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Wow, progetti pazzeschi per il lungolago. Ma a Lugano e Paradiso. A Como il paradiso è dell’umarell

La Como che ci piace e la Como che vorremmo: due facce di una stessa realtà, non da demolire ma che può sempre migliorare.

Perché, nella nostra città, di potenzialità ce ne sono parecchie. Prendiamo i Giardini a lago, al centro da anni di un progetto-calvario di riqualificazione che non ha ancora visto la luce. Secondo le ultime dichiarazioni dell’assessore al Verde Marco Galli (intervistato su queste pagine), il cantiere dovrebbe finalmente iniziare tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

Ma, ormai da tempo, ci ritroviamo con un’area a due passi dal lago che non rende giustizia a una città dalla forte connotazione turistica e a misura delle famiglie. Soprattutto se confrontata con altre realtà su laghi non troppo distanti dal nostro.

Pensiamo a Sarnico, comune di nemmeno 7mila abitanti in provincia di Bergamo sul Lago d’Iseo, dove l’amministrazione comunale negli ultimi anni ha puntato fortemente sui parchi: se ne contano ben 13 – l’ultimo inaugurato a fine 2020 – per un totale di 120mila metri quadri di verde. Sulle sponde del lago c’è il Parco Lazzarini, riqualificato dall’amministrazione comunale nel 2009: ben quattro aree gioco distinte per fascia d’età, altalene e strutture coloratissime in percorsi tematici pensati per i bambini.

Foto credits: visitlakeiseo.it

Sempre a Sarnico, saltano all’occhio i quattro lidi sulle rive del lago, l’ultimo riqualificato dall’amministrazione comunale nel 2019. Insomma, il piccolo centro sul Lago d’Iseo offre moltissime aree verdi con giochi per bambini, servizi di ristorazione, pista ciclabile e prati dove potersi godere le giornate in riva al lago.

Guardando a strutture simili nella città di Como, la situazione è molto diversa: a parte il Lido di Villa Olmo ben gestito da Giorgio Porta e Maurizio Locatelli (a un passo dalla riapertura: qui i dettagli), dopo anni di abbandono e degrado potrebbe finalmente ripartire il Lido di Viale Geno. L’aggiudicazione provvisoria della gestione della struttura è stata data alla società La Vita srl di Bresso che dovrebbe garantirne la riapertura entro l’estate 2021, una volta ottenuta l’aggiudicazione definitiva. Rimaniamo dunque in attesa, ma ci sarebbe ancora da fare tanto per incrementare il verde in città.

Se poi vogliamo parlare di lungolago, quello di Como è al centro delle cronache in questi giorni per via dell’avanzamento del cantiere delle paratie di fronte a piazza Cavour e da anni si presenta come un progetto incompiuto. Anche in questo caso, di idee valide a due passi dalla città ce ne sono parecchie.

Nel comune svizzero di Paradiso, ad esempio, l’amministrazione ha varato un ambizioso programma di riqualificazione della passeggiata affacciata sul Ceresio: a marzo 2020 è stata completata la prima fase dei lavori ai giardini che ha visto nascere una palestra all’aperto e una delle quattro aree verdi a lago previste (tra cui una “Terrazza delle palme”).

Ma anche Lugano, a pochi passi da Paradiso, ha in previsione un progetto futurista per la riqualificazione del lungolago: tra le idee del piano visionario studiato dai professionisti di Carlo Ratti Associati e Mobility in Chain, spicca un’isola giardino galleggiante, per dirne una. Che Como possa trarne spunto per lavorare a qualcosa di simile?

Patria morente, Garda e Costanza in crociera

Il “piroscafo perduto”, così lo avevamo definito qualche settimana fa: lo storico Patria ormai da anni galleggia solitario a Villa Olmo, in attesa di manutenzione. Sul tavolo c’è il progetto per trasformarlo in un hotel di lusso, redatto dalla società Como Lake Steamship Company Snc di Enrico Guggiari e Giorgio Porta, vincitrice nel 2018 del bando per la gestione del piroscafo indetto dall’Amministrazione Provinciale che è proprietaria dagli anni ’90 dell’imbarcazione. Ma, al momento, è ancora tutto fermo e il mitico Patria, varato nel lontano 1926, mostra sempre di più i pesanti segni del tempo che passa – così come il suo pontile in evidente stato di degrado.

