“Con Dio, per me, è stato un colpo di fulmine”. Suor Sara, dalle grate del Monastero della Visitazione di Como, nel giorno in cui si celebra San Francesco di Sales, racconta di come solo cinque anni fa Dio l’ha chiamata a sé. E’ un’occasione speciale e per questo la Madre Superiora le concede di raccontare la sua storia a una giornalista.
Niente foto, però. Parla a occhi bassi, racchiusa nel suo velo bianco, ma quando racconta di come Dio è entrato nella sua vita il suo sguardo brilla in modo unico.
“La mia vita era completamente nel mondo. Non avevo nessuna intenzione di diventare suora né, tanto meno, monaca. Ero indipendente, avevo un bel lavoro a tempo indeterminato, avevo acquistato una casa con il mutuo, la macchina. Avevo tutto. – racconta la giovane di Rebbio – Un giorno però, leggendo la parola del Signore sono stata colpita. E’ stata una spada. Ho sentito una crisi di coscienza acuta. In quel momento mi sono sentita, non dico sgridata, ma consapevole che nella mia vita c’era qualcosa che non andava. Però allo stesso tempo mi sentivo abbracciata, non so come spiegarlo. In quel momento sono caduta a terra, mi sono messa a piangere”.
Dopo quel lampo, Sara aveva bisogno di capire cosa le fosse accaduto, così ha cercato un prete che la ascoltasse. “Mi sono rivolta al parroco di Breccia, che conoscevo fin da bambina, perché fino a 19 anni ho vissuto a Monte Olimpino e andavo in chiesa, un po’ come tutti. Volevo capire cosa mi fosse successo. Così mi ha consigliato, sono sicura per ‘Dioincidenza’, non per coincidenza, di andare a trovare le monache della Visitazione. E l’ho fatto, è stato strano, sentivo un’attrazione”.
Eppure Sara aveva bisogno di una conferma di quel che sentiva e si è recata a Lourdes. “Ho chiesto a Dio se davvero volesse che intraprendessi questo percorso, a me sembrava tanto strano dopo tutto quello che avevo fatto per costruire la mia vita. E nel giro di un anno sono entrata in monastero e da cinque sono qui. Quest’anno, se Dio vorrà, farò la professione solenne e poi sarà per sempre”. E diventerà suor Sara Maria Maddalena.
E il mondo esterno, la famiglia, le mancano? “All’inizio forse, oggi assolutamente no. Il mondo è sempre qui con noi, sappiamo bene quello che succede fuori dal monastero, conosciamo le problematiche e preghiamo ogni giorno affinché si risolvano. Inoltre le persone vengono da noi al parlatoio, ascoltiamo chi ha bisogno di sfogarsi e preghiamo per ognuno”.
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