Visita con recensione entusiastica del decano dei giornalisti italiani, Vittorio Feltri, al ristorante Tarantola di Appiano Gentile. Per la rubrica “Il pasto del cronista” sul quotidiano Libero, Feltri ha coperto di elogi quello che comunque è da sempre uno dei ristoranti più noti e apprezzati della provincia di Como.
Feltri ha dunque sottolineato il “posto tranquillo, verde, riposante e lontano da occhi indiscreti” ma soprattutto “un ristorante che da oltre cinquant’anni si pone come riferimento di solidità gastronomica e fantasia”. Parole speciali poi per “la guida di Vittorio Tarantola, un signore che si offrirà di risolvere qualunque problema possiate avere”.
Citati poi alcuni dei segni distintivi del celebre locale: la rosso Moto Guzzi d’epoca, una gigantesca bilancia Lario, un’affettatrice rossa Lario Sharpblade Curioni, nonché un bellissimo caminetto. Più avanti una veranda con la stufa vi consentirà di mangiare con la vista sugli alberi, in un’atmosfera da casetta di caccia”. E ancora: “Qui nulla è lasciato al caso, vi trovate in uno di quei posti che hanno mantenuto il legame con un’ospitalità generosa e mai ostentata”.
Ovviamente poi ampia descrizione dei piatti, dalla cantina (“Una vera enciclopedia del meglio della Penisola”) passando per i piatti dalle raffinatezza degli antipasti ai ricercati risotti di stagione fino ai secondi che affondano le radici nella tradizione ma sempre con una moderna rivisitazione.
6 Commenti
antipasti dai 20 euro in su x non parlare del resto
il nazionalpopolare Feltri sdottoreggia sui deschi a prezzi indigeti!!
buon per lui
Non conosco il menù, ma se mi dici che gli antipasti costano 20 euro (e più) vorrei sapere cosa ha poi mangiato e bevuto per spenderne solo 85…
Ma quanto rosicano? Tantissimo! Lo si evince da tutto il livore che si trova in certi commenti. Nell’articolo si parla soltanto di buona cucina e qualcuno non riesce proprio a fare a meno di buttarla maldestramente in politica. Fatevene una ragione in attesa delle prossime elezioni regionali, continuate a mangiare pane e fiele. Nel ristorante di cui si parla è sicuro che non ci ritornerete anche perché probabilmente non ci siete mai stati. Buon appetito
Carissimo, e continueranno a mangiarne di pane e fiele anche per i prossimi 5 anni….e senza alkàselzèr….
Pubbliredazionale di Feltri: quando sarebbe stato meglio andare veramente in pensione a 52 anni…
È un peccato, non ci andrò più.