte vostra di € 2.500 per leggere un’ora, nel parco di Villa Olmo retro, senza nessuna strumentazione né di fonica né di luci ma solo con la nostra bravura, per dedicare un lavoro al poeta Dante Alighieri per il quale sto lavorando da circa due mesi, è a dir poco vergognosa. Un evento gratuito a ingresso libero, all’aperto…che porterebbe solo onore alla città! E’ incredibile e spero tanto sia un errore”.
E aggiunge: “In un momento così terribile, dove tentiamo con tutti gli sforzi di far ripartire questa città con la nostra passione, il lavoro, la fatica. Noi artisti mai e mal pagati…venite a chiedere questa cifra?”.
Proprio questa mattina, ecco arrivare la risposta del Comune di Como: “La procedura di prenotazione di Villa Olmo e del Parco prevede la richiesta di utilizzo, mediante la compilazione del modulo che Le è stato inoltrato, accompagnata dalle informazioni di rito e cioè dalle tariffe in vigore stabilite da una delibera di Giunta – si legge nella mail – Dal momento in cui perviene il modulo vengono avviati i contatti per comprendere tipologia e modalità di attuazione dell’evento. La richiesta di patrocinio è procedimento autonomo rispetto all’utilizzo degli spazi e
non implica il riconoscimento automatico dello spazio e l’eventuale concessione a titolo gratuito”.
Miriana, ancora, aggiunge che la richiesta per utilizzare il giardino era stata inviata in precedenza, a inizio marzo. Anche qui è avvenuto uno scambio di mail tra l’attrice, il Comune di Como e in copia gli assessori a Parco e Giardini (Marco Galli) e Cultura (Livia Cioffi). La risposta dell’assessore Cioffi, però, non è piaciuta a Miriana.
L’assessore alla Cultura, infatti, in un’ultima comunicazione rimarca: “Direi che l’ufficio cultura si è scusato a sufficienza, nonostante gli insulti volati in rete. Direi basta! Si è applicato un regolamento, le deroghe non appartengono agli uffici e le eventuali richieste non sono pervenute né all’assessore alla Cultura né all’assessore al Verde”.
3 Commenti
Infatti è arrivato il momento di togliersi invece di scusarsi… Che tra tutti i danni che avete fatto in 4 anni siete riusciti a vincere il premio della peggio giunta di sempre!
Non mi risulta che i bar, i chioschi e le bancarelle abbiano un costo per il plateatico di 2.500euro per un giorno. Forse perché il “Regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici” all’Allegato A indica Villa Olmo come area di classe 1 e coefficiente di occupazione 1,47 mentre è più tenero con Viale Cesare Battisti? Mah, forse, chi lo sa? A proposito, sarebbe interessante sapere se i tanti esercenti morosi abbiano onorato le tasse di occupazione del suolo pubblico al Comune. Un po’ di tempo fa si erano tanto raccomandati i vertici di Confesercenti per farle pagare queste tasse! Questo però è un altro discorso che, ovviamente, non riguarda l’Assessore alla Cultura. Quello che invece riguarda l’Assessore alla Cultura è promuovere manifestazioni culturali in una città che ne vede sempre meno. C’è da sperare che in base alla consapevolezza del proprio ruolo, l’Assessore Cioffi deroghi alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Soprattutto quando si ha il sospetto che non siano proprio tutti a pagarla per intero.
Ma i bar hanno plateatico gratis…