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Attualità, Cronaca

Como, borseggiatori in centro storico fermati dalla task force della polizia

Tre irregolari arrestati dalla Polizia di Como per tentato furto aggravato: erano specializzati in borseggi nelle zone turistiche

Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato di Como ha condotto un’operazione che ha portato all’arresto di tre uomini, due algerini di 24 e 30 anni e un marocchino di 22 anni. Tutti e tre sono risultati irregolari sul territorio italiano e con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, in particolare furto. Le accuse a loro carico sono di tentato furto aggravato in concorso. È stato inoltre accertato che due degli arrestati erano già stati fermati a Milano per furto con strappo di una collanina d’oro, un dettaglio che evidenzia la spiccata mobilità di tali criminali e la necessità di una risposta mirata.

Questa azione si inserisce in una più ampia strategia voluta dal Questore di Como, Marco Calì, per potenziare i servizi di contrasto alla criminalità diffusa, con una particolare attenzione alle aree ad alta vocazione turistica del capoluogo. Una specifica task force della Squadra Mobile è stata incaricata di intensificare i controlli nelle zone centrali della città, incluse le vie adiacenti al lago, un’iniziativa che segue di pochi giorni operazioni simili contro le “spaccate” ai danni delle autovetture di visitatori stranieri.

La cronaca del tentato furto in centro

Durante un servizio di osservazione, gli agenti in borghese della Squadra Mobile hanno notato i tre individui che si muovevano con fare sospetto. Uno di loro cercava di sottrarre oggetti da borse e zaini di ignari passanti, mentre gli altri due svolgevano il ruolo di “palo” per garantirne l’operato. Dopo diversi tentativi falliti, il trio si è spostato in Piazza Duomo. Qui, l’uomo individuato come il principale autore dei tentativi di furto ha cercato di impossessarsi di uno zaino lasciato a terra, ma è stato prontamente scoperto dal proprietario.

Seguendo il gruppo fino alla stazione di Como San Giovanni, gli agenti, grazie alla loro capacità di mimetizzarsi abilmente tra la folla di turisti, sono riusciti a garantire l’efficacia del servizio. I tre uomini sono stati fermati e accompagnati in Questura per essere identificati tramite rilievi fotodattiloscopici. Al termine delle formalità di rito, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo fissato per la giornata odierna.

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