Dieci multe nella giornata di ieri per bagni proibiti nel primo bacino del lago di Como. Sono frutto dei controlli che la Polizia locale mette in campo quotidianamente da giugno per contrastare un fenomeno enormemente aumentato negli ultimi due anni con l’esplosione del turismo. Fenomeno che peraltro, come raccontano le cronache (qui i dettagli), ha portato anche a tragici decessi.

Un equipaggio dei vigili è interamente dedicato tutti i giorni a controllare il rispetto delle regole tra Tempio Voltiano, Villa Olmo, piazza De Gasperi e tutto viale Geno. Nonostante i controlli e i divieti esplicitamente riportati dai cartelli, turisti e gitanti ignorano sistematicamente le prescrizioni. Di più, quando l’altro giorno i soccorsi sono intervenuti per recuperare dalle acque del lago di fronte al Tempio un 19enne rimasto sotto per 30 minuti e poi deceduto nelle ore successive (qui il racconto) molti tra i presenti non hanno fatto altro che immortalare con lo smartphone la scena, segno che non vi è alcuna percezione reale del pericolo e della tragedia che può consumarsi come è effettivamente accaduto. Solo ieri, raccontavamo poco fa, un uomo fatto rientrare dalle acque del lago antistanti Villa Olmo ha dato di matto e aggredito gli agenti:

Si tuffa a Villa Olmo, richiamato dalla Polizia Locale dà di matto: calci e pugni, condannato