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Villa Olmo, lido: “Condizioni pessime”. Riapertura possibile (forse) senza piscine

L’erba alta? “Si taglia, è l’ultimo dei problemi. Adesso dobbiamo capire le vasche, sono in pessime condizioni come buona parte della struttura, inoltre bisogna testare gli impianti interni e ci vorrà tempo”. Sopralluogo di quasi tre ore, non senza qualche momento teso, stamane all’interno del lido di Villa Olmo.

L’assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano, accompagnato dai tecnici del Comune ha incontrato i rappresentanti della Sport Management cui il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva seguita alla decisione dell’amministrazione di negare l’assegnazione della gara per la gestione del lido. In buona sostanza l’azienda ha dovuto, dopo mesi di braccio di ferro, restituire le chiavi della struttura (qui tutta la vicenda).

Risultato: piscine blindate per l’estate. Dunque sopralluogo sotto il sole d’agosto, ispezione puntuale di ogni singola piastrella, trattative per la firma del verbale di riconsegna a Palazzo Cernezzi. Solo a metà pomeriggio le chiavi sono state fisicamente riconsegnate.

“La settimana prossima incontrerò i vecchi gestori (Villa Olmo Lido Snc, arrivata seconda alla gara, Ndr) – dice Pettignano – e vedremo come riaprire.

Se verranno riscontrati problemi alle vasche o agli impianti chiederò di aprire i prati e la spiaggia, il lago in quella zona è comunque balneabile. Non la soluzione ottimale, me ne rendo conto, ma almeno la struttura potrà riaprire”.

Impossibile, per ora, una stima dei costi di riavvio e sistemazione. “Ci vorrà tempo ma ovviamente ogni costo sarà caricato a Sport Management”.

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4 Commenti

  1. Forse anziché cambiare la gestione sarebbe meglio cambiare Assessore .
    Tutto è fermo nel suo settore. Direi che ha provato a sufficienza dimostrando una incapacità irrecuperabile.

  2. Ambrogio, la seconda classificata (o la terza e così via) stipulerà un contratto alle condizioni che ha offerto in sede di gara, no di certo alle condizioni (più svantaggiose) che ha offerto il concorrente che l’ha proceduta in graduatoria.

  3. Una curiosità puramente amministrativa che nulla ha di balneare, ora la struttura viene proposta per i noti problemi alla società seconda classificata nella gara d’appalto, ma a quale cifra? A quella proposta dalla vincitrice? A quella proposta dalla seconda classificata? O si ridiscute tutto?

  4. Da che mondo e mondo le strutture date in concessione devono essere “riconsegnate” in condizioni ottimali o quantomeno nelle medesime condizioni in cui erano state consegnate. Pertanto, se così non è, si chiedano i danni al gestore uscente, che mi pare ne abbia già causati abbastanza (stagione oramai andata a farsi friggere), grazie alla sua coraggiosa impugnazione “tardiva”, fatta sotto scadenza dei termini.

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