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Frutteti nelle scuole, un albero per ogni bambino: il sogno di Anna (Per Como Pulita)

E’ entrata in vigore il 4 marzo 1992 (perfezionata nel 2014) la legge Cossiga-Andreotti che ha reso obbligatorio per ogni Comune superiore ai 15.000 abitanti di piantare, entro sei mesi dalla nascita, un albero per ogni bambino nato o adottato nel Comune stesso (nel caso in cui l’amministrazione non abbia spazi adatti o sufficienti ha la possibilità di ottenere in concessione aree appartenenti al demanio).

Ma i Comuni si sono adeguati? Parrebbe proprio di no” dice Anna Ballerini, anima di Per Como Pulita, associazione che da anni si occupa di ripristinare e riportare a nuovo aree e pareti degradate della città. Peraltro, spiega “se il Comune non adempie all’obbligo, entro il 31 dicembre di ogni anno l’ente territoriale dovrà disporre delle varianti urbanistiche per assicurare il rispetto delle quantità minime di spazi pubblici riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi in rapporto agli insediamenti residenziali e produttivi.”

“Mi sono chiesta quante volte in questi anni il nostro Comune abbia ottemperato a questa legge. E, nel caso quanti alberi sono stati messi a dimora? Di che tipo? Dove? Che fine hanno fatto?”. Insomma, partendo da queste riflessioni è nata un’idea. “E’ nostro desiderio collaborare con l’Amministrazione per aiutarla ad assolvere a questo obbligo. Ci offriamo come volontari per la messa a dimora di nuove piante organizzando giornate di Cittadinanza Attiva“, aggiunge Ballerini.

Ne è nato un progetto, presentato pubblicamente domenica scorsa – nei locali dell’ex Circoscrizione di Via Collegio dei Dottori – tra l’entusiasmo generale.

Riportiamo integralmente il discorso di presentazione tenuto da Anna Ballerini

Il progetto
Ognuno di voi, in un modo o nell’altro può, se lo desidera naturalmente, essere protagonista ed artefice del successo di questa iniziativa. Io illustro qui quello che vorrei fare, sta a voi ed alla vostra sensibilità decidere se, ed in che modo, vorrete adoperarvi per la riuscita. Il “lavoro” non è difficile e nemmeno molto impegnativo. Un po’ di giardinaggio un paio di volte l’anno.

Un’area ripristinata dai volontari

Il motivo di questa iniziativa
Per quanto mi riguarda ho accolto con entusiasmo la nascita di questa legge e con la stessa intensità ne ho sofferto per la sua mancata applicazione. Nel Comune di Como dal ’92 ad oggi sono nati circa venticinquemila bambini – e non mi risulta che sono siano piantati tutti questi alberi ANZI. Guardandomi in giro direi che il verde pubblico, fruibile o meno, ha dei grossi problemi. Per quanto riguarda l’applicazione di questa legge non sono previste sanzioni per gli inadempienti ed è proprio per questo che serve una mobilitazione di noi cittadini per costringere gli amministratori a rispettare la legge.

Altro dato interessante da rimarcare: è fatto obbligo agli Amministratori del Comune la stesura, a fine mandato, di un bilancio del verde che dimostri l’impatto della Amministrazione sul verde pubblico.  Il nostro sindaco lo sa? E quelli precedenti lo hanno stilato questo “bilancio verde”? Se sì, si può vedere?

Per questo progetto, e per togliermi ogni dubbio sulla sua eventuale applicazione, ho contattato decine di genitori i quali mi hanno confermato di ignorare l’esistenza di questa legge e di questo diritto per i propri figli.  Il genitore di un bimbo nato nel 2004 mi ha riferito che a suo figlio, è stato sì dedicato un albero, ma scavando a fondo ho scoperto che si è trattato di un albero condiviso – cioè più bimbi per lo stesso albero. 1 albero, uno, per circa 1800 nascite?  Mentre non altrettanto fortunati – si fa per dire – sono stati la stragrande maggioranza dei bambini comaschi a cui il diritto di avere un albero dedicato è stato negato.

Arriviamo dunque al nuovo progetto della nostra Associazione. Vogliamo collaborare con l’Amministrazione per aiutarla ad assolvere a questo obbligo. Ci offriamo pertanto come volontari per la messa a dimora di nuove piante.
Entrando nello specifico del nostro intento vorremmo poter piantare alberi speciali; speciali e preziosi come sono gli alberi da frutto.