Nel frattempo, c’è chi invece valorizza gioiellini simili e li rimette a nuovo. Se ci spostiamo sul Lago di Garda, infatti, nel 2019 a Desenzano è stata inaugurata la nuova motonave Zanardelli: varata nel 1903 e vittima di un bombardamento nel 1944, dopo 75 anni è tornata a solcare le acque del lago per il trasporto dei passeggeri. La Navigazione Laghi si è infatti fatta carico della rimessa a nuovo del piroscafo, un investimento di quasi 2,5 milioni di euro che l’ha consacrata come una delle ormai rare navi d’epoca funzionanti sui laghi italiani. Dotata di due grandi sale arredate in stile liberty, zone scoperte con oltre 100 posti a sedere, cucine che assicurano pranzi per più di 150 coperti. Nella sala del ponte superiore è anche possibile allestire una zona da ballo.

Foto: Navigazione Laghi

E guardando al Lago di Costanza, tra Svizzera Austria e Germania, sono tante le imbarcazioni storiche utilizzate per proporre crociere esclusive ai visitatori. Oltre alle varie attività sportive – tra cui vela, nuoto, windsurf, una pedalata sulla pista ciclabile vista lago – c’è anche la possibilità di concedersi un lussuoso tour sull’acqua a bordo della Hohentwiel, battello a vapore che appartenne al re del Württemberg, o sulla Oesterreich, nave a motore art déco. Entrambe propongono lussuose crociere a tema, un progetto che potenzialmente potrebbe essere proposto anche nel territorio comasco. E chissà che non sia proprio il destino del nostro Patria, che potrebbe così avere nuova vita ed essere rivalorizzato.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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6 Commenti

  1. Concordo pienamente.
    Le “americanate” per turisti mordi e fuggi lasciamole ad altri.
    Serve solo turismo di qualità per preservare il territorio ed avere un indotto solido e duraturo.

  2. Eh si parchi magari… Tutta la grossa area dell’ex orfanotrofio ad esempio sarebbe stato bello farne un parco come si deve ma invece cosa fanno i fascio-leghisti vendono per far costruire altre case così fanno cassa! Ma questi non ce l’hanno proprio nel cervello il verde, il lago le ciclabili zone pedonali, una città a misura di turista e cittadino, a questi interessano solo i posti auto e tiare a campare!

  3. Como ha bisogno solo di cura e di riscoprire il carattere di un borgo e di una città lariana.
    Non serve fare oscenità come ponti sul lago (già proposti peraltro decenni fa) o insostenibili tunnel subaquei (insostenibili dal punto di vista costruttivo, manutentivo ma anche e soprattutto ambientale). Como i turisti li ha già, occorre curare le passeggiate, i parchi, aumentare le ztl, tornare a mettere aiuole e fiori in ogni dove come vuole in nostro territorio.
    Bellagio, quel lungolago è fantastico. Perchè è tipico. Non ha senso modificare la nostra città per il turista. Da sempre è il turista che ama adeguarsi alle tradizioni, alle viuzze di Como.

  4. Ripropongo come provocazione e visione UN PONTE TIBETANO DALLA PARTENZA DELLA FUNICOLARE AL TEMPIO VOLTIANO.
    EFFETTO SCENICO E MEDIATICO ECCEZIONALE, COSTO MINIMO, TEMPI DI REALIZZAZIONE MINIMI VOLENDO.
    IN ALTERNATIVA “CASA DEL FASCIO, O MEGLIO DEL TRIONFO DELLA LUCE NATURALE PERCHÉ QUESTO È IL SUO IMMENSO VALORE CHE DALL’ESTERNO NON PUÒ ESSERE MINIMAMENTE COMPRESO, SITO VISITABILE GRATUITAMENTE GRAZIE ALLIMMEDIATO TRASLOCO DELLA GF IN VIA BORGOVICO.
    ANCORA APERTURA PERMANENTE DEL MONUMENTO AI CADUTI E SALITA ALLA BELLISSIMA TERRAZZA PANORAMICA.
    CREAZIONE DI UN TUNNEL CICLOPEDONALE SUBACQUEO DA VILLA OLMO ALLA FONTANA DI VIALE GENO.
    NULLA OVVIAMENTE SARÀ FATTO POICHÉ TROPPO AVANTI PER I TEMPI ATTUALI.

  5. A Como? Nulla. Spero in qualche illuminato ma sono pessimista. Il patria, i giardini, le paratie i bar e le piscine..solo pasticci burocratici

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