E’ un affollamento di notizie al minuto l’emergenza Coronavirus, fatalmente al centro delle cronache del periodo anche su questo giornale.
Come la scorsa settimana, su ComoZero Settimanale abbiamo voluto raccontare le storie e le persone oltre i numeri (finanche eccessivamente aggiornati) dei contagi, delle scelte politiche, delle enormi paure (assolutamente reali e giustificate) sul fronte economico.
Ecco l’anti-Coronavirus: nomi e storie
Cosa pensano e dicono i comaschi nei giorni del contagio? Abbiamo suonato un piccolo tam-tam. Ecco il risultato:
COMOZERO SETTIMANALE E DOVE TROVARLO: LA MAPPA DEI TOTEM
Gli imprenditori, i lavoratori e i professionisti cominciano a faticare, i segni dell’epidemia si cominciano a far sentire su ogni fronte economico ma, lo diciamo davvero senza retorica, la voglia di resistere, insieme, è palpabile e sincera.
Poi ci sono le scuole chiuse e, nel panico generale delle famiglie sul fronte didattica, pesa la lettera controcorrente e molto bella di una mamma. Riceviamo e pubblichiamo con piacere.
Con le scuole hanno chiuso anche le università, è noto. Eppure c’è chi è riuscito a laurearsi. Via Skype:
Ci sono altre vicende, sempre legate all’emergenza. Come quella della giornalista comasca dell’Agi, Manuela d’Alessandro, tra i primissimi colleghi ad arrivare a Codogno, epicentro dell’epidemia italiana.
Non solo paura: bar, ristoranti e pasticcerie adeguano prezzi, arredi e menù.
Andiamo in città con l’accorato appello dei residenti di via Quadrio.
C’è poi la disfida della pizza a Como.
Nonostante non sia entrato negli emblematici Cariplo il progetto per il museo dei Plinii a Palazzo Pantera può ancora sperare.
Lasciamo la città per il lago. E’ tempo del maestrone Beppe Guin.
E sempre sul lago c’è Villa Bernasconi.
Seguono le pagine del sociale e l’enigmistica. Buona lettura.
COMOZERO SETTIMANALE E DOVE TROVARLO: LA MAPPA DEI TOTEM
Un commento
(( l’archivio Terragni nella torre Pantera anziché l’ennesimo noiosissimo ? e costosissimo museo ))