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Esenzioni e sconti per pendolari e residenti: da Como alla Brianza, 14 sindaci uniti contro il salasso dell’autostrada

Due province unite per chiedere l’esenzione dal pedaggio per la futura tratta B2 della Pedemontana, ovvero l’attuale Milano-Meda trasformata in autostrada. Come noto, il salasso per chi percorrerà la strada collega le province di Como, Monza Brianza e Milano potrebbe arrivare anche a 120 euro al mese.

Ieri, giovedì 11 dicembre, si è svolta l’audizione in V Commissione Territorio di Regione Lombardia di tutti i sindaci firmatari della mozione unitaria che chiede l’apertura di un confronto sul pedaggiamento dell’attuale Milano-Meda, destinata a diventare la futura tratta B2 di Pedemontana Lombarda.

Audizione sindaci: richiesta confronto e soluzioni sostenibili per pendolari e residenti

All’incontro hanno preso parte i 14 primi cittadini promotori della mozione [Arosio, Bovisio Masciago, Bregnano, Cantù, Carugo, Cermenate, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Mariano Comense, Misinto, Novedrate, Rovellasca e Vertemate con Minoprio], ai quali si sono aggiunti altri amministratori dei Comuni coinvolti dal progetto, alla presenza degli assessori alle Infrastrutture, Claudia Terzi, e all’Università, alla Ricerca e all’Innovazione, Alessandro Fermi.

I sindaci firmatari della mozione, attraverso i propri portavoce intervenuti in audizione, hanno richiesto di quantificare i costi di una esenzione totale della tratta dal pedaggio, di illustrare gli scenari possibili e di lavorare su ipotesi che non si basino sul principio della residenza, ma su quello dell’utilizzo di quel tratto di Pedemontana, con l’obiettivo di individuare soluzioni sostenibili e realistiche per tutelare sia i pendolari, sia i residenti dei Comuni attraversati dall’attuale Milano-Meda.

Nel corso dell’audizione sono quindi emerse possibili azioni per ridurre l’impatto economico del pedaggiamento sui pendolari e, di conseguenza, sulla viabilità locale, che rischierebbe di saturarsi come alternativa gratuita.

Posizione Regione e proseguimento del confronto

L’assessore Terzi ha ricordato come il progetto Pedemontana discenda da convenzioni e accordi degli anni ’90 e sia inserito in un project financing i cui costi sono coperti dai pedaggi, con conseguenti vincoli contrattuali e legali. Ha però aperto al confronto su misure per contenere i costi a carico degli utenti abituali della tratta B2.

“Per i nostri territori il passaggio della Milano-Meda a tratta autostradale non è un dettaglio tecnico, ma un cambiamento che tocca la vita quotidiana di migliaia di persone – ha dichiarato oggi il sindaco di Cantù, Alice Galbiati – È per questo che abbiamo ribadito la necessità di soluzioni eque, che non penalizzino chi ogni giorno si sposta per lavoro o studio e che non scarichino sulla viabilità urbana un carico che i Comuni non possono sostenere. L’audizione è stata un primo passo importante: il fatto che la Regione abbia aperto un confronto concreto è un segnale positivo. Come sindaci continueremo a lavorare insieme, con pragmatismo, perché si arrivi a un equilibrio sostenibile per cittadini e territori”.

Il confronto proseguirà a gennaio, con un nuovo incontro per approfondire le possibilità tecniche di introdurre riduzioni dedicate a chi utilizza quotidianamente la tratta B2 per gli spostamenti casa-lavoro, con l’auspicio di coinvolgere anche Pedemontana Lombarda.

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