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Ambiente, Attualità

Villa Olmo, passeggiata e giardini, sono i volontari a pulire la città. E il Comune ringrazia

Dove non arriva il pubblico ci sono i volontari. Così ieri i giovani di WeRoof, gruppo di giovani che si impegna per la pulizia e la cura degli spazi pubblici e dei sentieri del nostro territorio, con la VF Corporation, hanno effettuato una pulizia del parco di Villa Olmo, della passeggiata Lino Gelpi e dei giardini pubblici antistanti il monumento ai caduti e il Tempio Voltiano.

L’assessore all’Ambiente Paolo Annoni rivolge un ringraziamento particolare al presidente Lorenzo Uccello e a tutti i ragazzi che si sono dedicati a questi spazi della città: «Villa Olmo è splendida in questi giorni, sono in corso le piantumazioni dei fiori e dei bulbi: consiglio a tutti i cittadini una visita nel parco, che sarà un’esperienza indimenticabile. So che negli ultimi giorni sono stati asportati dei fiori dal parco, ed è un peccato che qualcuno tratti la cosa pubblica in questo modo. Speriamo che chi frequenta questo luogo abbia l’accortezza di mantenerlo così in ordine. Un sentito ringraziamento va ai manutentori e ai volontari che aiutano a prendersene cura, e a tutti gli appassionati del bello. Un discorso diverso va fatto per i nostri giardini a lago: in attesa dell’intervento generale di riqualificazione, che è previsto per il 2022 e farà un passaggio ulteriore anche domani in giunta, alcune aree sono purtroppo in balia del degrado e non mi stupisco che i volontari abbiano riempito diversi sacchi di rifiuti, così come avviene quando intervengono gli amici di Per Como Pulita».

we ro

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4 Commenti

  1. Non riesco a comprendere il motivo per cui la coscienza ambientale di molti giovani si traduca nel trasformarsi in spazzini che, terminata la loro opera, si scattano selfie ostentando orgogliosamente se stessi su pagine di siti e giornali insieme al risultato del loro lavoro.
    Perché la loro coscienza ambientale dovrebbe, a mio parere, tradursi nel denunciare apertamente le istituzioni, pungolandole a fare il proprio dovere, anziché sostituirsi a loro.
    Il volontarismo raccogliente dovrebbe essere come la beneficenza: si fa, ma non si dice. Altrimenti non è che captatio benevolentiae, ovvero un esercizio perfettamente funzionale a questa società fasulla.

  2. Ora, a fine anno vedremo, quanti “benefit” verranno distribuiti agli evanescenti amministratori, forse sarebbe meglio attribuirli a questi ragazzi che hanno dimostrato responsabilità e impegno civile.

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