Abbiamo un’idea delle piante che vorremmo ma se ne potrà discutere insieme a tempo debito. Comunque noi avremmo individuato queste varietà : gelso, noce, pero, melo o antiche varietà dimenticate come sorbo, corniolo e giuggiolo. Una menzione particolare merita il gelso. Pianta che sul nostro territorio al tempo delle filande era diffusissima ed è un albero che oltre a produrre delle buonissime bacche possiede delle notevoli proprietà antinquinamento. Meglio di così? Temo di no.

Le Piante da frutto sono solo una parte del nostro disegno. Si è anche pensato di affiancare a queste ultime quegli alberi particolarmente efficienti nella riduzione degli inquinanti e tra questi vi sono olmi, frassini, lecci, aceri e tigli. Abbiamo al nostro fianco due agronomi (esperti del settore) che appoggiano l’iniziativa i quali ci potranno fornire informazioni sulle problematiche che potremo incontrare.

Un altro aiuto verrà dalla Presidente di Ersav che ci aiuterà ad ottenere le piante e ci metterà in contatto con dei forestali. Naturalmente le piante individuate sono quelle adatte al nostro territorio. Per questo ci appoggeremo appunto ad Ersav che è una struttura regionale di sostegno ad agricoltura e foreste, non foss’altro in quanto hanno già provveduto loro all’individuazione delle varietà di piante adatte al nostro ambiente, al clima, al terreno ed al paesaggio e le coltivano.

Dove mettere queste piante?
I luoghi preferiti per quelle da frutto sarebbero le aree di pertinenza scolastica. Dotare ogni scuola, ove possibile, di un frutteto è il nostro intento principe. Un frutteto come strumento di insegnamento al rispetto, all’osservazione ed alla cura della natura.
Bello sarebbe aggiungere alle piante da frutto nelle scuole anche una o più piante di Lillà o di Buddleja. Piante particolarmente gradite alle farfalle.

E’ stato fatto un primo incontro esplorativo con l’Amministrazione alla presenza degli assessori al verde Galli e delle Politiche Educative Amelia Locatelli e del dirigente responsabile delle assemblee di zona. Durante l’incontro, dall’esito decisamente positivo, sono già stati individuati tre luoghi possibili .

Il Parco Negretti a Rebbio
Un area alle spalle del Grand Hotel di Tavernola
La Scuola Montessori

mentre un quarto luogo è stato da noi individuato a seguito di un sopralluogo per un problema di vandalismo ed è la Scuola Media di Sagnino. Altre zone adatte a ricevere gli alberi, verranno individuate lavorando in sinergia con gli uffici del Comune e con le Assemblee di zona.
Il nostro primo intervento avrebbe già grossomodo una data d’inizio sempre se il meteo, la partecipazione pubblica e la burocrazia cittadina ce lo permetterà.

Il 21 novembre si festeggia la giornata internazionale degli alberi e vorremmo celebrare quella giornata sporcandoci le mani con una iniziativa concreta. Tuttavia la giornata cade di mercoledì, bisognerà vedere chi si renderà disponibile in caso di difficoltà a coinvolgere volontari, si sposterà tutto al sabato o alla domenica, prima o dopo questa data.

Come Associazione mettiamo a disposizione quello che abbiamo in termini di capitale umano ma è chiaro che, essendo un progetto molto ambizioso, con le nostre sole forze non ce la facciamo. Per cui ci appelliamo a chi vorrebbe impegnarsi in prima persona. Cerchiamo l’aiuto di chi abita nei quartieri per individuare le aree e raccogliere adesioni e qualcuno che ci aiuti con la comunicazione. Auspichiamo la collaborazione di un amministratore che si faccia carico della richiesta di contributi presso la Regione Lombardia. Come Associazione abbiamo diritto a 30 piante gratuite annuali ma con 30 piante calcolando che la ratio di attecchimento non è mai del 100% non andiamo molto lontano e dunque il Comune dovrà necessariamente fare la sua parte; dopotutto ne vige l’obbligo no?

Ora chi di voi si sente di sposare questo nostro progetto partecipando attivamente?
Mandateci la vostra disponibilità.
Neo mamme, neo papà, nonni sono tutti ben accetti. Contattateci.

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