La premessa è sempre la stessa: Regione Lombardia ha spiegato che l’acqua che in più occasioni ha invaso parte del lungolago di Como pur senza piogge o esondazioni vere e proprie del lago è dovuta al tutt’ora mancante collegamento alla rete elettrica delle pompe sotto la nuova passeggiata. Pompe che, una volta azionate, dovrebbero evitare per sempre questo problema.
Nel frattempo, però, i tombini e la rete di gestione delle acque fanno enorme fatica a smaltire e lo “spettacolo” di una corsia a mollo, in piccola parte o come qualche giorno fa molto pesantemente, si ripeterà.
Chiarito questo quadro, veniamo agli effetti collaterali. Non gravi, a parte quando la circolazione viene dimezzata, ma comunque fastidiosi. Soprattutto se si vorrebbe mostrare la bellezza del luogo agli amici o, come in questo caso, con qualche fotografia con aspirazioni romantiche.
E dunque veniamo alla breve ma efficace lettera inviata alla mail redazionecomozero@gmail.com dal nostro lettore Jorge Carlomè. Il quale, più che per una contestazione polemica, ha semplicemente voluto testimoniare in poche parole la delusione per l’effetto finale delle immagini sul lungolago da condividere con amici e conoscenti.
Ieri mattina mi sono fermato per due foto da condividere tra i miei amici.
Dopo me ne accorgo che c’è ancora dell’acqua sulla carreggiata esterna e sopra tutto che il manto stradale… Tutto disfatto. Che vergogna!
Alla fine, le ho condivise comunque, ma tagliate.
Buona giornata.
Jorge H. Carlome