Dopo i manifesti comparsi nei giorni scorsi a Cernobbio, oggi la presentazione pubblica. Simona Saladini si ricandida a sindaco di Cernobbio in vista delle prossime elezioni (già in corsa il sindaco uscente, Matteo Monti, e il civico Andrea Michele Gazzola. Esponente di Forza Italia fino al 2013, quando lasciò il partito, e fino ad allora berlusconiana di ferro,fu già sindaco del centrodestra a Cernobbio nel quinquennio 2003-2008 e poi ancora nel 2008-2013. Debutto dunque oggi, durante un incontro al centro civico di Piazza Santo Stefano, per la lista civica “Progetto Cernobbio”. Con la candidata erano presenti tre candidati nella lista: Simone Braglia, Alessandro Tettamanti, Giacomo Bellocco. “Ci presentiamo qui oggi dopo una prima, lunga fase di ascolto delle esigenze dei cittadini, delle associazioni, di tutte le realtà che vivono Cernobbio ogni giorno. Questo lavoro ci ha portato a costruire una squadra che condivide qualcosa più di un programma elettorale, condivide, appunto, un progetto di cura e sviluppo della nostra città. Come dice il nostro manifesto, solo “insieme possiamo viverlo”, insieme come squadra che si candida ad amministrare, ma soprattutto insieme come comunità” ha esordito Saladini.
“La nostra parola d’ordine sarà la concretezza – ha sottolineato – l’impegno a dare risposte certe ai cernobbiesi, a tutti i cernobbiesi. Il valore di Cernobbio, anche quello turistico e internazionale, va oltre quel pur importantissimo pezzo di strada che va dalla rotonda di Tavernola a Piazza Mazzini. Avere un progetto concreto per la Cernobbio di oggi e per quella del futuro significa infatti includere tutte le nostre frazioni, coinvolgere la nostra montagna, mettere in gioco davvero il senso di essere una comunità. Ho sempre pensato che questa sia l’essenza della politica intesa come servizio, non come mestiere”. “Abbiamo scelto di partire da qui, anzitutto perché Piazza Santo Stefano è tra Cernobbio e Rovenna, rappresenta quella necessità di ricucitura del nostro territorio che non è più rinviabile. Questo centro civico, costruito e inaugurato durante il mio secondo mandato da sindaco, fu pensato per rispondere a diversi bisogni dei cernobbiesi: la necessità di avere un riferimento a Piazza, quella dei parcheggi, quella di usufruire di ambulatori sanitari. La funzione socio-sanitaria e socio-assistenziale è importantissima, non a caso dedicammo questo centro al dottor Giuliano Brasca. C’è qui l’idea di una pluralità di servizi, purtroppo in seguito abbandonata, e soprattutto c’è l’idea che sia il Comune a dover anzitutto andare incontro ai cittadini, non viceversa”, conclude la candidata sindaco.
Saladini ha poi passato la parola ai tre candidati della sua lista.
Giacomo Bellocco: Ventitré anni, vive da sempre a Cernobbio. Frontaliere, lavora in una multinazionale leader nel settore della logistica. Ha operato per anni nel settore degli eventi di Como e provincia, diventando un punto di riferimento per i ragazzi della zona. Il suo impegno per Cernobbio nasce dal desiderio di creare un’offerta oggi inesistente, sia in termini di spazi che di proposta: “La mia generazione di cernobbiesi è stata suo malgrado costretta a spostare la propria vita sociale altrove, perché la città non ci ha offerto delle scelte strutturate. So di poter fare molto per cambiare le cose, e so che questa è la squadra giusta con cui farlo”.
Alessandro Tettamanti: Classe ’79, infermiere al Sant’Anna da vent’anni e già volontario della Croce rossa di Cernobbio, in città c’è cresciuto anzitutto frequentando il negozio di alimentari di famiglia. “L’obiettivo è riportare i servizi nelle frazioni, rispondere ai bisogni della cittadinanza con ambulatori distribuiti sul territorio. La mia professione mi ha insegnato che l’attenzione alla persona è la chiave, quella agli anziani è fondamentale. Faremo in modo che abbiamo le risposte che meritano”.
Simone Braglia: Classe ’62, già calciatore di serie A e ora impegnato nel mondo della finanza. Già assessore nel secondo mandato di Simona Saladini sindaco, si rimette in gioco perché “lo sento come obbligo rispetto alla mia comunità. Come ogni sportivo, so che a contare è la squadra. Stare insieme tanti anni, specie se si vogliono giocare partite ambiziose, richiede un forte spirito di squadra che ritrovo in Progetto Cernobbio. Metto a disposizione la mia esperienza per realizzare cose importanti, ma anche per formare gli amministratori di domani”.
2 Commenti
Ma ancora?
coraggiosa, la SS