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La cabina del telefono dove è avvenuta la violenza
Attualità, Cronaca

Como centro, 58enne aggredita e violentata in una cabina del telefono. Arrestato 40enne

Violentata in una cabina del telefono, è successo a un passo dal tribunale di Como, all’inizio di via Auguadri.  Secondo le prime ricostruzioni una donna di 58 anni è stata aggredita da un quarantenne, entrambi sarebbero senza fissa dimora, lei di origine bulgara, lui del Pakistan. Poco dopo mezzanotte le grida della 58enne hanno allertato alcuni passanti che hanno chiamato i soccorsi. Subito sul posto i Carabinieri hanno raccolto le prime testimonianze e raggiunto immediatamente il 40enne fermandolo in viale Varese. Sembra che fosse in stato confusionale. Arrestato è stato condotto al carcere del Bassone.

La donna è stata soccorsa e portata in ospedale, ha una prognosi di 30 giorni. Le indagini proseguono per ricostruire esattamente gli eventi. Quello che è possibile dire è che la cabina del telefono è stata trovata coperta di sangue, per terra cocci di vetro di una bottiglia.

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5 Commenti

  1. E’ di questi giorni anche la condanna del gambiano per spaccio subito rilasciato dopo la condanna a un anno……..mi piacerebbe sapere questo violentatore che fine fará !! Ma i giudici???????????????????
    Le critiche a Rapinese sono ridicole come tutto il Pd , Rapinese unica occasione per Como di uscire dalla melma dopo le politiche assurde di accoglienza, uscire alla sera é diventato pericoloso per via di animali accolti e lasciati allo sbando, perché non si puó definire diversamente chi compie certi atti, attaccare il Sindaco anziché collaborare per il bene della citta’ é inqualificabile, spero abbia tutto il successo che merita e che le previsioni del Pd sugli usi e costumi dei clandestini (boldrini docet) non si realizzino mai.

  2. Circa 10 giorni fa a circa 10km da Como, a Cadorago, si è compiuto un femminicidio. Una ragazza italiana di 34anni è stata molto presumibilmente uccisa dal suo compagno, un giovane frontaliere italiano di 37anni. Gente normale, con una vita normale, un lavoro normale che è diventata vittima e carnefice di un episodio di cronaca nera ormai assolutamente normale, il femminicidio. Anche ieri a Venaria un ex-bancario di 74anni, perfetto vicino di casa, ha presumibilmente ucciso la moglie di 73, la signora della porta accanto. Questi delitti nel mondo dei “normali” fanno meno rabbia e alimentano meno “giustizialismo” della violenza di un barbone pakistano ai danni di una barbona bulgara? Mah… Un mio amico Sacerdote mi diceva che ormai i missionari sono più utili dentro le famiglie normali, di paesi e città normali. È lì, secondo lui, che si nascondono i peggiori mali che esistano. La rabbia verso chi non ci assomiglia per niente e l’indifferenza verso chi ci assomiglia troppo.

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