La prima notizia, era il 18 gennaio, è stata questa: Como, uomo intossicato dal monossido di carbonio in un bungalow del campeggio in via Cecilio. Poi, il 27 gennaio, la decisione del Comune di Como. La struttura di Lazzago è stata giudicata irregolare dopo le verifiche e quindi deve chiudere. Dovrebbe stare aperta solo sei mesi l’anno ma, si apprende, avrebbe ospitato circa 70 persone (45/50 stando ad altre testimonianze) in pianta più o meno stabile. Si tratta di persone fragili o comunque in difficoltà che corrispondono una cifra ben diversa dal costo di un appartamento.
Detto questo, stasera è scattato l’intervento della Polizia locale di Como (foto di copertina) che ha notificato, intorno alle 20.30, l’ordinanza del settore 4 del Comune di Como, Direzione Commercio e Attività Economiche e Suap, del 27 gennaio.
Nel Divieto di prosecuzione attività si legge (documento integrale sotto) come “In data 31 gennaio 2023, alle ore 20.30 in Como, via Cecilio [… ] alla luce dell’Ordinanza Dirigenziale n° 3 del 27.01.23 […] l’interessato e il nucleo famigliare che egli rappresenta, DOVRA’ LASCIARE entro e non oltre 24 ore dalla notifica della presente, la struttura ricettiva all’aria aperta sita in Como – via Cecilio. L’inottemperanza alla presente disposizione comporterà il deferimento all’Autorità Giudiziaria“, etcetera.
Cosa succederà a queste persone alle 20.30 di domani sera (primo febbraio) non è dato sapere. Ma certo, con buon auspicio, possiamo prevedere un sollecito e sensibile intervento dell’Amministrazione cittadina.
Ecco copie fotografiche del documento consegnato a ogni singolo ospite e nucleo famigliare del campeggio nelle ultime ore (click per ingrandire le immagini):
3 Commenti
Giusto sarebbe dare a questi il tanto discusso rdc ma ogni comune dovrebbe farsi carico dei suoi residenti se no diventa una situazione ingestibile.
Umanità.
A Palazzo Cernezzi c’è posto.