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Como, il lettore: “Perché i mezzi che puliscono le strade non usano acqua e detergenti? Sollevano solo polvere”

Sul tema della pulizia della città, peraltro ben amplificato dalla presenza dei turisti, riceviamo e pubblichiamo un nuovo contributo di un lettore:
Buongiorno,
Vi scrivo in merito alla pulizia delle strade del centro storico con le “Idro”-spazzatrici. Ho già reclamato a più riprese scrivendo ad Aprica – ormai piccolo satellite di A2A – perché i veicoli in uso per la pulizia delle strade non usano acqua e tantomeno detergenti/disinfettanti indispensabili.
In altre parole inquinano sollevando tanta polvere.  Dapprima rispondevano che le spazzatrici erano in manutenzione ed in seguito hanno ringraziato per le segnalazioni. Ma nulla è cambiato! Questo servizio viene pagato dal Comune di Como – che non interviene – e perciò è pagato dai contribuenti (che hanno da ridire unicamente quando incrociano i proprietari di cani), mentre non hanno nulla da eccepire quando a lordare il Duomo pubblico sono immigrati, ubriachi etc. Potete prendere spunto dal video allegato per sensibilizzare chi di dovere pf?
Cito ad esempio una città Andalusa – Malaga -, dove l’amministrazione pubblica affida piccole spazzatrici e mezzi simili che spruzzano acqua etc agli “ultimi” che –  rendendosi utili e guadagnando qualche cosa – tengono pulita la città.
Ne saremmo capaci anche noi?
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.
Mail firmata
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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17 Commenti

  1. Senz’acqua serve a nulla…occorre disinfettare e lavare soprattutto in centro storico dove in certi punti c’è un olezzo insopportabile

  2. Ieri sera via Borgovico servizio di ritiro dei rifiuti: il netturbino accorgendosi che i rifiuti non erano conferiti nei sacchi di colore corretto ha ben pensato di lanciarli dal mezzo nelle aiuole delle stazione….

  3. Durante l’amministrazione di centrosinistra con Aprica introducemmo due automezzi attrezzati per il lavaggio stradale (senza rimozione delle auto posteggiate) adottando i mezzi sperimentati in modo efficace a Milano.
    Questa esperienza, molto positiva, non solo è stata incomprensibilmente accantonata dalle amministrazioni successive, ma addirittura dimenticata.
    Un passo indietro ingiustificabile.

  4. Il decoro di una città si misura dal grado in cui i suoi cittadini ed ospiti-turisti responsabilmente lasciano puliti i luoghi che frequentano,non sarebbe cosa sbagliata prevedere delle ammende(multe) per chi usa i beni pubblici in maniera irrispettosa ,causando un danno ambientale ed economico a tutti.A volte pensare ai rimedi senza educare ha il vago sentore di fare tacere giuste osservazioni.

  5. Ma i portici Plinio? Fa schifo, certo anche i commercianti un secchio di acqua e una buona candeggina potrebbero tenere pulito fuori dal proprio esercizio!!!

  6. La maggior parte di questi automezzi, puliscono e poi metà dello sporco torna in strada, non so se sono i conducenti incapaci o i mezzi che non puliscono

  7. Mi associo alla mail pubblicata. Passando per le strade del centro storico e’ ormai usuale sentire odore forte di urina , non di cane, data anche la dimensione delle macchie. E’ estate e non possiamo contare sull’aiuto della pioggia quindi sarebbe intelligente imitare quello che fanno in altre città’ . Confermo di aver visto lavare le strade a Malaga, ma anche a Bucarest e non ultima Napoli dove, nel centro storico, dopo gli spazzini , passano i mezzi per il lavaggio strade.
    Ultima considerazione: i nostri stimati consiglieri non passano mai dai portici del Coin?
    Lastre sporche, macchiate e impastate di chewing-gum. Un’idropulitina ogni tanto…..

  8. Sicuramente segnalazione degna di nota. Ma mi spiega, che diavolo ci azzecca la modalità di pulizia delle macchine di Aprica con il reinserimento sociale e i lavori di pubblica utilità che dovrebbero, secondo l’esempio di Malaga, svolgere “gli ultimi”, come li definisce lei?
    Cos’è, una specie di pegno? La prova che dimostri che sono utili alla società? un pass per il paradiso?
    Fermiamoci alla questione polvere, che è meglio ed è questione corretta da approfondire, dà davvero fastidio.

  9. Chi di dovere, come ormai è la regola, non vede, non sente (la puzza) e non fa. Di sicuro non si prende la briga (troppa fatica) di guardare cosa fanno altrove (non in Italia di sicuro). L’erba del vicino non è sempre più verde ma quasi sempre più rispettosa e civile. Purtroppo.

  10. Cito un punto del programma del sindaco ad oggi largamente disatteso:

    3.1 La città, nonostante gli aumenti del costo del servizio, è sporca. E noi la puliremo. Il
    servizio di spazzamento meccanizzato della città si è rivelato un flop. Per colmare le lacune,
    reintrodurremo il servizio di spazzamento manuale (torneremo a vedere i netturbini) che si
    affiancherà a quello meccanizzato. Non ci sta più bene avere servizi scadenti pagandoli per
    buoni (per farlo annulleremo il bando già emesso dal Comune di Como sostituendolo con
    uno più esigente e performante).

    Non solo non ha ricusato Aprica, ha addirittura alzato le tariffe Tari e la città è sporca quanto prima.

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