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Quel Lago incredibile a due passi da Como: un trionfo di acqua purissima e montagne incantate dove passeggiare è una delizia

Negli anni ’80, le amministrazioni locali del Triangolo Lariano hanno unito le forze con un obiettivo ambizioso: avviare un programma congiunto per il recupero e la salvaguardia del lago del Segrino e del suo ecosistema. Il punto di partenza fu il risanamento delle acque, ma la visione si estese rapidamente alla riqualificazione complessiva del territorio circostante, con un focus sull’uso sostenibile e consapevole delle risorse.

Questa iniziativa ha portato, nel 1984, alla nascita del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Segrino. La sua gestione è stata affidata al Consorzio dei Comuni di Canzo, Eupilio, Longone al Segrino e alla Comunità Montana del Triangolo Lariano, che hanno lavorato in stretta sinergia per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Grazie all’impegno costante dell’Ente Parco e alla collaborazione di un comitato scientifico di esperti di altissimo livello, in poco più di dieci anni il lago ha visto una straordinaria rinascita. La qualità delle acque e dell’ambiente circostante è migliorata a tal punto da far diventare il Segrino uno dei bacini più puliti e meglio conservati d’Europa.

Il Consorzio del Parco, attraverso interventi mirati di salvaguardia ambientale e recupero della qualità delle acque, porta avanti una intensa attività di rinaturalizzazione dell’ecosistema locale. I risultati ottenuti sono stati talmente significativi che il Segrino ha superato lo status di Parco Locale di Interesse Sovracomunale per diventare Sito di Interesse Comunitario (SIC), un riconoscimento che ne certifica l’importanza a livello europeo.

Oltre alla conservazione, il Parco sta puntando con forza sull’idea che il territorio debba essere un punto di aggregazione, un luogo di benessere e relax per la popolazione. Un tempo, una gestione del turismo compatibile sembrava impensabile, ma l’impegno dell’Ente Parco ha trasformato completamente lo scenario. Da poche centinaia di visitatori iniziali, si è passati a oltre 100 mila presenze all’anno, dimostrando come un approccio sostenibile possa attrarre un turismo consapevole e rispettoso.

Questo successo testimonia l’importanza di un delicato equilibrio tra la fruizione umana e la conservazione ambientale. Nonostante l’intensa frequentazione, l’ambiente del Parco mantiene una pregevole qualità, come prova la presenza di numerose specie animali, incluse quelle a rischio di estinzione.

Per raggiungere questi risultati, il Parco opera in stretta collaborazione con associazioni locali e nazionali, enti comunali e partner specializzati. Tra le collaborazioni più significative si annoverano quelle con il GOL (Gruppo Ornitologico Lombardo), il WWF, Greenpeace, e con le associazioni di categoria di agricoltori, commercianti e artigiani. Questa rete di sinergie è fondamentale per promuovere lo sviluppo dell’agricoltura locale, incrementare l’offerta ricettiva e favorire un turismo sempre più consapevole e sostenibile.

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