“Quanto è realmente costata alle imprese comasche l’ingiusta settimana di zona rossa dal 17 gennaio al 23 gennaio 2021?”
Lo chiede Confartigianato Como agli imprenditori comaschi danneggiati “dall’imperizia delle Istituzioni”, allo scopo di raccogliere dati concreti che misurino realmente gli effetti negativi causati dall’illegittima settimana di zona rossa, in particolare a danno delle piccole e piccolissime imprese costrette alla chiusura forzata.
“La nostra non è un’iniziativa finalizzata alla sola rivendicazione di un risarcimento adeguato – sottolinea il Presidente di Confartigianato Como Roberto Galli – vogliamo anche denunciare come le penalizzazioni subite dalle imprese in regime di massima restrizione (in tutti questi mesi) generano danni enormemente più grandi e duraturi di quanto la politica comprenda. Altro tema fondamentale è quello degli effetti collaterali: non sono state danneggiate solo le attività “chiuse per decreto”, ma anche tutte le altre che, pur aperte, hanno subito conseguenze dalle restrizioni imposte ai cittadini all’interno dei propri comuni e quindi impossibilitati a raggiungere, ad esempio, il parrucchiere di fiducia, il meccanico, le lavanderie ed altre attività di loro fiducia in altri comuni limitrofi”.
Prosegue Galli: “I dati che raccoglieremo speriamo possano far capire alle Istituzioni che, per curare una pandemia economica, non bastano analgesici (ristori), serve una cura da cavallo
(risarcimenti) e sperabilmente un vaccino (riforme, riforme, riforme).”
L’invito dell’Associazione, che sottolinea “ora come mai l’unione fa la forza”, è quindi quello di aderire in massa al censimento dei dati. Ecco come: